LA BENEDIZIONE DEI QUATTRO PETALI
"Dove sono? Non capisco. Shion sta
piangendo. Sta gridando qualcosa, ma non
riesco a sentirlo. Che strano, eppure sono accanto a lui.
Non ricordo... ricordo di essere scesa come luce sulla
terra... forse ho
fatto qualcosa, laggiù, ma non riesco a pensarci, le
idee mi si confondono...
poi ricordo di avergli detto qualcosa, ma poi più nulla.
Mi volto infuriata.
- Sarjarim... non bastava? Non bastavanno tutte le
sofferenze che ci hai
riservato finora? Cosa gli hai fatto adesso, cosa, perché
si disperi in
questo modo? - urlo, ma non sento nemmeno io il suono
delle mie parole. Mi
stupisco. Mi volto verso Shion, e l'osservo meglio. Cosa
sta stringendo? Chi
sta abbracciando, là, sul pavimento?
Mi ritraggo spaventata. Scuoto la testa come impazzita.
Quella... sono io!
Sono passati non so più quanti minuti. Shion dorme col
viso appoggiato al
mio corpo morto. È strano come sono ora. Non provo più
nulla, nessun
dolore... se mi guardo meglio, vedo che quello che ha la
forma di un corpo
umano riluce leggermente ed é trasparente... forse
questa é la forma fisica
di ciò che chiamano anima... penso.
Allora è così...Ora ho capito. Sono morta...
È così, sono morta, alla fine. Mi pare che tra me, ora,
e il mio immediato
passato, ci sia come un velo. Mi chino e faccio per
abbracciare Shion, ma
non ci riesco, il mio corpo non ha consistenza e si
lascia attraversare.
Guardo la vetrata, e KK laggiù. Le mie parole come
prima, non hanno nessun
suono.
- Dagli la forza, ti prego... di non ucccidersi... dagli
al forza di
sopportare la solitudine... KK, ti prego, aiutalo,
aiutami... sostienilo, ti
prego... io voglio rivederlo un giorno... sarà dura per
lui... ma vorrei
davvero... davvero rivederlo... -
Mi alzo e cammino per la base. I cadaveri dei miei
compagni.
Gyokuran, la tua esistenza mi ha sorretto, molte volte...
Hiragi, capo, mi ricordo il primo giorno che ti ho visto...
pensai che avevi
una faccia strana...
Shyusuran, tra noi due non c'era molto vicinanza, ma...
Enjiu, anche con te eravamo distanti... mi dispiace, mi
pento... mi dispiace
non essere stata tanto vicino a voi...
Shyukaido... io e te eravamo dei pesci, non è così?
Mi dispiace Shyukaido, il tuo vaccino non ha funzionato,
con me...
Vagando, arrivo di fronte all'altare di Sarjarim...
protendo le mani per
distruggerlo ma non posso fare nulla, di nuovo, e mi
amareggio ancora di
più. Sarjarim, non ti odio perché sono morta... ti odio
per tutto quello che
non hai fatto, per tutto il sollievo che non ci hai mai
dato... e perché
lasci Shion solo, perso nello spazio...
Sarjarim... a cosa serve il mio potere, allora? Il mio
sarces prezioso che ha
spinto il governo a darmi un prezzo... un prezzo che mi
ha staccato da mio
padre e mia madre... Quel sarces così prezioso e raro
che ha causato una
morte prematura a mamma e papà... Questo sarces che mi
ha distinto dagli
altri, che mi ha fatto sentire isolata per anni... senza
nessuno che mi
considerasse sua pari, che mi ha addossato sulle spalle
tutto l'odio e il
risentimento che la gente nutre per te?
Per tutto questo... in cambio di tutto questo... cosa
posso fare? Non posso
fare nulla, Sarjarim! Nulla, nulla... non posso nemmeno
impedire di soffrire
alla persona che più amo... così come non ho potuto
dare felicità alle
persone che mi erano care...
L'unica cosa che ha fatto questa kicie... é stato
confortare Shion... perché
era solo una kicie che voleva... ma la sua kicie è morta
come gli altri... e
non ha più potuto fare nulla, col suo grande sarces, per
dargli conforto...
perché mi hai fatto nascere, Sarjarim?
Lo sapevo, già lo sapevo, che non posso fare nulla... ma
speravo... speravo
ancora un poco...
Ormai non penso più a nulla... Schiudo le labbra, ma mi
fermo un attimo
prima di intonare le prime note...
- Mokuren, cosa stai cantando? - domandda una voce nella
mia testa, sempre
nel silenzio, in quest'universo privo di suoni...
- Gli inni proibiti - gli rispondo semppre tacendo, perché
non esiste rumore,
qui, che io possa udire.
Non penso più a nulla... Canto solo, muovendo labbra che
non ho,
pronunciando parole che non sento.
Canto all'infinito, il mio odio contro Sarjarim...
Mi hai dato la possibilità di addormentare la vita... e
io é questo che
farò... così non esisteranno più persone che
soffriranno... più nulla...
