BREATH
Sai Mokuren
Ho una gran voglia di scriverti, ma non trovo le parole
adatte per parlarti
Quaggiù è tutto così diverso, oggi per la strada mi
sono sorpresa ad occhi chiusi respirando tutta laria
che mi entrava nei polmoni, inspiravo tutto quello che
potevo poi lo ributtavo fuori con un soffio
Che liberazione, tu non sai da quanto tempo io
desiderassi respirare!
Ho tanta voglia di vivere, tanta disperazione da
cancellare, ho voglia di dare un calcio al passato e
ricominciare da capo, ho una nuova vita e me la goderò,
fino alla fine
Qui è davvero bellissimo, avevi ragione tu, basta girare
gli occhi per vedere una persona, per strappare un
sorriso o rapire uno sguardo, urtare una persona,
fermarsi e chiederle scusa, mangiare un enorme gelato,
affacciarsi alla finestra e vedere il fantasma della luna
là ci sono i nostri corpi ma la nostra anima è qui,
vive e palpita
Ho sofferto, è vero, ma questa vita che passò qui è
felice, è carica di sogni, in ogni minuto vive una gran
euforia, ansia per il giorno dopo ma pur sempre piacere,
felicità, vita.
Sulla luna non si poteva respirare aria pura
A volte apro la finestra e fisso il vuoto, stelle su
stelle nascono dal buio, fioriscono in un cielo nero come
tanti piccoli boccioli
La luna era solo uno spicchio sottile in mezzo a quel
turbinare di fiori, il cielo esteso tutto intorno a noi
da un senso di vertigine, mi è sembrato di sprofondare
nello spazio, di essere tuttuno con il buio, una
persona unica con la tenebra, in quel momento ho pensato
che probabilmente, dalla terra, Sia non era altro che un
puntino luminoso, una stella, magari anche poco visibile,
probabilmente aveva addirittura un altro nome
Sulla luna non ci vorrei tornare più, ma allo stesso
tempo ci verrei rimanere per sempre
che discorso
stupido, sembra non abbia alcun senso eppure un
significato ce lha
Dopo la morte di Gyokuran io mi sentivo perduta,
desiderai di morire presto, di farla finita, tanto sarei
morta comunque
Non mi importava più nulla, vivere morire, andare sulla
terra oppure restare, a me non interessava
Quante notti ho passato sulla sua tomba
Quanto tempo a stringere la mano di Shyusuran morente
Io non aspettavo altro che di ammalarmi, lo speravo
ardentemente, volevo morire perché vivere non mi
interessava più, forse allora tu non mi capivi, la tua
voglia di respirare, la tua forza di vita non si spegneva
mai, tu non potevi assolutamente tollerare chi desidera
la morte, ma veder morire la persona che ami con il
sorriso sulle labbra ed un saluto ancora acceso negli
occhi, dovergli dire addio senza piangere per non
procurargli dolore, vedere la fiamma azzurra che era
sempre brillata nei suoi occhi infantili che si spegneva
rapidamente come quando si accendeva di rabbia, guardarlo
con gli occhi di una madre, di unamica e di un
amante allo stesso tempo, consolarne i dispiaceri,
asciugarne i pianti, la tua migliore amica che ti muore
tra le braccia, la sua dolcezza, lei sempre allegra, a
volte fino ad essere insopportabile, testarda, forte ,
mascolina
come si può accettare che una persona
tanto piena di vita se ne vada tanto in fretta
Sarjarim non è dunque stata ingiusta?
Con noi della base lunare e con gli abitanti di Sia,
tutti sbagliano, tutti cadono poi si rialzano
A noi invece non è stato concesso
Abbiamo sbagliato e siamo stati puniti, non tanto con la
malattia e con la morte
forse per alcuni si ma non
per me, la morte non era una punizione, la nostra dea mi
ha punita togliendomi tutto ciò che avevo di più caro
Temo di essere noiosa, ma vedi, quando si ama una
persona, quando la si segue per tanto tempo il cuore si
logora ed anche se ora vivi la felicità la tua mente non
potrà mai dimenticare le sofferenze patite in passato,
tu che bella e luminosa come un astro attraversavi il
cielo degli occhi di Gyokuran e lo portavi via con te, i
suoi occhi ti guardavano e vivevano di ogni tuo
movimento, quel giorno alla festa lui ti fissava con
occhi estasiati, inondati dalla tua luce, si nutriva del
tuo candore e della tua divinità
fu il giorno
peggiore.
Non te ne faccio una colpa...
FINE
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