AL
BALLO DEL LICEO
- Il primo appuntamento di Gohan e Videl -
Videl lesse attentamente la pubblicità del ballo appesa
tra le varie notizie sulla bacheca della scuola.
Non vi aveva mai partecipato, non le era mai interessato.
Sabato
Ore 21 - All'interno della palestra di questo istituto si
terrà l'annuale ballo di fine anno.
L'annuncio continuava con la descrizione degli
avvenimenti della serata, ma la ragazza distolse lo
sguardo e riprese a camminare verso l'aula per l'inizio
della lezione.
Si sedette con tranquillità al suo posto, poi si voltò
a guardare il posto di Gohan...era vuoto.
Probabilmente era impegnato in qualche azione di
salvataggio. Videl sorrise leggermente. Ormai Great
Saiyaman era diventato un vero idolo della città! E non
solo lui
aveva notato che anche Gohan ultimamente
era sempre circondato da un sacco di persone
ragazze
soprattutto!
Quel pensiero la infastidì.
Non che Gohan fosse il suo ragazzo ma negli ultimi mesi
erano diventati veramente inseparabili. Spesso lei lo
aiutava nelle sue azioni contro i criminali e da quando
il terribile combattimento contro Majin Bu era terminato
si erano frequentati molto spesso.
Ogni tanto nel pomeriggio volava a casa di Gohan per
assistere ai suoi allenamenti con Goku e spesso si
fermava a cenare con loro. Chi Chi era un'ottima cuoca e
lei aiutandola aveva iniziato ad imparare a preparare i
piatti più semplici.
In quel momento suonò la campana che segnava l'inizio
della lezione. Nello stesso istante Gohan entrò correndo
nell'aula. Si sedette al suo posto proprio mentre il
professore entrava in classe. Videl lo guardava
sorridendo. Lui ricambiò il sorriso e le strizzò
l'occhio.
Finalmente era finita!
Videl prese i libri e si diresse velocemente verso il suo
armadietto. Quel pomeriggio aveva intenzione di allenarsi
un po' e voleva chiedere a Gohan se era disposto a darle
una mano. Prese lo zaino e si diresse verso la fine del
corridoio dove si trovava l'armadietto del ragazzo.
- Eccolo là! - esclamò la ragazza quando lo vide
riporre i libri.
Purtroppo però Gohan non era solo. C'era una ragazza con
lui. C'era Celeste.
Videl si bloccò di scatto.
Cosa ci faceva Celeste insieme a Gohan?
I due stavano chiacchierando amabilmente con un sorriso
tranquillo sulle labbra. Pochi secondi dopo i due si
separarono. Gohan si voltò e la scorse.
- Ciao Videl! - la salutò con un sorriso.
La ragazza sorrise a sua volta.
Era solo una sciocca! Non poteva preoccuparsi ogni volta
che qualche ragazza si avvicinava a Gohan!
Il ragazzo si avvicinò.
- Ciao Gohan! Cosa è successo stamattina? Problemi?
Il ragazzo sorrise divertito.
- Oh no! Solo la solita rapina in banca!
Videl ridacchiò.
- Ma quando impareranno che con Great Saiyaman non c'è
niente da fare?
Gohan scoppiò a ridere scotendo la testa.
Poi la ragazza gli chiese quello per cui l'aveva cercato.
- Senti Gohan
oggi pomeriggio ti andrebbe di
allenarti con me? Avrei bisogno di un partner!
Il sorriso del ragazzo si spense sulle labbra. E sul suo
viso apparve uno sguardo imbarazzato e colpevole.
- Beh
mi spiace Videl! Ma oggi proprio non posso! Ho
promesso a Celeste che più tardi ci saremmo incontrati
per studiare biologia.
La piccola fitta di gelosia che la ragazza aveva
avvertito in precedenza tornò a farsi sentire. Cercò di
non mostrarla e fece un sorriso tirato.
- Oh
ecco
non importa! Sarà per la prossima
volta! - così dicendo lo salutò velocemente e si
allontanò.
Il ragazzo restò ancora qualche istante a guardarla
allontanarsi poi si voltò con un'espressione strana sul
viso.
