UN'AMICIZIA SENZA FINECapitolo 1Il mese di maggio era sempre stato il preferito di Meiko. Con il suo tepore, i suoi colori e la sua atmosfera era davvero un mese perfetto per scrivere romanzi. Da quando aveva vinto il premio Asaki per la letteratura, con il suo primo romanzo PESCI TROPICALI, aveva scritto un libro lanno e lo iniziava sempre in maggio. Era una specie di rito scaramantico. Quellanno invece non aveva ancora cominciato e questo la preoccupava, soprattutto perché non aveva abbozzato nemmeno lidea generale. Vagava solitaria per le vie alla ricerca di unispirazione che non si faceva trovare. Vedeva passare davanti a lei sciami di persone, ma nessuna attraeva la sua attenzione. Meiko, stanca e sfiduciata, decise di andare a trovare Miki. Arrivata davanti alla palazzina dove abitava lamica esitò un attimo. Miki e Yuu avevano traslocato solo qualche giorno prima e probabilmente non era il caso di disturbarli. Si voltò per andarsene ma una voce conosciuta la chiamò. Era Yuu che uscendo da casa aveva notato lamica e laveva invitata a salire per andare a trovare Miki. Le due ragazze sedute davanti ad una tazza di the, chiacchieravano come se fossero ancora due liceali, come se il tempo per loro non fosse passato. Miki notò subito che Meiko aveva qualcosa di strano. - Meiko? - Si? - Cosati succede Meiko? Sei strana! - Non preoccuparti! Sono solo un po preoccupata per il mio nuovo romanzo! - Nuovo romanzo? Così hai iniziato la stesura di un nuovo libro non lo sapevo! - E questo il punto! Non lho ancora iniziato! Di solito inizio i miei libri i primi giorni di maggio, ma questanno - Dai! Non tormentarti in questo modo! Sai bene che lispirazione è soggettiva e che non può venire a comando! - Lo so! Però è più forte di me! Meiko e Miki finirono il loro the, poi Meiko guardando il panorama che si godeva dal salotto esclamò: - Accidenti! Che vista! - Bella, vero? - Bella? E meravigliosa! Dì un po Miki come ti trovi a convivere con un ragazzo? Miki arrossì violentemente. - Beh ecco devo ammettere che è splendido! Non so come descriverti quello che provo mi sento non so come realizzata - E la notte? - Cosa? - Si, insomma dormite insieme? Miki arrossì ancora di più, era talmente imbarazzata che balbettava. - No! Ma che ti viene in mente Meiko! - Ma dai! Non essere così timida! Era quasi buio quando Meiko uscì per la strada. Si sentiva più rilassata! Era sempre stato così! Miki era capace di far dileguare tutte le sue paure. Satoshi si stava incamminando verso casa, era stata una giornata tranquilla, ma non vedeva lora di potersi fare una doccia. Fischiettò pensando al suo appuntamento con Meiko fissato per quella sera Era già da qualche settimana che non riuscivano a passare un po di tempo tranquilli, soprattutto a causa delluniversità Ormai a lui mancavano pochi esami per laurearsi e Meiko non voleva che rallentasse il ritmo a causa sua. Entrato in casa si accorse che cera un ospite. Chiese informazioni a sua madre, ma non sapeva nulla anche lei era appena rientrata. Satoshi decise di lasciar perdere e si avviò verso le scale per andare nella sua stanza. Mentre passava davanti allo studio di suo padre la porta si aprì. Ne uscì il signor Miwa seguito da un altro uomo. - Ah Satoshi sei già a casa? - Sì, stasera ho un appuntamento con Meiko e devo uscire presto! - Ah bene! Buon divertimento allora! rispose suo padre che sembrava un po imbarazzato dalla presenza dellaltro uomo. I due si voltarono e ripresero la strada verso luscita. - Da questa parte signor Yamada! Satoshi un po insospettito dal comportamento del padre aspettò che i due fossero scesi al piano inferiore, poi entrò nello studio del padre e chiuse la porta. Sulla scrivania vi erano molti fogli insieme con alcune fotografie. La persona nelle foto era un uomo Satoshi lo fissò attentamente somigliava a - Vedo che le hai già trovate! Il signor Miwa era già rientrato. - Chi è questuomo papà? Satoshi fissò suo padre dritto negli occhi. - Quelluomo è un famoso ingegnere si chiama Hiroshi Takada ed è anche il padre del tuo amico Yuu . Dopo cena Mki e Yuu si prepararono per uscire. Ginta e Arimi li stavano aspettando al centro sportivo per unentusiasmante doppio di tennis. Da quando Ginta aveva accettato di allenare Miki la ragazza era molto migliorata! A tal punto da vincere i regionali e arrivare ai quarti di finale nel torneo nazionale. Presto ci sarebbe stata la semifinale che per Miki non avrebbe dovuto rappresentare un grosso problema, poi invece ci sarebbe stato lostacolo più grosso la finale contro lattuale campionessa asiatica! Quella sera si divertirono molto e Miki si accorse che la tristezza che vedeva sempre negli occhi dellamico da quando aveva avuto lincidente stava piano piano scomparendo, lasciando posto ad una certa serenità. Naturalmente il match fu vinto da Miki e Yuu i quali decisero di continuare la serata con una sfida luna contro laltro. Ginta e Arimi rimasero per un po a guardarli, poi decisero di tornare a casa. In silenzio sincamminarono verso la casa della