BODIES
L'uomo non
aveva più forze, ed era una maschera di sangue... In
quell'oscura cantina, si stava per compiere il suo
destino... Guardò un'ultima volta il coltello del suo
assassino che gli recideva il collo e chiamò mentalmente
aiuto...
Dana Scully
si agitò nel sonno: due braccia forti la avvolsero,
mentre una voce la risvegliava delicatamente:
"Scully, era solo un brutto sogno, dai!"
Dana aprì gli occhi: era a casa sua, a Sophia Antipolis,
tra le braccia del suo compagno. Fox William Mulder. Il
compagno che l'indomani, anzi oggi, visto che erano ormai
le tre del mattino, avrebbe annunciato al mondo di voler
sposare.
Mulder la serrò al petto, cullandola:
"Mi sa che non ti fa bene avere una storia con me,
stai diventando paranoica..."
"Era così realistico...", sussurrò lei,
raccontandogli il sogno.
Tutto era
cominciato, tra loro, tre mesi prima. O meglio, tre mesi
prima era arrivato al completamento. Era successo al suo
ritorno dall'Africa, quando era andata a liberare Fox in
quel laboratorio segreto. Era successo il giorno in cui
lei gli aveva detto che Diana Fowley era morta.
Lui le aveva chiesto di rimanere, quella notte. Erano
stati insieme abbracciati vestiti sul letto ad acqua di
Mulder per un paio d'ore, poi lui aveva cominciato a
baciarla, ad accarezzarla, a toccarla.
Scully, da sempre fredda e riservata anche nelle cose più
intime, ma che adorava quell'uomo, si era data a lui per
amicizia, per affetto, per amore, anche... Scoprendo
invece qualcosa che non conosceva, il piacere sessuale,
quello che ti stravolge, che ti rende felice di esistere
e piena.
Era stata una notte incredibile: le mani, la bocca, il
sesso di lui l'avevano fatta godere tante volte. Il
rapporto con lui aveva raggiunto una pienezza
incredibile, che andava oltre la semplice attrazione
fisica. Ed era stato bellissimo anche dopo, in quei tre
mesi di lavoro duro e di felicità piena.
Domani avrebbero detto a Skinner, a sua madre, ai Gunmen
e a Jeffrey Spender, il loro collega volonteroso ma un
po' invadente, le loro intenzioni di sposarsi. Anche se
pensavano che loro avessero già intuito tutto. Mulder
ricoprì di baci la sua donna per rassicurarla e farla
riposare ancora un po': e questa volta Scully dormì
tranquilla, stretta a lui.
L'indomani
mattina il brutto sogno aveva lasciato comunque in Scully
un po' di disagio. Ci pensava mentre si truccava, ed era
così sovrapensiero che non si accorse che Mulder le si
era avvicinato... Se ne accorse solo quando lui la
abbracciò da dietro, strusciandosi contro di lei come un
gatto in vena di coccole...
"Sovra pensiero?", le disse, dandole un
buffetto nei capelli. Aveva sempre cercato il contatto
fisico con lei, ed ora lo faceva ancora di più.
"Un po'... Ho i brividi quando penso a stanotte, a
quel sogno..."
"Brutto affare che ti sposi uno Spettrale come me!",
rispose lui, attirandola in braccio, dandole dei piccoli
baci nei capelli.
"Scherzerai!", rispose lei sorridendo.
L'avevano affiancata a Fox Mulder perché lo intralciasse
per la sua totalmente diversa visione della vita. Ma
lavorando fianco a fianco avevano scoperto tante cose in
comune, dalla passione per i film di fantascienza a
quella per la cucina orientale ed etnica, dall'amore per
la lettura dei classici all'interesse per la musica di
ogni genere. E poi i loro caratteri, riservati ma
complementari si erano uniti. Lo stesso attaccamento per
il lavoro, gli stessi caratteri, le stesse passioni ed
ora anche l'intesa sessuale: da non crederci.
Sia Fox Mulder che Dana Scully avevano ritenuto per molti
anni di essere refrattari al matrimonio: ma ora sembrava
loro la cosa più naturale da fare.
Fuori c'era
il sole che dissipò le paure notturne di Dana. Si
diressero in ufficio: prime due persone a cui dirlo
Spender e Skinner. Giusto giusto beccarono Jeffrey
Spender nell'ascensore, che scendeva con loro giù. Da
tempo si occupava della sezione antiterrorismo, ma la
sorte incerta di sua madre Cassandra lo portava spesso da
Mulder e Scully, un tempo suoi rivali, ed ora persone che
stimava molto. C'erano state altre due sparizioni
misteriose, una in Canada e l'altra in Costa Rica, di due
donne più o meno dell'età di sua madre e lui ne voleva
parlare con loro e consegnare il rapporto.
