Basket, Amore e... Tutto il resto


CAPITOLO 2:
RICORDI

 

-Corri!! Siamo in ritardo mostruoso!!!!
-Su dai, non è poi così tardi!-
-N-O-N E' P-O-I C-O-S-I' T-A-R-DI!!!! Ma dico, ti rendi conto di che ore sono! *0*
-Le otto e dieci, perché?- rispose tranquillamente Christine
-Siamo in ritardo di dieci minuti !!! E tutto perché non ti volevi alzare, brutta pelandrona!
-ehhe!- risatina isterica- ma ora pensiamo a correre!

Nel frattempo in classe Haruko, discuteva entusiasta con Hanamichi della partita che avrebbero disputato.
-Non vedo l'ora! Giocherò contro mio fratello! Pensa, se dovessi vincere, che soddisfazione!!
-Su calmati! Non ti sembra di correre un po'? Comunque non sei l'unica, che non aspetta altro, di disputare questa partita! Non è vero Rukawa?- disse il rossino
-Eh? Tanto sarà una vittoria facile! A parte Kogure e Haruko, non ci sono altri che sanno giocare!
-Ma Christine mi è sembrata molto sicura di sé!
-Quella è solo una sbruffona!
-Secondo me è in gamba, e anche la sua amica- s'intromise Mito- A proposito, non sono ancora arriv..- SBANG!
-BUON GIORNO! SCUSATE PER IL RITARDO!- dissero unisono le ragazze dopo aver spalancato di colpo la porta-
-State tranquille, il prof. è in ritardo!- le calmò Haruko
-E io che speravo di non vederti- disse Rukawa- pensavo te ne fossi andata per non affrontarmi!
-Ahha, qui mi sembra che qualcuno pecchi di sicurezza!- ribatte la biondina
-Sto solo dicendo la pura verità. Come speri di battermi con la squadra che ti sei scelta?-
-Questi non sono affari tuoi, e preparati alla sconfitta!- concluse sbattendo la cartella sul suo banco (davanti a quello di Rukawa NdM!)
-Ehi, voi due, smettetela! State dando spettacolo- li informò Mito. Tutta la classe si era messa a seguire quel diverbio, non era da tutti i giorni vedere Rukawa che litiga con una ragazza!
-Senti Haruko, perché hanno tutti quella faccia sorpresa?-
-Eh già, tu non lo sai, ma Rukawa è sempre stato un tipo riservato, non si era mai messo ad urlare a quel modo. Inoltre devi sapere, che non c'è una sola ragazza in questa scuola che non gli sbavi dietro. Ma lui pensa solo a dormire e al basket!-
La discussione fu interrotta dall'arrivo del prof. Per tutta la lezione Rukawa non smise di fissare la ragazza, davanti a lui. Perché con lei non riusciva a mantenere il suo comportamento distaccato e al solo vederla non aspettava altro che farla arrabbiare? Doveva ammettere, però, che era davvero molto bella.
"Idiota! Ma cosa mi metto a pensare! Questa qui è solo una rompiscatole!"- pensò, mollandosi un leggero pugno sulla testa.