ragazza, poi Ginta si fermò e disse: - Arimi.. - Sì? - Ti dovrei parlare è una cosa importante Arimi guardò gli occhi del fidanzato e vi lesse una gran serietà Meiko rientrò a casa abbastanza presto. La sua serata con Satoshi non si era svolta proprio come aveva sperato. Era stato spesso distratto anche se quando gli aveva parlato dei suoi problemi con il libro laveva ascoltata senza perdere una parola. Era veramente un ragazzo dolcissimo riusciva a darle coraggio solo standole vicino. Però Meiko era un pochino preoccupata per lui Chissà cosa turbinava in quella sua mente sempre così imprevedibile? Sperava solo che Satoshi si decidesse presto a confidarsi con lei Sospirò stancamente meglio mettersi a scrivere il suo romanzo laspettava Anche Satoshi era tornato subito a casa. Era sdraiato sul letto e continuava a guardare quelle fotografie. Chi lavrebbe mai detto? Alla fine era stato ritrovato Ripensò a quello che suo padre gli aveva raccontato dopo che linvestigatore privato, il signor Yamada, se nera andato. Quando Yuu e Satoshi avevano scoperto che il signor Miwa non era il vero padre di Yuu, largomento non era stato più toccato. Ma il padre di Satoshi non si era dato per vinto e aveva assunto un investigatore per scoprire la verità. Finalmente dopo tutti quegli anni cerano riusciti Hiroshi Takada Satoshi non sapeva proprio cosa fare doveva parlarne a Yuu? Anche adesso che sembrava aver accettato completamente la situazione ed era felice? Cera solo una cosa che per il momento lui poteva fare parlarne a Miki... Forse insieme avrebbero saputo trovare una soluzione. - Allora ? Perché mi hai portata qui? - Ricordi la prima volta che venimmo qua? chiese il ragazzo un po imbarazzato. Arimi sorrise del suo disagio Ginta non era affatto cambiato neanche dopo tanti anni - Certo che me lo ricordo - rispose fissando con uno sguardo dolce la fontana al centro della piazzetta - E qui che siamo venuti la sera del nostro primo Natale insieme - Già Arimi senti io Ginta cercò qualcosa nella tasca dei suoi pantaloni pensando: Forza Ginta che aspetti! Dillo cerca dessere uomo! Non puoi essere sempre così nervoso Il ragazzo prese Arimi per mano e la fece sedere su una panchina, poi si sedette al suo fianco. - Arimi Ginta aprì una scatolina di velluto che teneva nascosta tra le mani, la quale conteneva un bellissimo diamante. - Arimi - ripeté il ragazzo con voce arrochita Vuoi sposarmi? Ormai Miki e Yuu erano tornati a casa da circa una ventina di minuti. La ragazza era in cucina e stava preparando della cioccolata, mentre Yuu era andato a farsi una doccia. Il telefono squillò improvvisamente. Miki si affrettò ad andare a rispondere. - Pronto? - Miki? - Ciao Satoshi! Che bella sorpresa! Come stai? - Non cè male - Volevi parlare con Yuu? Perché in questo momento - No! Volevo parlare proprio con te! - Con me? - Senti sei libera domani dopo il lavoro? Ti devo parlare di una cosa urgente! - Sì certo ci vediamo da Kijima? - No! Senti ti dispiace se passo a prenderti quando esci? E veramente una cosa importante! - Come vuoi! Dirò a Yuu di non - Ti prego non dire nulla a Yuu! Credimi è molto meglio per il momento non dirgli niente! - Satoshi! Così mi stai spaventando cosè successo? - Scusa ma non sono cose che si possono dire al telefono ne parleremo domani! E ricorda Yuu non deve saperlo ti prego! Consideralo un favore personale! - Ok! sospirò la ragazza Farò come vuoi! Yuu tornò in cucina un paio di minuti più tardi. - Ho sentito squillare il telefono! Chi era? Miki si girò verso il lavandino per evitare lo sguardo del ragazzo non era mai stata brava a mentire - Oh niente! Avevano sbagliato numero! Miki essendo girata non se naccorse, ma gli occhi di Yuu la fissavano intensamente. Il ragazzo non rispose, non le disse nemmeno che aveva sentito pronunciare il nome di Satoshi Qualche istante dopo Miki gli augurò la buona notte e si ritirò in camera sua. Yuu guardò la porta chiusa della ragazza - Cosa cè che non va Miki? Perché mi hai mentito? ma la sua domanda fu solo un sussurro. La domanda di Ginta le rimbombava ancora nella testa. Arimi si rigirò per lennesima volta nel letto. Sospirando mise la testa sotto il cuscino. - Accidenti - pensò Non me laspettavo proprio! La proposta di Ginta era stata veramente inaspettata per Arimi la ragazza non aveva ancora mai pensato al matrimonio. Certo non aveva dubbi su fatto damare Ginta! E neanche sulla risposta da dargli! Il problema era un altro Aveva solo 21 anni doveva ancora finire luniversità e non aveva ancora alcunesperienza del mondo Proprio la settimana prima uno dei suoi professori le aveva proposto di continuare gli ultimi mesi di scuola in un paese estero per apprendere sul campo la lingua. Le era stata fatta una buonissima offerta da ununiversità di Parigi e lei era molto tentata di accettare! Cosavrebbe detto Ginta quando lavrebbe saputo? Arimi chiuse gli occhi sconsolata. Pochi istanti dopo cominciò lentamente a scivolare nel sonno il suo ultimo pensiero fu Sarebbe bello avere il coraggio di Miki e Yuu |