Come sempre i suoi due colleghi ascoltarono con interesse
il suo rapporto e presero visione dei documenti. Poi,
mentre Spender si stava alzando, Fox Mulder cinse con il
braccio la vita a Dana e disse: "Spender, vorrei
dirti che io e Scully stiamo per sposarci.. Questo non
cambierà assolutamente niente, certo, ma diciamo che se
avrai qualcosa da dirci potrai trovarci insieme 24 ore al
giorno". Spender li guardò con simpatia: chissà se
suo padre aveva mai amato sua madre... Se l'aveva mai
guardata con quella devozione.. O se per lui era stata
solo una pedina da sacrificare alla sua ambizione... Sua
madre era scomparsa, suo padre era un'ombra malvagia che
ogni tanto si stagliava nella sua vita...
"Congratulazioni, sono felice per voi!" Era
difficile vedere due persone che si amavano così tanto.
Chissà come avrebbero reagito se lui un giorno avesse
loro detto di essere omosessuale... Meglio non rischiare,
già poteva essere in rischio la sua carriera al Bureau...
Spender si accomiatò, pensando a che regalo poteva fare
loro...
Skinner era
in ufficio quando la sua segretaria gli annunciò Mulder
e Scully. Chissà cosa volevano.. Gli piacevano molto,
tutte e due, ma a volte erano davvero troppo stravaganti..
E da opposti erano diventati uniti...
Certo che nell'ultimo periodo apparivano cambiati: si
sorridevano di più, si tenevano per mano, erano più
vicini.. Chissà...
Li accolse comunque calorosamente.
"Signore", disse Mulder, "devo informarla
di un cambiamento importante: esigo che sulla porta del
nostro ufficio i nostri nomi vengano indicati insieme..."
"Beh, agente Mulder, io non mi occupo di queste
cose, comunque..."
"Vede mia moglie deve essermi pari".
"Sua.. moglie?"
"Sì, ci sposiamo presto".
Skinner tirò il fiato per un momento, pensando che anche
Krycek avrebbe saputo il tutto, spiandolo. Ma poi
l'euforia ebbe la meglio. Si alzò in piedi ed abbracciò
entrambi:
"Congratulazioni!" Aveva visto giusto.
"Signore..", fece Mulder, "a me e Scully
farebbe piacere che lei ci facesse da testimone.."
"Volentieri.... La cerimonia quando dovrebbe
esserci?"
"Nel giro di un mese e mezzo..."
"Sono felice per voi, davvero..."
Mentre stavano uscendo, Skinner richiamò Mulder in
ufficio:
"Sono felice per lei.. Credo che lei ami molto
l'agente Scully, vero?"
"Certo".
"Valgono sempre le regole del protocollo.. Rimarrete
insieme anche professionalmente?"
"Io voglio passare con Scully giorno e notte, sempre!"
"Allora è grande amore, vero? Fatto di tante cose..."
"Sì, signore".
Skinner scosse la testa e poi si fece chiamare sua moglie.
Bisognava studiare che regalo fare.
Era proprio felice per loro. Guardò una cartellina che
gli era arrivata sulla scrivania: tre casi di sparizione
di uomini di mezza età.
Poteva parlarne con Mulder. Anzi, poteva affidare il caso
a lui e alla sua... compagna. Bene.
Maggie
Scully si sedette al ristorante cinese con sua figlia ed
il collega di sua figlia. Quanto le era sempre piaciuto
Mulder. Fox. Beh dovevano parlarle, e una vocina le
diceva che c'era qualcosa di grosso sotto...
"Mamma", fece Dana prendendo la mano a Fox,
"ci sposiamo, presto".
Maggie sentì le lacrime che le scappavano dagli occhi:
sua figlia si sposava... Ed era felice come non l'aveva
mai vista. Abbracciò entrambi, con forza.
"Tanti tanti auguri!"
Dopo, mentre andava verso la macchina, parlò a tu per tu
con Dana:
"Va tutto bene, sotto ogni punto di vista?"
"Come non mai mamma!"
Nel
pomeriggio Mulder e Scully trovarono il dossier relativo
alla sparizione dei tre uomini di mezza età: Cary
Sanders, 50 anni, impiegato di banca, Mike Fielding, 49
anni, titolare di un'autorimessa, Carl Morrison, 52 anni,
giornalista per una testata di sport. Nessun collegamento
tra di loro. Spariti nel nulla. Mulder e Scully si
ripromisero di tornare sul caso l'indomani.
"Non
ci posso credere!", Langly era su di giri, "tu
ti sposi? Ma non avevi detto che il matrimonio non faceva
per te?"
"Nella vita anche gli spettrali cambiano idea!",
osservò Mulder, sorridendo e dando una strizzatina a
Scully.
"E' la volta buona che ti comprerai un abito decente!",
osservò Byers ridendo e dando una pacca sulle spalle a
Mulder.
Solo Frohike era rimasto in silenzio. Poi si alzò ed
abbracciò entrambi:
"Sono contento per voi!" Strinse Scully per un
momento in più, come a volerla sentire vicino a sé.. E
così alla fine si sposavano. Ma tanto era destino.