-Akagi, cosa ne pensi di quelle due ragazze?- chiese Ryota seduto sul banco. Il loro prof. era assente e quindi avevano la prima ora libera.
-La mora mi sembra abbastanza normale, l'altra invece mi sembra la copia di quel pezzo d'asino di Sakuragi.-
-Eh già, ha un bel caratterino! Fa saltare i nervi a Rukawa! Ma infondo mi è simpatica. Tu che dici Aya-chan?
-Le trovo fuori dal comune, forse è per questo che mi piacciono! Credo diventeremo molto amiche!- concluse la manager con un sorriso.
-Mi spieghi perché l'hai fatto?- chiese serio Akagi, dopo alcuni minuti di silenzio.
-Fatto cosa?
-Hai accettato di giocare contro di noi, anche se sai che perderete!
-E chi ti dice che perderemo?- rispose seria
-Ma dai Ayako! Non ti ho mai visto prendere in mano un pallone da basket, certo conosci le regole, ma non basta!- concluse il capitano, ma ormai la ragazza non lo ascoltava più. Era totalmente immersa nei suoi pensieri
"Prendere in mano un pallone…da quanto tempo non lo faceva più? Uno? Due anni?
Era già passato così tanto tempo? Quanto le mancavano le partite, gli allenamenti, la tensione prima di entrare in campo e la gioia poi di poter giocare…due anni…due lunghi anni…
-Ayako! Ayako! Mi stai ascoltando? Allora, hai mai giocato?-
-Come? Ha si, comunque- tentò di cambiar discorso -credo che per questa settimana dovrete fare a meno di me. Ce la fate?-
-Ma certo Aya-chan! Ci pensa il tuo Ryota a tenere tutto sotto controllo ^__-!!!-
-Grazie mille!
-Di niente. Ma tornando alle nostre amiche, credi che sappiano giocare? Credo che Christine se la cavi, visto che è stata lei a lanciare la sfida, ma Michelle? Mitsui, tu che ne pensi di Michelle?
"Quegl'occhi verdi…perché non riesco a togliermeli dalla testa? Di ragazze non me ne sono mai interessato, prima avevo solo il basket per la testa, poi quando ero un tempista non cadevano certo ai suoi piedi, e poi era tornato il basket. Ma quella ragazza ha qualcosa di diverso dalle altre, qualcosa che nemmeno io mi so spiegare. Ma c'è anche qualcos'altro… quel verde così inteso l'ho già visto…ma dove…"
-Cosa ne pensi di Michelle? Allora Mitsui, mi vuoi rispondere?
-Eh? C-come? Cosa ne penso di Michelle?- disse arrossendo lievemente
-Si! Cosa mi dici?- continuò Miyagi
-Vado farmi un giretto fuori-
-No aspetta non mi hai risposto! Ma cosa gli sarà preso?
-Boh?- disse alzando le spalle Ayako

-Accidenti! Con tutti gli studenti che ci sono in classe, proprio a me doveva mandare a portare queste scartoffie in segreteria? Sono così tante che non vedo neanche dove metto i pied….- TONK!!
-Scusa mi dispiace! Non ti avevo visto, con quella pila di carte che avevo- disse la ragazza massaggiandosi la testa
-Non ti preoccupare! E' anche colpa mia ero distratto…-
-Ma tu sei Mitsui!
-Michelle?- disse il ragazzo felice di quello scontro
-Perdonami io stavo andando in segreteria e…- tentò di dire in preda all'imbarazzo
-In segreteria? Ma è da tutt'altra parte! Se vuoi ti ci accompagno io- disse mentre l'aiutava a riordinare le carte.
-Grazie mille Mitsui-
-Chiamami Hisashi, infondo ti chiamo anch'io per nome-
-Va bene! Allora accetto molto volentieri il tuo aiuto Hisaschi-
-Sarò felice di aiutarti Michelle!- rispose lui con lo stesso tono, ed entrambi scoppiarono a ridere!
"E' ancora più bella quando ride"
"Cavoli! Mi tremano le gambe al solo vederlo ridere. Certo che così è bello da mozzare il fiato" - pensò mentre si avviavano verso la segreteria
-Come mai non sei in classe?-
-Il prof. non c'è e quindi abbiamo la prima ora libera-
-Scommetto che stavi andando in palestra per fare due tiri a canestro!-
-Hai indovinato. Scusa, posso farti una domanda?-
-Certo, chiedi pure-
-Siete proprio sicure di voler giocare contro di noi?-
-Certo! E poi non penserai che mi voglia tirare in dietro?-
-No, ma infondo è stata Cheristine a lanciare la sfida..-
-Appunto! Non potevo certo lasciarla da sola!
-Le vuoi molto bene?-
-Per me è come se fosse una sorella. Siamo cresciute sempre assieme. I nostri genitori non ci sono mai, quindi ce la siamo sempre cavata da sole.-
"Cavarsela da soli. Quella ragazza gli somigliava molto. Testarda e determinata"
-E tu invece, cosa mi dici di te? Non dirmi che vivi solo di basket!-
-In un certo senso- era meglio evitare di dirle del suo periodo da tempista -comunque siamo arrivati -le disse appoggiando il suo pacco di fogli
-Di già? Peccato, mi piace parlare con te- disse con un sorriso, senza accorgersi del leggero rossore sul volto di Mitsui.
-A-anch'io, spero di parlare ancora con te- tentò di dire
-Certamente!
-Aspetta, volevo chiederti un'altra cosa. Sai giocare a basket?-
-Questo…è un segreto- disse facendogli l'occhiolino- lo scoprirai sabato- così dicendo si avviò per tornare in classe, senza accorgersi che Mitsui la continuava a guardarla allontanarsi-