Il giorno dopo Videl e Gohan s' incontrarono nel
corridoio. Il ragazzo la salutò con un caloroso sorriso
sulle labbra e lei come al solito sentì uno strano
rimescolio allo stomaco. Si stava accorgendo della realtà
piano piano
e se davvero
si stesse innamorando
di Gohan?
Quel pensiero la fece arrossire.
- Videl?
- Si?
- Ti senti bene? Sei tutta rossa? Hai per caso la febbre?
La ragazza stava morendo d'imbarazzo e il rossore aumentò.
In quel momento
accanto a loro si accostarono un
gruppo di tre ragazze.
Erano Nancy, Tina e Mariel.
Le tre ragazze più carine e popolari della scuola.
- Ehi Gohan! - esclamò Nancy, la più affascinante delle
tre.
Il ragazzo si voltò e le sorrise educatamente.
Nancy gli si aggrappò al braccio sfacciatamente.
- Senti
- iniziò a parlare con quell'aria da
civetta che Videl trovava insopportabile -
sai vero
che sabato sera c'è il ballo della scuola?
Gohan annuì sorpreso - Si, ho letto!
- Hai già un'accompagnatrice?
- Beh
no
- Allora che ne dici di andarci insieme?
Videl trattenne il respiro. Era rimasta scioccata.
Cos'avrebbe risposto Gohan?
La gelosia che aveva provato fino a quel momento non era
nulla al confronto di quello che sentiva crescere dentro
di lei mentre sentiva la voce di Nancy.
Il ragazzo però non si fece incantare.
- Non so Nancy
non ho ancora deciso con chi andare
alla festa! Ma non ti preoccupare
nel caso
ti
farò sapere!
La "medusa" che era ancora appiccicata sul
braccio si staccò di botto con la bocca aperta. Gohan
l'aveva rifiutata!??? Non era possibile! Come osava farle
questo? Non poteva snobbare così la ragazza più
corteggiata dell'istituto!
Senza una parola Gohan prese il braccio di Videl e la
trascinò via con sé.
Videl stava cercando di contenere la gioia. Gohan non si
era fatto abbindolare!
Dopo le lezioni Videl decise di andare a fare un giro in
centro.
Passeggiò tra i negozi del centro commerciale senza
sapere cosa fare. Quando ormai annoiata si stava
dirigendo verso casa il suo sguardo si fermò un momento
sopra un abito da sera esposto in una piccola vetrina.
Era veramente stupendo.
Quasi senza accorgersene si ritrovò all'interno del
negozio proprio davanti all'abito a fissarlo quasi con la
bocca aperta. Mai in vita sua aveva visto una meraviglia
del genere! Il corpetto ero molto scollato, ma raffinato.
La gonna scendeva delicatamente perdendo le sue forme in
un mare di vaporosi pizzi
La commessa l'aiutò a provarlo e quando vide la sua
figura riflessa nello specchio spalancò la bocca. Non
sembrava neanche lei
le dava un aspetto più
delicato, più adulto ma allo stesso tempo più fragile!
Non poteva lasciare quel vestito nel negozio! Costava una
fortuna, ma per una volta decise di fare una pazzia!
Oltretutto non sapeva nemmeno quando l'avrebbe indossato
visto che non sarebbe andata al ballo
Prese il pacchetto che la commessa le aveva preparato e
uscì di nuovo per la strada. La gente continuava a
camminare tranquillamente
niente era cambiato
eppure
a Videl sembrava quasi che la giornata si fosse fatta più
bella. Sorrise a quel pensiero e si diresse correndo
verso casa.
Il giorno successivo era martedì
e quando Videl
arrivò al cancello della scuola vide una cosa che mai si
sarebbe aspettata di vedere.
Gohan stava arrivando in compagnia di Celeste.
Di solito il ragazzo arrivava volando e si fermava sul
tetto della scuola per non farsi scoprire. Allora perché
quella
mattina era ancora con Celeste? Non dovevano vedersi solo
il pomeriggio precedente? A quel pensiero la sua mente
iniziò ad immaginare le cose più folli fino ad arrivare
a quel pensiero sconcertante che non le dava tregua
"E
se Gohan si fosse fidanzato con Celeste?"
No. Non poteva essere! Il ragazzo non le aveva mai
accennato nulla
e lei era la sua migliore amica
Videl
non sapeva che pensare
.