Scully tremò
con uno spasmo mentre Mulder si liberava in lei,
riempiendola di sé. Poi lo accolse tra le sue braccia,
collassato e felice. Un bacio. E poi lui si preparò per
dormire, stringendola a sé, avvolgendola con le sue
braccia. Mulder sapeva che c'era una nuvola sul loro
matrimonio: il fatto che Scully non poteva avere bambini.
Sapeva che lei avrebbe voluto dargli dei figli. E giurò
a se stesso, mentre cadeva nel sonno, accarezzando
quell'addome tiepido che lo accoglieva ogni notte e la
porta da cui entrava con sommo piacere per entrambi, che
sarebbe andato fin su un'astronave aliena pur di
permetterle di realizzare il suo sogno.
Scully era
in mezzo alla nebbia ed era sola... Sentiva un trillo
lontano, il trillo del telefono.. stava suonando
veramente, era il telefono.. Aprì gli occhi e sciolse un
braccio dalla morsa d'acciaio di Mulder per rispondere.
Era Spender.
"Agente Scully? Abbiamo trovato uno degli uomini
scomparsi.. Potreste venire a darmi una mano?"
"Dove è?"
"Alla periferia di Washington.. è morto.."
Mulder e Scully si vestirono in tutta fretta: erano le
cinque e un quarto del mattino quando raggiunsero il
posto.
Stavano fotografando il cadavere.. quello che rimaneva..
Avvicinandosi Mulder e Scully notarono il sangue rappreso
intorno e le dita tagliate.. ma quando l'uomo fu girato,
lo spettacolo era ancora peggiore: la faccia gli era
stata bruciata e scarnificata, la lingua tagliata, il
petto straziato e il pene reciso.. Poco rimaneva del suo
aspetto.. ma i documenti nel portafogli, pieno anche di
soldi, non davano adito a dubbi: Carl Morrison il
giornalista..
Scully guardò la foto, mentre l'équipe chiedeva
istruzioni per portare il cadavere all'istituto di
medicina legale.. Guardò il volto.. Oddio, era l'uomo
del suo sogno... Mulder la vide impallidire e la sorresse:
era sempre stato premuroso e da quando erano amanti non
nascondeva più il suo attaccamento per lei. Capì subito
che qualcosa non andava..
Decisa Scully ordinò che lo portassero all'Ufficio di
Medicina Legale.
Non era la
prima volta che Dana Scully faceva un'autopsia su un
corpo di una vittima di un orrendo delitto. Ma questa
volta, man mano che andava avanti, veniva sopraffatta da
strane cose.. Sentiva strani odori, odori di chiuso, di
pesce andato a male, di vomito, mentre controllava le
impronte dentali in quel che rimaneva di quel volto..
Qualcuno che bruciava il volto con la fiamma ossidrica
mentre l'uomo era ancora vivo.. qualcuno che gli tagliava
le dita, ridendo, che gli asportava il pene, che lo
torturava.. fino a tagliargli la gola, come ultimo atto...
Quell'uomo era stato tenuto prigioniero vivo.. Lei lo
sentiva, sentiva il suo dolore, sentiva come era morto,
lo vedeva, lo vedeva legato... Il suo assistente, Bill,
un giovane medico di colore, era preoccupato per il suo
aspetto, e uscì un attimo a chiamare Mulder.
Fox Mulder si stava occupando di un rapporto sulla vita
professionale e personale di Carl Morrison. Era nato 52
anni prima a Richmond e aveva iniziato a scrivere di
sport, soprattutto di football americano e pallacanestro,
sul giornale del liceo. Dopo la scuola di giornalismo a
Berkley, aveva lavorato per il Chicago Tribune e per il
Washington Sporting, suo attuale lavoro, dove era
vicedirettore. Viaggiava molto, era stato in Francia per
i Mondiali di calcio e in Italia per i campionati di sci
alpino. Era stato sposato una volta, con una compagna di
Università, Chrissy Syms, da cui aveva divorziato dodici
anni prima. Aveva un figlio, Robert, di vent'anni, che
studiava medicina e che stava prevalementemente con la
madre. Su Internet, nel sito del suo giornale, c'erano
tutti i suoi articoli. C'era una sua foto vicino a Mike
Jordan. Una sua foto con Michel Platini. Una sua foto con
Alberto Tomba.
Mulder voleva capire se c'erano zone d'ombra nella sua
vita, se frequentava sette, gente strana, se faceva uso
di droga. Spender arrivò con in mano un altro pezzo di
rapporto:
"Pare che dopo il divorzio frequentasse molto due
prostitute.."
"Beh, bisognerà interrogarle.."
In quel mentre arrivò Bill:
"Mulder.... Scully non sta tanto bene, vieni un
attimo!"
Mulder si precipitò nella sala delle autopsie: Scully si
teneva in piedi appoggiata ad una sedia, ed era
pallidissima. Nella sua testa echeggiava una voce:
"Fermale, fermale..."
Seduta sul
divano di casa sua, con vicino Mulder, Scully stava un
po' meglio. Mulder stava lavorando al portatile,
collegato ad Internet, e aggiungeva notizie su Morrison,
discutendo con Scully.