-Finalmente sono finite le lezioni!- disse stiracchiandosi Christine
-Cosa facciamo? Aspettiamo Ayako dal cancello?- chiese Haruko
-Non venite a seguire gli allenamenti?- domandò Hanamichi
-No, per questa settimana dovrete fare a meno delle vostre manager. Questa sera vengono a dormire da noi e tutti i pomeriggi c'incontreremo per gli allenamenti- lo informò la biondina, che poi gli bisbigliò all'orecchio -ti dispiace di non vedere il tuo amore?-
-Te ne sei accorta anche tu?- gli chiese Hanamichi, diventato dello stesso colore dei suoi capelli.
-Difficile non notarlo ^____- Non ti preoccupare ti darò io una mano a conquistarla-
-Davvero? Grazie! Sono sempre più convinto che diventeremo grandi amici!!- disse tutto euforico
-Faremo grandi cose assieme! Nessuno potrà nulla contro la squadra Sakuragi-Nisayama!!- continuo lei con occhi sognanti
-IDIOTI!-
-Ma come ti permetti di rivolgerti così ai due gradi "geni del basket"!- risposero unisono i due
-Ehi ragazzi?- cercò di dire Michelle -Io vado da Ayako, c'incontriamo dal cancello tra cinque minuti, d'accordo?-
-Non perdi occasione per andare dal tuo bel giocatore eh?- le bisbigliò Christine. L'amica, quando era torna dalla segreteria, le aveva raccontato tutto. (con un bigliettino NdM)
-Non accetto provocazioni. Beh, io vado- così dicendo usci dall'aula

-Aya-chan! Te ne vai già?- le chiese Ryota
-Si, oggi aiuto Christine e Michelle a finire di sistemare le ultime cose a casa- rispose mentre preparava la cartella-
-Se vuoi vengo anch'io-
-Tu resti qua- gli disse Akagi trattenendolo per il colletto-
-Ciao Ayako! Hai finito? Haruko e Christy ci aspettano dal cancello.
-Arrivo subito Michelle. Il tempo di chiudere la cartella e… fatto possiamo andare!
-Bene! Ciao Akagi, ciao Miyagi. Ci sentiamo Hisashi- salutò con un sorriso la mora
-Ciao- risposero i tre. Quando le due se n'andarono, Ryota non perse tempo e chiese spiegazioni al compagno di squadra riguardando a quel saluto, ma ottenne soltanto un -Non sono fatti tuoi Miyagi- e così lasciò perdere.