Durante la pausa pranzo Videl e Gohan si sedettero allo
stesso tavolo e come al solito iniziarono a parlare di
allenamenti e di scuola
ma l'atmosfera non era
distesa e complice come al solito.
Videl continuava a ripensare a Celeste e Gohan sembra
nervoso e a tratti imbarazzato
sembrava sul punto di
dirle qualcosa
Una voce s'intromise nei loro pensieri:
- Scusatemi
Era la voce dolce di Celeste.
I due la fissarono. Gohan con un sorriso sulle labbra,
Videl con occhi penetranti.
-
Gohan
volevo sapere a che ora venivi oggi
pomeriggio
Il ragazzo fissò un attimo il suo orologio
poi
disse:
- Ho ancora due ore di lezione
poi sono libero e tu?
- Io ho terminato ora.
- Ok! Allora finisco e ti raggiungo!
- Bene! A dopo allora
Lui annuì. Celeste salutò i due e si allontanò.
Videl non riuscì a trattenersi
- Studiate insieme anche oggi? - il suo tono era strano.
Gohan la fissò e arrossì leggermente.
- Beh
ecco
si!
Nessuno dei due disse altro.
Ormai era giovedì e Videl aveva iniziato a sentirsi
strana sul serio.
Vedeva pochissimo Gohan e lo trovava sempre ed
immancabilmente insieme a quella ragazza. Persino a
scuola iniziavano a girare voci su di loro. Infatti quel
giorno
Videl aveva appena finito di mangiare e visto che
mancavano ancora una quindicina di minuti alla ripresa
delle lezioni si era diretta verso la toilette per darsi
una sistemata.
Appena entrata vi trovò Nancy e Tina che si stavano
rifacendo il trucco. Le due le lanciarono una lunga
occhiata prima di tornare alle loro occupazioni. Videl
fece finta di nulla e si mise a lavarsi le mani.
- Hai saputo la notizia? - chiese con fare pettegolo Tina
a Nancy.
La ragazza aveva parlato a bassa voce, ma abbastanza alta
da permettere a Videl di ascoltare ogni parola.
- Parli di Gohan? - chiese l'altra capendo subito il
piano dell'amica.
- Si! Non hai notato come da alcuni giorni a questa parte
stà sempre attaccato a Celeste? Mariel mi ha raccontato
di averli visti insieme anche in città! Secondo me
avevano un appuntamento!
- Dici che si sono messi insieme?
- Probabile! Insomma
quei due hanno molte cose in
comune!
- Già
non per nulla sono i migliori studenti della
scuola!
Videl non ce la faceva più ad ascoltare quei discorsi
senza senso!
Gohan non poteva essersi fidanzato con Celeste! Non dopo
che lei si era innamorata di lui così follemente
Quel pensiero la raggelò. Erano davvero quelli i
sentimenti che provava per quel ragazzo?
Se era davvero così
cosa poteva fare ora?
Chiuse gli occhi cercando di assorbire lentamente la
scoperta
Poi le voci delle due ragazze rientrarono nella sua mente.
- Quindi credi che abbia rifiutato di venire con me al
ballo per andarci con Celeste? - chiese Nancy.
- Non mi stupirebbe affatto! E poi
si vede lontano
un miglio che sarebbero una splendida coppia! - rispose
l'altra.
Videl non riuscì più a resistere. Si voltò di scatto e
corse fuori dalla toilette con le mani sopra le orecchie.
Tina e Nancy si fissarono soddisfatte. Il loro piano di
vendetta era perfettamente riuscito.
Videl saltò le lezioni del pomeriggio e troppo sconvolta
per fronteggiare Gohan se ne andò senza neanche
salutarlo.
Non capiva i suoi sentimenti. Se era vero che Gohan si
era innamorato di Celeste, lei cosa poteva fare? Non era
colpa sua, non era colpa di Gohan e nemmeno di Celeste
ma
allora perché si sentiva quasi arrabbiata con loro?
Tradita. Ecco la parola giusta.
Senza rendersene conto si era abituata alle attenzioni di
Gohan fino ad innamorarsene e ora, il pericolo che lui
non la considerasse più la persona più importante
la
faceva soffrire come nient'altro
Confusa si ritirò nella sua stanza per evitare di
incontrare suo padre che come al solito non sarebbe
riuscito a capire i suoi sentimenti. Si gettò
pesantemente sul letto e sfogò l'amarezza che aveva nel
cuore.