"L'unico vizio che aveva pare fosse che andava a
puttane.. Religiosamente parlando era luterano vecchio
stampo, lo sport per lui era lavoro e passione, aveva
pochi amici, e tutti o giornalisti o sportivi.. E'
sparito di colpo, era atteso da due suoi amici a cena e
non è mai arrivato.. Hanno trovato la macchina vuota.."
"Mulder, io l'ho visto", disse Scully, "l'ho
visto l'altra notte.. e l'ho sentito.."
"Scully.." La scettica era sempre stata lei,
anche se era molto cambiata. Si inginocchiò accanto a
lei, e la abbracciò appoggiandole la testa alla vita.
"Raccontami cosa senti.."
Scully gli disse del sogno e delle sensazioni strane che
aveva sentito tutto il giorno. Mulder le rispose:
"Tienile d'occhio.. ne parliamo magari anche con i
Gunmen... Ma ora penso che tu abbia bisogno di rilassarti..
Ti propongo: un bagno caldo, un messaggio, e poi..."
Scully era sconvolta dai fatti del giorno, ma la proposta
del suo compagno la colpì in pieno:
"Va bene.." gli sorrise tutta arrossita..
Mulder la fissò con amore, quanto la adorava, quel suo
pudore che la faceva arrossire e le faceva per qualche
istante chiudere le gambe quando lui si avvicinava a lei
era semplicemente irresistibile...
In bagno, con calma, lei si stava finendo di spogliare.
Fox era vicino alla vasca, piena di acqua calda, schiuma
ed amido e le ricordava le geishe di cui aveva letto su
un libro sul Giappone medievale: dedite al piacere del
loro signore. Fu lui a toglierle con decisione il
reggiseno e le mutande, e poi la prese in braccio e la
immerse nel bagno. Dana Scully aveva sempre amato fare il
bagno per rilassarsi. Ma quello che stava provando ora
era incredibile. Le sue mani le massaggiavano la schiena,
con perizia e decisione, ma anche con tanta dolcezza:
sapeva quanto Mulder amasse il suo corpo, amasse la sua
pelle... Poi insaponate massaggiavano il collo, il petto,
i seni che diventavano duri, il ventre, l'ombelico e poi
più in basso.. Con un gemito gli chiese di raggiungerla
nella vasca da bagno. Mulder non chiedeva di meglio, si
spogliò ed entrò nell'acqua con lei.
Il corpo di Mulder, il corpo di un uomo.. Quel giorno lei
aveva fatto un'autopsia sul corpo di un uomo distrutto...
Gli era stato distrutto tutto.. Odio? Odio per il fatto
di essere un uomo? Possibile..
Le braccia calde e muscolose di Mulder la tenevano
sollevata: lei gli stava seduta in grembo, con la schiena
appoggiata al suo petto. Le gambe di lui aiutavano le
gambe di lei a stare aperte. Fu presa da una sensazione
indescrivibile quando lui con una mano le aprì le
piccole labbra e con l'altra indirizzo lì contro un
getto di acqua tiepida ed eccitante. Subito sentì che il
suo corpo fremeva, che stava venendo, e la bocca di lui
che la baciava sul collo, mentre le faceva quel gioco, già
fatto varie volte ma sempre incredibilmente bello.. Il
gioco che le faceva un uomo...
Stesa sul letto, a pancia in giù, dopo, si fece calmare
dalle sue mani.. Ma la calma durò poco, aveva visto
quanto lui era eccitato, e si era eccitata ancora di più....
Con una mano, Mulder la ritastò di nuovo tra le gambe,
stuzzicandole il clitoride e aprendole la vagina.. Una
mano... A quante cose servono le mani di un uomo: a
lavorare, a guidare, a scrivere, a mangiare.. ad amare
una donna.. Le mani e le dita di quell'uomo, orrendamente
tagliate e amputate.. Scully pensava all'odio, all'odio,
sì, qualcuno lo odiava, odiava un uomo, mentre quelle
dita la facevano godere, si riempivano delle sue
secrezioni.. E poi la bocca di Mulder, la lingua, che la
esploravano tutta.. A quell'uomo la lingua era stata
tagliata, le labbra bruciate.. Con la bocca e la lingua
si mangiava, si parlava, ci si esprimeva, si amava....
Mulder la sollevò, le aprì le gambe e entrò da dietro
dentro la sua vagina, colmandola con quel pene che la
intimidiva ogni volta, ma che era capace di adorarla in
maniera incredibile. Le sue mani, una sui suoi seni,
l'altra a stimolare il clitoride.. Il suo pene che
spingeva, che dilatava, che la stava facendo impazzire....
All'assassinato il pene era stato reciso, il simbolo
della virilità, della forza, del sesso.. il pene che era
dentro di lei, che lei stava inondando, mentre Mulder le
sussurrava con tono scherzoso "Scully, migliori ogni
volta di più.. Vorrei eiaculare io come te!" quelle
frasi che da chiunque altro sarebbero state volgari ma
che dette da lui erano una ulteriore prova d'amore..
Venne di nuovo, mille volte, in attesa che anche Mulder
la riempisse...