-"Ci sentiamo Hisaschi?", mi sono persa qualcosa?- chiese curiosa Ayako
-C-come? No è stato lui a dirmi di chiamarlo per nome-
-Bene, bene. Qui qualcuno si è preso una bella cotta- sorrise soddisfatta e con quell'affermazione raggiunsero le altre.
Il ritorno a cosa fu breve.
-Siamo arrivate. Questa è casa nostra -disse con entusiasmo Christine. Non era enorme, ma era davvero molto graziosa. Aveva un bel giardino sul davanti, mentre dietro c'era un campo da basket.
-Così ci alleneremo in santa pace- spiegò Michelle. L'interno era una meraviglia. Tutto era arredato con stile occidentale. Al piano terra c'erano la cucina e il salotto, mentre al primo piano erano situati il bagno e due camere. Le due ragazze avevano deciso di utilizzare la stessa camera. Era molto grande. Ai lati della stanza c'erano due letti, posti sotto due finestre. Era piena di trofei-
-Di chi sono quelli?- disse Ayako
-Quelli?- chiese la bionda- Li abbiamo vinti un po' io e un po' Michelle. Ma adesso che ne pensate di sistemarvi? Questa è la camera degli ospiti.- Quando finirono di sistemarsi, iniziarono a riordinare tutto, terminando solo alle sei.
-E con questo abbiamo finito- gioì Haruko pulendo l'ultimo mobile
-Grazie dell'aiuto-
-E' stato un piacere-
-Ayako, Haruko? Che ne dite se stasera preparo la pizza?
-Ma sei sicura?
-Non ti preoccupare, Ayako, se si tratta di cucinare Christy è un vero drago!-
-Esatto! Però mi mancano degli ingredienti. Vado a comprarli. Nel frattempo potete darvi una lavata-
Così dicendo usci. Il negozio non era molto lontano e non ci mise molto a prendere tutto ma sulla via del ritorno si ritrovo circondata da cinque tempisti
-Hei bellezza, che ci fai tutta sola a quest'ora di notte?- disse uno avvicinandosi
-Come non lo vedi? Sono andata a fare la spesa. E se non ti dispiace sarei anche in ritardo, quindi fammi la cortesia di toglierti dai piedi- disse con aria seccata
-Sentito la ragazzina? Ci dispiace, ma ora tu vieni con noi- e così dicendo le afferrò il braccio.
-Mi dispiace ma non sei il mi tipo- e gli diede una ginocchiata allo stomaco, per poi stenderlo con un bel gancio. Poi appoggiò la borsa della spesa, evitò un pugno per poi abbassarsi e colpirlo alle gambe. Per ora riusciva a tenerli a bada.

"Oggi Akagi ci ha proprio fatto, lavorare" pensò Rukawa mentre pedalava. Ma ad un certo punto vide una ragazza davanti a lui.
"Ma quella non è Christine? Che ci fa fuori a quest'ora?" ma pochi secondi dopo la ragazza fu circondata da cinque balordi.
"Possibile che quella vada sempre a cercalrseli i guai?" pensò con la mano sulla testa, mentre ascoltava quello che stava dicendo ai tempisti. Stava per andare a darle una mano, quando non credette ai suoi occhi. In tre secondi ne aveva stesi due! "E' davvero una ragazza fuori dal comune!" ma dopo un po' fu messa con le spalle al muro (nel vero senso della parola NdM)