Pianse.
Gohan continuava a fissare il banco vuoto di Videl.
Ma dove si era cacciata? Perché non l'aveva avvisato?
Perché doveva sparire proprio quel giorno?
Proprio il giorno in cui aveva deciso finalmente di
chiederle ciò che da un'intera settimana gli ronzava
nella mente?
Sospirò. Gli ci era voluta un'intera settimana per
trovare il coraggio di parlarle ..e ora
lei spariva!
Però, non poteva arrabbiarsi con lei
ultimamente
l'aveva trascurata, anche se per una buona causa,
e
ora doveva cercare di rimediare.
E se si fosse sentita male? Quel pensiero lo fece
preoccupare più di qualunque altra cosa e decise che
appena finite le lezioni sarebbe andato a casa sua nella
speranza di poterle parlare.
Quando arrivò davanti al cancello si accorse che era
aperto e così entrò camminando lentamente fino al
portone d'entrata.
Suonò il campanello e pochi istanti dopo il maggiordomo
gli aprì la porta.
- Buongiorno signorino Gohan! Si accomodi prego!
- Salve! Mi scusi il disturbo
Videl è in casa?
- Credo di si! Aspetti qui che la vado ad avvertire!
In quel momento la voce di Mr. Satan lo bloccò.
- Non ce n'è bisogno! Gohan conosce benissimo la strada
vero? - rise l'uomo dando una pacca sulla schiena del
ragazzo che arrossiva come un peperone.
- Ma io
- Vai pure figliolo! Sono sicuro che Videl sarà felice
di vederti!
Gohan quindi si diresse verso le scale che portavano al
piano superiore dove si trovava la camera di Videl.
Bussò alla porta ma nessuno rispose. Riprovò a bussare
chiamandola.
- Videl? Sei in casa?
Di nuovo nessuna risposta.
Il ragazzo aprì lentamente la porta e dallo spiraglio
vide la ragazza sdraiata sul letto.
Gohan entrò lentamente e quando si avvicinò scoprì che
Videl si era addormentata
però
sul suo viso
c'erano ancora tracce delle lacrime che aveva versato
poco prima.
Perché aveva pianto? Si chiese con angoscia Gohan.
Cos'era successo di così terribile da farla piangere?
Videl era una ragazza estremamente forte
cosa poteva
essere accaduto?
In quel momento la ragazza si svegliò e aprì piano
piano le palpebre cercando di mettere a fuoco la figura
che aveva davanti.
- Gohan
- sussurrò la ragazza subito sveglia.
Il ragazzo le regalò uno dei suoi dolcissimi sorrisi,
poi si sedette sul bordo del letto ad osservarla
attentamente.
La ragazza arrossì sotto quello sguardo.
Gohan le accarezzò dolcemente la guancia mentre con il
pollice asciugava gli ultimi residui di lacrime presenti
nei suoi occhi.
- Perché piangevi? Cos'è successo?
La ragazza sentì nuovamente gli occhi lucidi. Ma perché
doveva innamorarsi proprio di un ragazzo così dolce e
sensibile?
- Non ti preoccupare Gohan! - rispose cercando di essere
convincente - Non è successo nulla! Mi sentivo solo un
po' depressa!
Gohan capì immediatamente che Videl stava mentendo
ormai
la conosceva troppo bene!
Sospirando si alzò dal letto e si diresse alla finestra.
- Ok
se non vuoi dirmelo ti capisco! Però
promettimi
che se avrai bisogno d'aiuto
correrai subito a
dirmelo! Non voglio vederti così triste!
Videl sentì qualcosa spezzarsi dentro di lei. Sapeva che
se Gohan non avesse ricambiato i suoi sentimenti
probabilmente
non sarebbe più riuscita ad innamorarsi
nessuno
poteva essere come lui.
Videl annuì lentamente.
- Te lo prometto!
- Bene
ora è meglio che vada
volevo solo
sapere come stavi!
Il ragazzo era quasi arrivato alla porta quando si fermò
e si girò nuovamente verso di lei.
- Ah
dimenticavo
ero anche venuto a chiederti
se
Videl chiuse gli occhi estasiata.