Erano
abbracciati, stretti.. Scully gli sussurrò:
"Devo dirti una cosa..."
"Cosa?", rispose Mulder, baciandola.
"Io.. credo che chi ha ucciso il nostro uomo.. odi
gli uomini, li odi molto.."
"Agente Dana Scully, ti ricordo che dietro ogni
delitto c'è una matrice di odio..."
"Odia gli uomini, ha bruciato tutte le cose che voi..
insomma mi hai capito..."
Mulder la baciò di nuovo e la strinse per le natiche
contro di sé.
"Spender dice che probabilmente centrano le sette..
può essere solo la tipologia della vittima mi pare
strana..."
"Anche a me..", fece lei, desiderando di colpo
baciargli tutta la faccia...
"Buona notte", disse Mulder, abbracciandola
stretta.
Di solito
era Scully a cadere nel sonno per prima, e Mulder adorava
rimanere ad osservarla dormire. Ma questa volta accadde
il contrario. Mulder si addormentò, e Scully lo osservò:
era bello, così bello, e lei lo adorava.. Adorava il suo
umorismo, i suoi discorsi, il suo volto, le sue mani...
Ma fuori c'era qualcuno che odiava gli uomini, che li
odiava a morte.. Sospirando, lei si strinse a lui: anche
lei per anni si era tenuta alla larga dall'altro sesso,
quasi con paura.. C'era voluto Mulder a insegnarle il
piacere, il bello di essere insieme, di amarsi.
L'indomani
mattina erano in ufficio quando Spender telefonò di
nuovo:
"Hanno trovato gli altri due...."
Cary Sanders era stato lasciato vicino al ciglio di una
strada, dove c'era una piccola discarica, e ricoperto di
rifiuti. Un messicano era andato a recuperare dei
copertoni per l'auto e l'aveva trovato.. Era morto da
almeno una settimana. Mike Fielding era invece stato
buttato in un pozzo poco fuori Washington: il cattivo
odore aveva dato l'allarme. Lui era morto da tre
settimane, riconoscibile ormai quasi solo per i denti e
per una foto sbiadita che aveva in tasca.
Stessa modalità di omicidio che per il giornalista:
fatti a pezzi, evirati, con le dita tagliate, con odio
cieco.
"Beh!", disse Mulder, "probabilmente non
centrano gli alieni.."
Scully era sconvolta:
"Qualcuno li odia.. Qualcuno odia tutti gli uomini,
e se la prende con quello che rende un uomo tale..
L'asportazione dei genitali, il taglio delle dita, le
percosse su tutto il corpo, ritualmente..."
"Forse hai ragione.. a me non tornano alcune cose:
la prima è che il tipo di vittime è insolito, di solito
vengono scelte donne, o adolescenti.. non uomini di mezza
età. La seconda è che deve essere qualcuno di
organizzato... Certo che quelle tue rilevazioni non
lasciano molto spazio a dubbi.. E' qualcuno di
estremamente intelligente e metodico.. Spender continua a
sostenere la storia della setta..."
"Mulder io sentivo qualcuno che mi diceva Dobbiamo
fermarle!"
"Scully.. questo caso ti ha presa più di ogni altro...."
Dana gli si avvicinò e lo strinse:
"Io... ora conosco l'amore.. e capisco meglio l'odio..
Mulder è una pista di odio che dobbiamo seguire.."
"Senz'altro.. tu mi potresti dire che tipo di
assassino può essere secondo te?"
"Ci devo pensare, nelle prossime ore.. Ti farò
sapere..."
"Tanto io non mi muovo..."
Walter
Skinner parcheggiò la macchina poco lontano dal Centro
Commerciale Millenium. D'accordo con Sharon era venuto a
farsi venire qualche idea nel mobilificio Barnes. Quella
bella libreria color legno, l'ideale per tutti i libri
che aveva Mulder.. e anche Scully, adoravano entrambi
leggere... Poi doveva vedere lui, portargli una cassetta..
Krycek maledetto lo ricattava e avrebbe saputo anche di
Mulder e Scully.. Non gli avrebbe permesso di far loro
del male...
Un'auto era ferma a poca distanza dalla sua.. Non c'era
Krycek.. Una ragazza carina gli fece un cenno:
"Signore, la macchina ha dei problemi, può venire a
vedere?"
Skinner scese: dieci passi, vicino all'auto.. Di colpo a
sorpresa un ago nel collo, qualcosa di viscido nel
sangue, gli occhi che vacillavano, gli occhiali che si
rompevano a terra, la pistola che non riusciva ad
impugnare, e due ragazze, quella e l'altra, con gli occhi
iniettati di sangue che dicevano:
"Ora pagherai anche tu...."
Walter Skinner cadde nel buio, sempre più a fondo....
Alex Krycek
svoltò rabbiosamente nel piazzale davanti al centro
commerciale. Che ingorgo! Era pure in ritardo...
