Another Holy War
CAPITOLO
VENTOTTESIMO
L'inizio di tutto
Ma tu hai deciso di
stabilirti qui al mio castello Luna-chan?
La dark lady aveva un grosso gocciolone che le pendeva
dal capo mentre osservava l'amica.
Luna inverse si stava destreggiando in qualche suo
manicaretto nella spaziosissima cucina del castello di
Zelas
Da qualche giorno ormai Luna aveva deciso di stabilirsi
al castello, con l'amica, che secondo lei aveva l'aria
abbattuta, ma la ragazza diceva di rimanere soltanto
perchè avrebbe potuto reperire maggiori informazioni
sulla cosidetta entità .
-Perchè? ti dò fastidio ?
Disse la ragazza con aria innocente...per quanto Luna
Inverse potesse sembrare una ragazza dall'aria innocente.....
-ahem...no...non mi dai fastidio...ma forse dovresti
tornare al lavoro , a Zephilia
-ma no, dimentichi che ho preso le ferie? il capo è
stato così gentile a concedermele
-non vedo come un'essere umano possa essere considerato
gentile quando si ritrova un drago di 14 metri per 5 che
gli dice "oh? Luna deve avere le ferie, ok?"
Sul capo di Luna comparve un gocciolone
-ahem...era un viaggio troppo lungo tornare a Zephilia
con un dragobus....
Luna stava servendo ciò che aveva preparato su di
un'enorme piatto di portata, dall'odore e dall'aspetto
doveva essere davvero ottimo...daltronde Luna lavorava
anche in un ristorante...e uno dei migliori di Zephilia..
Zelas annusò l'aria e si leccò le labbra, Luna la fissò
-Anche in versione umana a volte hai movenze da lupo....
-Trascorsa bene la nottata?
Disse Xenia appena Xelloss fece capolino dalle scale che
scendevano dalle stanze da letto.
Nella sala da pranzo erano presenti all'incirca una
dozzina di persone, ma del suo gruppo viaggiante gli
unici già presenti erano Xenia e Leena, ad un tavolo,
mentre facevano colazione .
Xelloss si avvicinò al tavolo controllando in giro se
non ci fosse Zendaru
-Mbhè, insomma, abbastanza bene...per qualcun'altro
invece deve essere stata una nottata burrascosa....
Xenia continuò a bere la sua cioccolata,con
indifferenza, poi poggiò la tazza sul tavolo e addentò
uno dei cornetti alla crema che erano presenti sul piatto
vicino alla tazza
Intanto Leena, seduta su una pila di cuscini su di una
sedia accanto, faceva volare tutto il suo latte con il
cucchiaio che aveva in mano.
Xelloss le si sedette di fronte ed ordinò un caffè,
cercando di evitare i proiettili di latte....
Philia scese poco dopo, tenendo in braccio la piccola
Yulin.
Le stava facendo dei versetti e la bambina sembrava
gradirli, sgambettava e muoveva le piccole braccia
sorridendo e rispondendo ai versi con altrettanti.
Xelloss la fissò mentre scendeva le scale
Philia arrivata al tavolo si accorse dello sguardo del
demone , si sedette di fronte a lui e mise Yulin seduta
sul tavolo, sempre tenendola, evitandole così una brutta
caduta.
-Mbhè?...che c'è da fissarmi?
Xelloss non rispose subito, probabilmente stava
soppesando le parole mentalmente
-mbhè....mi sono sempre chiesto perchè ai bambini
piccoli si fanno tutti quei versi....insomma, per la
sopravvienza basta dar loro da mangiare, da bere, e
cambiarli di tanto in tanto...
Philia sorrise un poco e prese le mani della bambina
nelle sue
-Così facendo si tiene sveglia la mente del bambino, la
sua attenzione, inoltre se gli si continua a dire sempre
le stesse parole imparano a parlare ..vero piccolina? ^^
su...di mamma ^^ dai...maaaammaaaa ^^
*gocciolone di Xel*
-bah
disse afferrando la tazza di caffè che il cameriere
aveva appena messo sul tavolo
-a parer mio si fà solo la figura degli stupidi
Philia lanciò un'occhiata al demone, poi si guardò
intorno
-Ma dov'è Zendaru?