-
.ero anche venuto a chiederti se
ti andrebbe
di venire al ballo di sabato sera insieme a me!
Non le sembrava vero. Gohan l'aveva invitata al ballo!
Era..così
era così felice!
Per un attimo il suo cuore aveva cessato di battere per
poi riprendere ad una velocità spaventosa. La sua
domanda l'aveva lasciata per un attimo senza parole, poi
aveva annuito ancora incredula. Lui le aveva sorriso ed
era uscito dalla sua stanza senza aggiungere altro.
Ed ora lei era lì, ancora sdraiata sul letto, incapace
di credere a quello che era successo. Forse
aveva
ancora qualche speranza
forse
non era vero che
Gohan si era fidanzato con Celeste!
Si alzò di scatto. Mancavano solo due giorni al ballo.
Cos'avrebbe indossato?
Velocemente aprì il grande armadio e si mise a guardare
i suoi vestiti. Non c'era nulla di adatto per l'occasione!
Stava già per disperarsi quando all'improvviso si ricordò
del magnifico vestito che aveva comprato qualche giorno
prima! Era ancora nella confezione. Lo aprì lentamente e
se lo provò. A Gohan sarebbe piaciuto?
Sorpresa dal quel pensiero Videl si guardò un momento
allo specchio. Da quando si vestiva per piacere agli
altri? Ricordava che una volta si era tagliata i capelli
perché Gohan le aveva detto che con i capelli corti si
combatteva meglio, ma ora
Continuò a fissare il suo viso per alcuni istanti, i
suoi capelli neri, i suoi occhi azzurri in quel momento
così confusi
Sospirò. Ormai non poteva più sbagliarsi
amava
Gohan con tutto il cuore e voleva che anche lui provasse
la stessa cosa per lei
solo per lui si sarebbe
vestita come una principessa!
La mattina successiva Videl si alzò prestissimo. Era
ancora tremendamente emozionata per gli avvenimenti della
sera precedente. Si vestì con i suoi soliti pantaloni
neri e la maglietta bianca. Mancavano ancora due ore
prima dell'inizio delle lezioni, aveva tutto il tempo di
allenarsi un po'
forse in questo modo sarebbe
riuscita a calmarsi!
Uscì di casa e si diresse correndo verso la palestra del
padre. Pochi istanti dopo però avvertì una strana
sensazione
avvertiva un grande potere
che fosse
l'aura di Gohan?
Alzò lo sguardo verso il cielo e lo vide.
Stava volando proprio sopra di lei.
"Cosa diavolo ci fa Gohan in città a quest'ora del
mattino?"
Incuriosita la ragazza decise di seguirlo. Si sollevò a
mezz'aria e iniziò a volare a bassa quota. In pochi
minuti arrivarono alla periferia della città e il
ragazzo iniziò la discesa. Si fermò nel giardino di una
villetta.
Videl si nascose dietro al tronco di un albergo e si mise
ad osservare.
Il ragazzo suonò il campanello della casa e attese per
qualche istante, poi l'uscio si aprì e a Videl sfuggì
un'esclamazione di sorpresa. Era Celeste! Quella era la
casa di Celeste!
Gohan venne fatto entrare in casa e Videl morsicandosi le
labbra si avvicinò ad una delle finestre per dare
un'occhiata all'interno.
Dall'interno proveniva una dolce melodia.
Videl sbirciò dalla finestra e i suoi occhi si
sbarrarono dalla sorpresa. Gohan e Celeste erano stretti
uno nelle braccia dell'altro e si muovevano al ritmo di
quella lenta canzone. Ballavano silenziosamente.
Videl non ci poteva quasi credere. Stavano per spuntarle
le lacrime agli occhi, quando
- Ahi! - esclamò la ragazza.
- Scusa! - rispose mortificato Gohan.
- Non importa
- continuò Celeste - ma
com'è
possibile che dopo tutte le prove che abbiamo fatto tu
faccia ancora questi errori? Sei davvero goffo!
Il ragazzo si portò una mano dietro la testa arrossendo
- Che impiastro
sei vuoi davvero fare bella figura
al ballo di domani devi migliorare almeno un po'! Dai
continuiamo!
- esclamò decisa la ragazzina.