Vide l'auto del boss... bene, lui chissà dove era.. Per
terra c'era la videocassetta.. c'era la pistola, c'erano
gli occhiali.. e il distintivo.. e niente Skinner. Prese
in mano la pistola ed in quel mentre uno dei guardiani
del centro lo notò:
"Ehi, tu, fuori i documenti, chi sei?"
Krycek tentò di fuggire, ma anche l'altro aveva una
pistola.. e chiamò altri due colleghi.. In tre lo
immobilizzarono per terra...
Dana
tremava per il piacere e per un sottile dolore che la
riempiva. Fox le aveva insegnato le due facce del
piacere, la dolcezza e la passione.. E in quel momento la
stava prendendo con tutta la sua passione, anche in modo
duro.. Distesa sulla schiena, con le gambe aperte davanti
a lui, aveva Mulder affondato in lei, che spingeva con
sempre più foga, mentre una sua mano non dava pace al
suo clitoride. Con l'altra mano le teneva le mani e la
sua bocca si muoveva tra la bocca di Dana e il suo petto.
Ad ogni spinta, Dana si riempiva sempre di più, sempre
di più..
L'assassino degli uomini.. doveva aver subito qualche
trauma sessuale.. tale da portarlo ad essere una sorta di
giustiziere.. e doveva essere una donna.. doveva essere
una donna sì... Dana aprì gli occhi, conscia di questa
rivelazione mentre il suo Mulder veniva riempiendola. Gli
avrebbe parlato, glielo avrebbe detto.. aveva capito...
Mulder la
ascoltava, tenendola stretta. Una sua mano era arrivata
alle natiche, gliele aveva aperte ed ora stava esplorando
delicatamente il suo ano. Scully parlava cercando di
essere lucida, ma le sensazioni nuove che stava provando
la distraevano...
"E' qualcuno che ha provato un trauma.. e può
essere una donna.."
"Una teoria interessante..."
"Mulder... oh mio Dio cosa hai fatto.. Mulder tu sai
quanto il sesso possa essere un'arma... c'è odio e
volontà di punire..."
"Penso che dovremo controllare allora i reati a
sfondo sessuale... Ti piace?"
"Sì", mormorò lei. Aveva sempre considerato
il sesso anale un orrido abominio contro natura, ma ora
l'amore le aveva fatto cambiare idea.. l'amore che
provava per Mulder.. quel sentimento senza il quale il
sesso poteva diventare una cosa orrenda.. Appagata per
sperimentare una nuova comunione, chiuse gli occhi
pensando ancora al caso...
Il telefono
suonò di nuovo: Spender.
"Skinner è sparito. Sospettiamo di Krycek e dei
suoi. E' qui, l'abbiamo preso, ma non vuole parlare..."
Fox Mulder si precipitò con Dana subito in centrale.
Krycek era ammanettato, in una stanza isolata. Insieme a
Spender, a guardarlo, c'era Karen Breads, una nuova
agente federale, appena uscita da Quantico.
Krycek era implicato nella morte di suo padre e della sua
futura cognata Melissa... Krycek aveva fatto in modo che
gli altri rapissero Scully... Mulder non poté
trattenersi dal saltargli addosso:
"Cosa hai fatto a Skinner, bastardo!"
Scully lo fermò, posandogli una mano sulla spalla.
Scully... l'unica in sei miliardi di persone.. la sua
parte migliore.. la sua donna, che si dava a lui ogni
notte, con gioia e senza riserve...
"Mulder, non dobbiamo tralasciare nessuna pista..."
Si fissarono per un attimo, sufficiente a far dire a
Krycek:
"A proposito, congratulazioni!"
Mulder stava per risaltargli al collo, ma lo sguardo del
suo antagonista stranamente lo bloccò: o recitava
benissimo, o non sapeva davvero dove era finito Skinner.
Karen Breads fu incaricata di sorvegliare Krycek, mentre
Mulder, Scully e Spender avrebbero esaminato altre
possibili strade. La ragazza, timidamente, chiese loro:
"Lavorate anche su quei tre uomini uccisi?"
"Sì", le rispose Scully.
"Ho letto quei rapporti, terribili..."
"Lo sappiamo.. Occupati del prigioniero".
Karen si
sedette. Era impallidita... Quelle frasi lette nel
rapporto... Erano tornati, erano tornati i fantasmi...
"Mi daresti un bicchiere d'acqua?" La voce del
prigioniero la fece trasalire. La guardò per un attimo,
dai grandi occhi azzurri, senza un braccio, con uno
sguardo angelico. Un uomo.. loro odiavano gli uomini.
Karen glielo porse alle labbra.
"Problemi?", chiese Krycek.
"Non sono tenuta a parlarne!"
Walter
Skinner aprì gli occhi. Era legato ad una sedia, come un
salame.. Le caviglie e i polsi erano intorpiditi. Non
aveva gli occhiali.. vedeva poco... Alzò lo sguardo. Le
due ragazze.. doveva aiutare due ragazze in macchina... E
lì c'erano due ragazze.. Due ragazze giovani, carine,
dall'aria perbene.
Una, la bionda, gli si avvicinò e gli diede un pugno sul
naso:
"Porco bastardo, pagherai anche tu per tutto!"