"Accidenti e adesso che faccio?" pensò mentre stavano per mollarle un pugno. Ma una mano bloccò il tempista: -Rukawa! -urlò -che ci fai qui?-
-Secondo te? Ti salvo la vita!
-Grazie ma faccio benissimo da sola!
-Vedo. Ah, ho capito! Ti vuoi far pestare per non giocare sabato-
-Ma come ti permetti! Guarda che io ti batto con gli occhi chiusi!
-E io con una mano legata!
-E io con la gamba rotta!
(si erano dimenticati dei tempisti ^__^;;;NdM)
-Scusate, non vi siete dimenticati di noi vero?- chiese seccato il capo banda
-Che dici? Tregua?- chiese la ragazza a Rukawa, che acconsentì. In cinque minuti li avevano stesi tutti (che coppia!)
-Vuoi che ti dia un passaggio?- chiese il ragazzo mentre prendeva la bici
-Cos'è? Ti hanno colpito forte sulla testa?- domandò sospettosa mentre raccoglieva il pacco della spesa.
-Guarda che ti lascio qui finché quei cinque non rinsaviscono-
-Va bene, d'accordo. Accetto volentieri il tuo passaggio. Ma solo perché sono stanca!- disse mentre si sedeva dietro. Con una mano teneva il pacchetto e con l'altra di teneva a Rukawa.
-Ma dove hai imparato a combattere?
-Fin da piccola facevo a botte con i miei compagni. Anche Michelle non se la cava male, ma lei preferisce non usare le maniere forti. Io invece mi diverto-
-Alla faccia della brava ragazza!
-Guarda che nella vita bisogna sapersela cavare da soli. Non si può contare sempre sugli altri. Io l'ho imparato crescendo. Mi fido veramente solo di Michelle, lei mi è sempre stata vicina, senza abbandonarmi mai. I nostri padri sono sempre via per lavoro e noi di conseguenza li dovevamo sempre seguire. Forse è per questo che non ho mai stretto delle vere amicizie. Ma ora siamo riuscite a convincerli a lasciarci vivere da sole.
-Ma le vostre madri, non sono preoccupate?-
-I genitori di Michelle sono divorziati. Sua madre lavora per una casa discografica, e non ha tempo per occuparsi di lei, mia madre invece è morta di un tumore, quando avevo otto anni…-
-Mi dispiace io non..
-Non importa. Ci sono abituata-
In quel momento avrebbe voluto consolarla, ma non sapeva cosa dire. L'aveva vista come una ragazza forte, che non si piegava di fronte a nessuno. Ma forse era solo una maschera. Ora invece era così indifesa.
-Siamo arrivati- le disse
-Grazie dell'aiuto e del passaggio. Mi raccomando. Di questa storia non devi farne parola ad anima viva, non voglio che si sappia in giro.-
-Stai tranquilla.-
-Bene allora buona notte- fece per andarsene quando fu bloccata dalla voce di Rukawa.
-Senti, quando hai voglia di parlare con qualcuno ci sono io- disse senza guardarla.
-Davvero? Non è che fai il carino con me, perché speri che sabato ti lasci vincere? Vero?-
-Ma cosa dic..- ma si zitti quando si accorse che Christine gli aveva dato un bacio sulla guancia, facendolo diventare rosso fuoco.
-Quando non sei il solito rompiscatole, sei quasi simpatico- così dicendo entrò in casa
lasciandolo impalato davanti al cancello.