Gohan sospirò e poi tornò a prendere tra le braccia
Celeste.
Videl incredula si scostò dalla finestra.
Gohan stava imparando a ballare
e Celeste era la sua
insegnante
ecco il perché dei loro incontri
misteriosi!
La situazione era talmente esilarante che se non fosse
stata così vicina a loro sarebbe scoppiata a ridere
senza ritegno. Per non farsi scoprire invece si tappò la
bocca con una mano e lentamente uscì dal giardino. Poi
spiccò il volo e non appena fu a distanza sufficiente
scoppiò in una sonora risata liberatoria. Con quella
risata le scivolarono via dal cuore anche tutte le
preoccupazioni degli ultimi giorni, le sue paure e le sue
insicurezze.
Ora doveva solo prepararsi con cura per la grande serata!
Finalmente era arrivato il grande giorno!
Quel sabato mattina Videl si alzò abbastanza presto,
dopo un'abbondante colazione si recò alla palestra dove
si allenò fino all'ora di pranzo. Era agitatissima e
fare esercizio fisico era l'unico modo che aveva per
cercare di rilassarsi.
Durante il pomeriggio invece decise di andare dalla
parrucchiera che le acconciò i capelli in una elaborata
pettinatura molto sofisticata.
Una volta a casa si vestì e si truccò. Il risultato era
davvero sorprendente. Persino lei stentava a riconoscersi.
Sulle spalle mise uno scialle estremamente elegante e
dopo aver infilato ai piedi delle scarpette con i tacchi
della stessa tonalità poteva dirsi soddisfatta.
Ora non restava che avviarsi a scuola.
Si era accordata con Gohan per incontrarsi davanti
l'entrata della scuola e anche se non voleva mostrare la
sua impazienza non riuscì ad impedirsi di arrivare in
anticipo.
Si mise sull'angolo del cancello ad aspettarlo mentre
piano piano anche tutti gli altri ragazzi arrivavano
elegantissimi nei loro completi.
Ormai erano le 8.45 ma di Gohan non c'era ancora traccia.
Videl continuava a cercarlo tra il folto gruppo di
persone che continuava a fluire dentro la scuola, ma
inutilmente.
Sospirò sconfortata. Dove diavolo si era cacciato?
Chiuse gli occhi per un momento e in quel momento avvertì
una strana sensazione. Un forte energia? Cosa poteva
essere? Un'aura?
- Cos'è successo? Il tuo principe azzurro non trova più
la strada per il castello? - esclamò malignamente Nancy
mentre superava Videl al fianco di uno dei più famosi
playboy della scuola.
Le sue amiche ridacchiarono mentre seguivano l'arpia
all'interno del cortile.
Videl che si stava concentrando sull'energia venne
distratta dall'intervento della compagna di scuola.
Strinse gli occhi
cosa voleva insinuare? Che Gohan
non si sarebbe presentato?
Scosse la testa. Gohan non l'avrebbe mai fatto! Non era
il tipo
forse
.era solo un po' in ritardo!
I minuti però scorrevano veloci e di Gohan nemmeno
l'ombra. Ormai mancavano solo 5 minuti all'apertura delle
danze.
Videl scrutava la strada e il cielo costantemente, ma
ogni volta che una sagoma s'avvicinava la sua speranza
veniva delusa.
Ecco
altre due persone si stavano avvicinando.
Una era
Celeste! Un ragazzo camminava al suo fianco
che
fosse
???
Videl si scostò di scatto dal muro. Quando finalmente
riuscì a scorgere il viso del ragazzo il pugno che
inconsapevolmente aveva chiuso si riaprì apparentemente
senza più forza.
No
non era lui.
Quando Celeste le passò accanto la salutò.
- Buonasera Videl!
Videl rispose con un cenno del capo.
La ragazza si arrestò un attimo davanti a lei.
- Gohan non è ancora arrivato?
- No
non ancora
- rispose piano l'interpellata.
Celeste sembrava sul punto di dirle qualcosa, mosse
leggermente le labbra, poi però il suo accompagnatore la
richiamò e la trascinò all'interno della palestra
proprio mentre la festa aveva inizio.
Videl fissava le luci della palestra e la musica
risuonava nelle sue orecchie.
Chiuse gli occhi e sospirò
cosa stava accadendo?