Skinner mormorò:
"Ma cosa vi ho fatto?"
"Voi uomini mi avete violentata", disse la
ragazza bionda.
"Chi ti ha violentato deve essere punito...",
ribatté Skinner. Oddio.. erano due pazze.. e avevano
detto anche tu... Lo avevano già fatto..
"Tutti voi uomini di cinquant'anni, per bene e con
una faccia stronza dovete pagare", disse l'altra,
con i capelli castani chiaro. E prese un rasoio.. e gli
diede una sferzata su una spalla. Oddio, i tre
assassinati.. Il prossimo era lui...
Karen
accese il computer che era nella sala ed iniziò a
cercare dati. Era tesa, tesissima.
Una voce la fece sobbalzare:
"Sicura di non volerne parlare con me?"
Lei si girò:
"Sto lavorando ad un caso..."
"Quello dei tre uomini uccisi..."
"Ci lavorano Mulder e Scully, i promessi sposi.. Ma
tu magari sai qualcosa che loro non sanno, ma dato che
sei l'ultima arrivata nessuno ti ascolta.. Non è così?"
"Stai zitto!"
"Senti.. io sono un bastardo, ma non centro niente
con la storia di Skinner e voglio uscire da qui al più
presto.. Riguardo ai vostri casi, se non mi creano
problemi, sono ben felice che li risolviate... non mi
crederai, ma io ammiro tantissimo gente come te, o come
gli agenti Mulder e Scully.. Sono anche felice per loro,
non pensi siano una bella coppia?"
"Mi sono indifferenti..."
"Non ti piace una bella storia d'amore nella vita
reale? Quei due si amano da una vita... Beh, senti.. sei
una donna ma pensi capirai il mio problema.. devo andare
in bagno, capisci.. Ti spiace togliermi le manette?"
Fu una questione di un secondo o due. Karen non capì
come era successo. Fulmineo, Krycek aveva preso la sua
pistola e la teneva sotto tiro:
"Voglio uscire di qui... io non centro.. e tu sai
tante cose.. Prendiamo tre piccioni con una fava: la mia
libertà, tu che ti fai un figurone, gli agenti Mulder e
Scully hanno il loro vicedirettore a casa... E magari
Mulder capisce che io posso anche aiutarlo..."
Karen lo guardò, sprezzante.
"Coraggio, cosa sai?"
"Non so di cosa stai parlando...", rispose
Karen.
"Tu sai qualcosa...."
"E' assurdo.. quando ero adolescente, c'erano due
mie compagne di scuola che erano completamente pazze..
Facevano discorsi contro gli uomini.. ma non come li
fanno le femministe.. diversi... un giorno mi dissero che
una di loro era stata violentata da bambina da uno zio e
che loro odiavano da allora tutti gli uomini... e che
l'avrebbero pagata... e lo zio, e altri due uomini sono
scomparsi... E io sapevo che erano state loro.... Ma non
le hanno mai prese..."
"Racconta a Mulder e Scully questa storia!"
In quel momento Fox Mulder aprì la porta : vedere Krycek
che teneva sotto tiro Karen lo portò ad estrarre la sua
pistola.
"Lasciala in pace... bastardo, non ti sembra di
esagerare?"
"Karen vuole raccontare una cosa a te e alla tua
collega.... in quanto a me, sai che ti servo più in giro
libero che ammanettato qui!"
Mulder e
Scully ascoltarono allibiti il racconto di Karen.
"Si chiamavano Christine Nichols e Annie Hopper.
Erano mie compagne di scuola al liceo a Richmond, in
Virginia. Io... ero affascinata da loro.. Ero anche
innamorata di loro... erano belle, intelligenti,
particolari... Annie era stata violentata da suo zio.. e
loro mi dissero che dovevo aiutarle ad ucciderlo... Io mi
tirai indietro... Lo zio sparì... e sparirono anche un
bidello e un negoziante.... Loro mi minacciarono... io
avevo paura.. sento che sono loro..."
"Karen", chiese Scully, "queste cose sono
successe a Richmond.. Credi che loro abitino ancora lì?"
"Non so... io mi ammalai di esaurimento e mi
mandarono in Arizona, da mia nonna... Poi di lì sono
andata a Quantico..."
"Il loro indirizzo ce l'hai?"
"Sì... ma non credo che vivano ancora lì..."
"Ci andiamo subito! Se vuoi venire con noi.."
"D'accordo", disse Karen.
"Hai
visto giusto", disse Mulder a Scully, "c'era
odio dietro...."
"Io... Mulder, io ti amo, adoro il tuo corpo, e ci
potevo arrivare.... Bisogna che andiamo a Richmond,
sempre sperando che questa pista sia giusta...."
Richmond
era ricca di vecchie case sontuose e romantiche. Sia
Christine che Annie che Karen avevano abitato in case
come quelle. La casa di Annie era abitata da altre
persone. La casa di Christine era disabitata. Vuota...