Canto all'infinito, per un tempo indeterminato, secoli o
secondi...
Poi mi volto, lasciando cadere la strofa che avevo tra le
labbra, seguendo
una presenza che ho solo percepito. Shion.
Shion cammina verso l'altare... Mi attraversa...
Credo di avere il diritto di provare il desiderio di
piangere...
Lo seguo con lo sguardo... Si inginocchia davanti
all'altare. Shion, ti amo,
ti amo...
Non voglio lasciarti, non voglio, non voglio...
- Sarjarim... -
È una parola che ha pronunciato Shion... lo sento, posso
udire le sue
parole... è strano, ma è così, posso sentirlo, e la
sua voce spezza il
cristallo del mondo senza suoni in cui ero avvolta...
- Sarjarim... - ripete - Cosa sono i kiicies? Sai, una
volta Mokuren si è
infuriata... mi ha detto che lei era solo una donna, e
non era Sarjarim... di
non lamentarsi di te con lei... Credo che molte persone
abbiano visto i
kicies come dei in terra... ma credo di avere capito...
che non è così... -
Lo osservo con tristezza... Shion, Shion... credo che
nella mia testa non
ci sia spazio per altri pensieri.
- Penso... penso che i kicies siano sollo uomini e donne,
ora... ma non
esattamente... credo che siano uomini e donne speciali..
che tu hai
benedetto... e gli hai dato quella kicie perché non
siano soli... perché
possano parlare con le piante... amarle e essere amati da
loro... finché non
incontrano qualcuno che possa non farli sentire mai soli...credo
che sia...
non lo so... la benedizione delle piante, che sono tue
creature... la
benedizione dei quattro petali... sì, perchè la kicie
sembra quattro petali
del fiore... -
- Certo, se dico così, vado contro tuttto quello che la
gente ha sempre
pensato e voluto dai kicies... ma non importa, perché io
penso sia davvero
così... penso che la kicie di Mokuren non sia sparita
proprio perché io non
mi sono stato... per lei... una persona che poteva e
voleva amarla e
proteggerla per sempre... o almeno, non me ne sono reso
mai conto... o forse
non volevo ammetterlo... -
- Sarjarim... ascolta la confessione dii questo sciocco...
ascoltalo, mentre ti
ringrazia... ti ringrazia di avergli fatto incontrare
questa fanciulla
benedetta... spero in una prossima vita... nella prossima
vita che Mokuren mi
ha permesso di vivere col suo miracolo... di poterla far
sì che non si senta
mai sola... e di poterla amare sempre nel migliore dei
modi...
Perché, Sarjarim... l'ho amata... ma non ho saputo come
mostrarglielo...
Sarjarim, ti prego... permettimi di rivederla... un
giorno, lontano, anche...
ma... -
Guardo Shion, e ricordo ciò che ho fatto prima di morire...
Lo guardo, e vorrei abbracciarlo... vorrei dirgli tante
cose... e ora sono
certa che ci rivedremo.
Non penso più a nulla... e non pensando, inizio a
cantare la canzone della
gioia di vivere... le canzoni che mi cantavano le piante...
per farmi
sorridere quando piangevo... Ma questa volta non è come
prima... questa volta
sento la mia voce riempire la base lunare... e le piante
cantare con me...
Shion si volta, e guarda verso di me in un misto di
stupore e felicità...
Per un attimo penso che magari mi abbia potuta vedere...
mi abbia potuta
sentire...
Sto perdendo conoscenza... piano, piano... e piano si
perdono anche le note
della mia canzone... le piante continuano a cantare, ma
io sparisco
lentamente...
Ma ho potuto vedere il sorriso di Shion, prima di sparire...
e ora so che le
piante e KK canteranno per sostenerlo sempre, fino a
quando non ci
incontreremo ancora...
Sarjarim... ti ringrazio di avermi dato la vita... penso
un attimo prima di
svanire... e poi più nulla."
Shion si guarda intorno, e per un attimo... sorride
ancora.
- Eccola qua! Bellissima! Che bella bammbina, signora!
Come la chiamerà? -
- Arisu, vero caro? -
- Sì... ehi, piccolina... come sei bellla! -
- Arisu? È un nome singolare... ma molto bello... come
mai l'avete scelto? -
- Non saprei... solo... stamattina... venendo qui... mi
è parso che i fiori e
gli alberi mi sorridessero... allora mio marito ha detto
che magari erano
felici per la nascita di mia figlia... -
- Sì... sa, infermiera... Arisu è la prrotagonista di
una storia... che parla
con le piante e gli animali...-
- Ah, la conosco... in effetti... sembrra proprio che
oggi la natura voglia
festeggiare...
- Oh... -
- Cosa c'è signora? -
- Nulla... solo... mi sembrava che quallcuno avesse detto
'ti aspetto'... -
- Sarà un'impressione... -
- Già... sarà un'impressione... -
Shion, ti aspetto...
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