Dov'era Gohan?
Cominciava a fare freddo. Ormai era lì ferma ad
aspettare da più di un'ora.
Ormai il buio della notte aveva inghiottito anche gli
ultimi raggi di sole e le stelle avevano iniziato a
spendere. Videl si appoggiò nuovamente al muro mentre
con entrambe le mani si stringeva più saldamente lo
scialle sulle spalle. Rabbrividì. Oltre che freddina la
serata si era fatta estremamente umida. Il suo sguardo
era spento e il suo corpo sembrava talmente fiacco da
dare l'impressione di cedere da un momento all'altro. Era
la delusione.
Delusa. Mai avrebbe pensato di provare quel sentimento
nei confronti di Gohan. Perché non si era presentato
all'appuntamento?
D'improvviso una gran rabbia l'assalì.
Cosa importava che Gohan non fosse venuto? Non aveva
certo bisogno di lui per divertirsi! Sarebbe potuta
entrare anche da sola alla festa e darsi alla pazza gioia.
Peccato che tutti i suoi compagni l'avessero vista
aspettarlo e lei non avrebbe resistito sotto gli occhi
colmi di pena o di derisione che sicuramente avrebbero
puntato su di lei.
Il tempo passava inesorabile
ormai erano quasi le
undici.
Videl a stento sentiva ancora le braccia. I suoi pensieri
si erano come annullati e l'unica cosa che riusciva a
fare era restare lì in piedi senza la forza di alzare lo
sguardo su un orizzonte che ormai sapeva sarebbe rimasto
vuoto.
Fu un rombo assordante a risvegliarla da quella
situazione. Un fortissimo tuono sconquassò l'atmosfera
mentre le prime gocce di pioggia cadevano sulla terra.
Videl alzò lo sguardo mentre nel giro di pochi secondi
l'intensità aumentò rivelandosi come un forte
acquazzone.
La ragazza continuava a guardare il cielo mentre pensava
che forse avrebbe dovuto cercarsi un riparo, ma mentre la
musica della festa ancora le riempiva le orecchie e le
sagome dei suoi amici volteggiavano leggere sulla pista,
dai suoi occhi iniziarono a sgorgare quelle lacrime che
tanto aveva cercato di trattenere per tutta la serata.
Non doveva piangere! Non per quel genere di cose! Cosa
importava se la persona di cui si era innamorata l'aveva
lasciata sola in una serata così importante? Cosa
importava se tutti avrebbero avuto pietà di lei? Cosa
importava se si fosse ammalata sotto quella pioggia
torrenziale mentre il suo corpo era ancora incapace di
muoversi? Cosa importava se si sentiva tradita? Cosa
importava se si sentiva umiliata? Cosa importava se
piangeva sola in mezzo a quel temporale? Nessuno
l'avrebbe vista
.
Ormai le lacrime cadevano copiose dai suoi occhi e si
mischiavano con le gocce di pioggia. Chiuse gli occhi e
cercò di calmare i singhiozzi e i fremiti che ancora
scuotevano il suo corpo.
- Videl
La ragazza si paralizzò. Quella voce
Aveva paura di riaprire gli occhi. Se quel suono era
stata una dolorosa allucinazione, non voleva scoprirlo,
non voleva rischiare di veder svanire quell'ultima
illusione.
- Videl
- ripetè quella voce dolce.
Lentamente, centimetro dopo centimetro, rialzò la testa
e schiuse gli occhi. Lui era lì. A pochi metri di fronte
a lei. Lo sguardo pieno di dolcezza e anche
tristezza?
La pioggia continuava a cadere, imperterrita e
insensibile su di loro.
- Videl
io
Non sapeva cosa dirle. Lei lo aveva aspettato per tutto
quel tempo sotto la pioggia. Non sapeva come scusarsi,
anche se effettivamente non era stata colpa sua. Mentre
si dirigeva verso la scuola aveva dovuto fermarsi ad
aiutare delle squadre di soccorso alle prese con un
tremendo incendio. Non era stato facile neanche per lui
ritrovare tutte le persone ancora intrappolate
all'interno del palazzo prima che crollasse.