Mulder riuscì a sfondare la porta della cantina, ed un
grido soffocato gli si fermò in bocca: c'erano tre
scheletri di uomini. Con le ossa rotte... deliberatamente.
Uno doveva essere colui da cui era cominciato tutto, lo
zio... ma gli altri due.. erano due innocenti. Anche Dana
raggiunse il suo uomo in cantina e lo vide stravolto. Fox
Mulder pensava che erano pericolose queste due donne, non
solo perché avevano preso un agente federale, un
vicedirettore, ma per il loro odio.... Odiavano gli
uomini... gli uomini che usavano il sesso come un'arma
per ferire...
Fox respirò profondamente. Lui non era uno psicopatico,
ma talvolta l'eccesso di passione gli dava alla testa...
temeva lui stesso di fare del male a Scully, nei suoi
impeti... Ora avevano iniziato ad esplorare il campo del
sesso anale, come estremo atto d'amore.. ma tutto questo
poteva diventare mostruoso e spingere due ragazze a
ribellarsi.... a uccidere.
Dana era chinata per terra a raccogliere prove... dio
mio, che desiderio che provava per lei.. piegata..
conosceva ogni parte del suo corpo, ogni muscolo, ogni
apertura, ogni pezzo di pelle.. ma il desiderio era
pericoloso, era violento.... Di colpo Scully gli porse un
diario: il diario delle due pazze.
Dalla prima pagina in poi era una dichiarazione di odio
verso gli uomini.... e poi nell'ultima pagina c'era un
indirizzo: Clemens Street, Washington DC.
"Forse abbiamo una traccia!", disse Scully,
"andiamo subito lì!"
Walter
Skinner era paralizzato dall'orrore: era stato in
Vietnam, lavorava nell'FBI e ne aveva viste di tutti i
colori, ma niente lo aveva preparato a quello. Era legato
al tavolo, imbavagliato con del nastro adesivo, nudo, e
le due ragazze si stavano avvicinando con un coltellaccio..
L'avevano già frustato a sangue e pestato con un bastone.
Ma ora volevano evirarlo. Glielo avevano detto. Skinner
era terrorizzato perché in lui c'era la paura inconscia
di ogni uomo di perdere la cosa più importante, a cui si
aggiungeva il ricordo dei casi trattati.. Maledette.. Un
rumore sordo bloccò tutte e tre, proveniente da sopra...
La porta in alto alla scala, che Skinner vedeva di
sfuggita si aprì leggermente e qualcuno buttò un
candelotto fumogeno. Le due aguzzine cominciarono a
tossire. Due figure entrarono, una spianò una pistola
contro le due, l'altra lo venne a liberare: era Mulder...
Le due urlarono: "Non ci avrete!" e di colpo
rivolsero le loro pistole contro loro stesse. L'ultima
cosa che Skinner ricordò prima di cadere svenuto fu di
aver visto che l'altra persona entrata era Scully.
Karen guardò
i suoi due colleghi:
"Direte le cose che vi ho detto?"
"No, ma diremo che ci hai aiutato. La tua carriera
andrà meglio!"
"Io mi vergogno del mio passato..."
"Pensa al tuo futuro, tu non hai fatto niente..."
Skinner aprì
gli occhi: l'avevano medicato e curato, e gli agenti
Mulder e Scully erano venuti a trovarlo. Tante cose erano
da spiegare e sarebbero rimaste inspiegabili, come il
gesto delle due ragazze... Ma lui stava bene ed era salvo.
"Ritornerò al lavoro quanto prima.. Mi avete anche
chiesto quel piacere ed ho intenzione di esserci!"
Dana annaspò
mentre Fox la penetrava dietro, con tutto il suo amore e
la sua passione. C'era dolore, forse, anche ma c'era
tanto piacere, tanta dolcezza, tanto desiderio di
appartenersi e appartenere all'altro. Docilmente, lasciò
che lui facesse tutto.. e poi la girasse e ricominciasse
a baciarla, a toccarla...
Dopo, molto dopo, lo guardò e vide che era perplesso:
"A che pensi?"
"A quello che hanno sofferto quelle due assassine
per fare quello che facevano.... A che arma terribile è
il sesso.... A come possiamo essere violenti e spietati
noi uomini...."
"Mulder... Fox... Senz'altro capire il loro dramma
non ce le farà giustificare ma potrà aiutare a
costruire una società migliore in cui certe cose non
capitano.. Il sesso è un'arma... ma ho imparato grazie a
te che è qualcosa di prezioso e di unico, una prova
d'amore, di passione, di affiatamento senza eguali... E
guarda, basti tu a salvare il genere maschile..."
Dana vide le lacrime di commozione brillare negli occhi
del suo uomo... Che scoperta eccezionale che era...
pazzo, dolce, vulcanico, ricco di sorprese, vulnerabile,
passionale... E si trovò stretta al suo petto, mentre
lui le baciava i capelli.
Mulder aveva salvato Skinner e grazie a lui il caso era
stato risolto... Solo conoscendo l'amore si può capire
l'odio... Appagata, Dana Scully scivolò nel sonno...
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