-Sono tornata!-
-Alla buon ora! Ero in pensiero per te-
-Scusami Michelle, adesso mi metto subito all'opera- disse rimboccandosi le maniche- Nel frattempo che ne dite se parliamo un po'? Sarà un modo per conoscerci!-
-Ottima idea. Posso cominciare io, facendovi una domanda?
-Certo, spara Haruko- disse Christine, mentre preparava l'impasto
-Volevo che continuaste il discorso, dell'altro giorno-
-Quello di come mai non siamo, per così dire, del tutto orientali?- sorrise Michelle
-Esatto!
-Vedi, i nostri padri lavorano in una grande industria, ed è qui che si sono conosciuti, e sono diventati grandi amici. Un giorno furono mandati a lavorare, per qualche anno all'estero, dove conobbero le nostre madri e si sposarono. Mia madre è australiana, ed è per questo che ho una carnagione un po' abbronzata.
-Mia madre invece era canadese, da lei ho ereditato gli occhi azzurri e i capelli biondi- disse, con un triste sorriso.
-E ora dove sono?-
-Scusa Ayako, potremmo parlarne un'altra volta, per piacere?- chiese la biondina. Ne aveva appena parlato con Rukawa, perché non ci riusciva con loro? Sapeva che si poteva fidare, lo sentiva, ma non ci riusciva. Non voleva essere commiserata, non le era mai piaciuto, voleva farsi vedere forte….allora perché le aveva fatto tanto piacere sentirsi rassicurata da Kaede, e si era sentita sollevata nel sapere che c'era qualcuno pronto ad ascoltarla, quando ne avesse avuto bisogno. Infondo lei aveva Michelle, forse aveva bisogno di qualcun altro? E perché proprio di lui? Quando erano rimasti soli si era sentita protetta, forse perché l'aveva appena aiutata. Kaede in fondo non è così idiota come pensavo… ehi! Perché adesso lo chiamo per nome! E perché gli ho dato quel bacio! Chissà cos'avrà pensato! Devo parlargli al più presto, se no quel cretino chissà che idea si fa di me!
-Ehi, Christy, non senti odore di bruciato?
-Come Haruko? Ahhhhha! La pizza!!- urlò aprendo il forno- salvata per un pelo, tutta colpa di quel impiastro di Rukawa! Sabato pagherà anche questa!-
-Ma cosa centra adesso Rukawa? Comunque sia, mentre mangiamo che ne dite di parlare degli allenamenti?- propose Michelle.
-Senti, Christy, non pensi di essere stata un po' affrettata nel decidere la squadra? Come pensi di vincere?- disse dubbiosa Haruko
-Guarda che siamo alla pari- rispose con fare enigmatico la ragazza
-Cosa vuoi dire?
-Io, nella mia vecchia scuola, ero stata eletta miglior giocatrice del torneo ^___-
-Dici sul serio? E tu Michelle?- chiese stupita Ayako
-Beh, io me la cavicchio con i tiri da tre punti-
-Ma scherzi? Ragazze dovete sapere che miss modestia era stata nominata la most valuable player del torneo. ^_____- concluse sfoggiando un sorriso di soddisfazione
-L'ho sempre detto che eravate delle ragazze fuori del comune!- ammise con ammirazione Ayako.
-Ma tu non sei da meno- disse seriamente Christine
-Cosa stai dicendo- rispose, anche se aveva il sospetto, di che cosa stava per dire.
-Qualche anno fa, avevo letto di una ragazza molto brava nel basket, un vero talento! Era la miglior playmaker del campionato. Purtroppo pare abbia abbandonato questo sport, per non si sa quale motivo.
-Da quando l'hai capito?- chiese senza alzare gli occhi dal tavolo Ayako
-Beh, quando ti ho conosciuto, mi era sembrato di averti già visto da qualche parte, non ricordavo dove. Mi è venuto in mente in seguito. Perché hai smesso di giocare a basket?- concluse tranquillamente
-Vedi, ai miei genitori non era mai andata a genio la storia, che io giocassi a basket. Secondo loro era un gioco da maschi, e io dovevo dedicarmi a qualcosa di più femminile. Ma a me, non interessava la loro opinione. Il basket mi piaceva, avevo iniziato per divertimento, ma poi era diventato la mia ragione di vita. Ma a loro non importava, ignoravano anche il fatto che io fossi diventata così brava. Agli avvertimenti passarono ai fatti. Dissero al mio allenatore che mi togliesse dalla squadra, e infine ci trasferimmo. M'iscrissero allo Shohoku, dove c'era solamente la squadra maschile. Io non volevo abbandonare del tutto questo sport, e così divenni la manager del club di basket. I miei non si opposero, almeno questo me lo concessero.- finì con un sospiro.
-Mi dispiace, io non sapevo nulla, neanche mio fratello non mi ha mai detto niente-
-Non ti disperare Haruko. Vedi nessuno sa di questa storia. Non volevo che qualcuno mi commiserasse. Era già abbastanza duro vedere gli altri giocare. Ma con il tempo mi ci sono abituata.- disse sorridendo.
-Credi che i tuoi ti lascino giocare una partita?-
-Penso di si- rispose sorridendo
-Cavoli ragazze, voi siete tutte bravissime mentre io …- s'intromise tristemente Haruko.
-Pensi che Christy ti abbia scelto a caso?- le chiese Michelle
-Infatti, anche se non sembra, io sono una buon'osservatrice. Guarda che avevo notato che giocavi a basket. Si vede che le tue gambe sono ben allenate e poi ne ho avuto la conferma, quando mi hai detto che eri una manager del club-
-Complimenti Scherlok!- disse sorridendo Michelle
-Elementare Wozzon, elementare- rispose l'amica
Tutte scoppiarono a ridere, facendo sparire la tensione che si era creata. Finita la cena andarono tutte a mettersi il pigiama, si rifugiarono nella stanza di Michelle e Christine. Parlarono del più e del meno, il giorno dopo sarebbero andate a fare un giretto in centro e gli allenamenti li avrebbero iniziati lunedì. Con questi pensieri si addormentarono, Haruko e Ayako su un letto e le altre due sull'altro.



CONTINUA…