Fortunatamente avevano fatto in tempo e tutto si era
risolto per il meglio, ma
Videl
Gohan non si era ancora mosso. Stava cercando di non
essere sopraffatto dall'emozione. Vedere Videl vestita in
quel modo, con il viso sconsolato, immobile sotto la
pioggia era stato un vero shock per lui.
Il suo primo istinto era stato quello di abbracciarla ma
si era trattenuto, non sapendo quale avrebbe potuto
essere la reazione di lei. Ormai era da un po' che si era
accorto che i suoi sentimenti per Videl si erano
trasformati in qualcosa di più
non era una semplice
amicizia
lui
l'amava.
Ma forse, il fatto che l'avesse aspettato per tutto quel
tempo
significava qualcosa?
Videl continuava a fissarlo, aveva il vestito incollato
al corpo, i capelli spettinati da cui le colava la
pioggia sul viso. La pelle e il colorito erano pallidi.
Le risate e la musica provenienti dalla festa sembrarono
risvegliarli. La ragazza strinse la lebbra non sapendo
cosa dire.
Il ragazzo si avvicinò di qualche passo.
- Videl
mi
dispiace
ma adesso ti spiego
- Basta! Non voglio sapere nulla!
- Ma Videl io
La sua frase fu interrotta dalla ragazza che si gettò
tra le sue braccia.
-
non mi interessa cos'è successo. Qualche conta
è che sei arrivato
ora sei qui!
Videl era sorpresa di se stessa. Solo 2 minuti prima era
senza forze, adirata e delusa, ma appena l'aveva visto
quei sentimenti erano completamente svaniti dalla sua
mente. La voglia di piangere era aumentata, ma questa
volta erano lacrime di felicità
lui
era venuto!
- Videl
- sussurrò lui abbracciandola - Scusa
ma
ho dovuto aiutare alcune squadre di soccorritori in un
incendio.
La ragazza sorrise mentre il suo volto era ancora stretto
al petto del ragazzo. Avrebbe dovuto pensarci da sola
probabilmente
quell'energia che aveva sentito prima era davvero l'aura
di Gohan
era stata un stupida a farsi condizionare
dalle frasi acide di Nancy!
- Gohan io
devo chiederti scusa
Stupito il ragazzo la fece allontanare da sé per poterla
guardare negli occhi.
- Per cosa?
- Io
avevo creduto che tu non saresti più venuto
pensavo
ti fossi dimenticato..io..non
non
Le lacrime tornarono a sgorgare dai suoi occhi.
- Io ti voglio bene
- non riuscì ad impedirsi di
aggiungere.
Si rese quasi subito conto di quello che aveva detto e di
scatto fece un passo indietro.
Gohan però la trattenne per un braccio.
- Non scappare! Per un po' voglio tenerti stretta a me! -
disse il ragazzo.
Il suo abbraccio era caldo e protettivo, Videl si ritrovò
circondata da quelle braccia forti e salde, ma dolci e
delicate. Immediatamente si rilassò sentendosi come a
casa. Quello era il posto dove voleva stare
il posto
in cui voleva restare per sempre.
La pioggia non smetteva di cadere. Ma né Videl né Gohan
sembravano farci caso.
Erano ancora abbracciati e silenziosi. Pochi istanti dopo
Gohan riaprì gli occhi, ma non allentò la stretta.
- Scusami ancora Videl
questa doveva essere una
serata importante
avevo addirittura imparato a
ballare
volevo che tutto fosse perfetto
mentre
ti confessavo il mio amore
La ragazza sbarrò gli occhi. E mentre il significato di
quelle dolci parole le scendeva fino in fondo all'anima
rialzò lo sguardo sul viso di lui ancora triste.
Sorrise.
-
e chi ha detto che non è già tutto perfetto?
Gohan sorpreso la guardò negli occhi senza capire.
-
e per sfruttare le tue lezioni di danza che ne
dici di farmi volteggiare su questa pista magica tutta
per noi?
Il ragazzo sorrise. Videl aveva ragione. Se loro due
erano insieme
era già tutto perfetto.
La musica della festa arrivava fino a loro
e mentre
lui la prendeva tra le braccia iniziando a farla
volteggiare in mezzo alla strada entrambi capirono che il
loro destino si era compiuto. Quello stesso destino che
li aveva fatti incontrare e che li avrebbe uniti per
sempre.
FINE
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