Xelloss guardò Xenia
-boh, penso abbia dormito da Keifer
rispose lei con indifferenza
Zendaru , al piano di sopra, stava ancora
russando della grossa, abbracciando un cuscino, quando
Keifer si alzò e si diresse in bagno
Una volta in bagno Kei lanciò un'occhiata allo zio,
ancora nel mondo dei sogni, poi, volutamente, chiuse con
violenza la porta della toilette, così facendo Zen si
svegliò
Non capì subito che cosa lo avesse svegliato...sinceramente
non capì subito nemmeno dov'era, chi era e cosa faceva.
*gocciolone*
ZEN: perchè devi sempre farmi passare per un'idiota?
NARR: io non ti faccio passare per un'idiota, io descrivo
solamente ciò che succede, ed in modo imparziale, se così
ti senti un'idiota, allora lo sei...
ZEN:.......affondato, sono troppo assonnato per ribattere.....
NARR: *grin*
Zendaru si mise a sedere nel letto, si stropicciò gli
occhi e si stiracchiò esponendo uno dei suoi più grossi
sbadigli, in concorrenza con quelli degli ippopotami...
Dopo qualche minuto mise i piedi per terra,rimanendo
seduto nel letto, poi cominciò a guardarsi intorno per
rintracciare il capello azzurro da notte che portava
mentre dormiva, probabilmente si era incastrato in
qualche piega del lenzuolo, o era finito per terra nei
suoi spostamenti notturni....l'aveva perso....
Mentre cercava il suo cappello vide un sacchettino di
pelle sul comodino dalla parte di Keifer.
Si allungò sdraiato sul letto per arrivarci, e spinto
dalla curiosità lo afferrò e lo aprì
-Queste sono le sue biglie ^^ se le tiene vicine anche
mentre dorme eheheh
Osservando e soppesando le varie piccole sfere colorate
si alzò dal letto e si avviò verso i suoi vestiti, ben
piegati su una poltroncina li vicino
NARR: toh guarda, sei anche ordinato....
ZEN: non devo avere nemmeno una piega fuori posto sui
vestiti, altrimenti le donne mi trovano sciatto, non
trovi? e invece io sono un gran figo ^^
PUBBLICO:.........
NARR:........
ZEN: ......ahem...
In quel momento Keifer uscì dal bagno, senza guardare
Zen si avviò al letto, era già vestito
-Ciao Zio, dormito bene? non hai fatto altro che agitarti
stanotte....
-Ah ^^;;; è normale, dormo sempre così io, non sto
fermo un secondo nemmeno mentre dormo ^^;;
Keifer si voltò verso Zen
-Scommetto che stavi sognando quella Naga perchè hai
anche parlottato nel sonno dicend-....
Gli occhi di Keifer si spalancarono quando vide le sue
biglie in mano allo zio
-LASCIALE ANDARE IMMEDIATAMENTE!!!!!
Zendaru si spaventò
Non si aspettava una reazione così da Kei, quella voce
poi...non sembrava nemmeno la sua, gutturale e profonda
Non posò le biglie
-Le biglie?....mbhè, erano sul comodino e volevo vedere
com'erano, non le avevo mai osservate da vicino e
sembrano fatte di uno strano materiale.....
Zen cercò di giustificarsi ma Keifer lo interruppe con
un gesto secco della mano destra
-POSALE IMMEDIATAMENTE!!!
Kei fece qualche passo verso Zen
Zendaru indietreggiò
Entrambi si fermarono in mezzo alla stanza, un paio di
metri di distanza l'uno dall'altro, fissandosi in
silenzio
Poi Zen mise una mano nel sacchetto ed estrasse una
biglia
-Che cos'hanno queste biglie che non devo sapere? perchè
sono così importanti?
Disse Zen facendosi finalmente serio
NARR: ogni tanto....
ZEN:.....
Keifer strinse i pugni, le braccia erano lunghe distese ,
la testa reclinata leggermente in avanti e i suoi occhi
non si vedevano più nascosti dalle ombre
-Posale, per il tuo bene zio, per favore, posale!
Zendaru fece un'altro passo indietro, ora la voce che
aveva sentito era quella di Keifer, del Keifer che lui
conosceva, ma sembrava strozzata, come se qualcuno o
qualcosa gli impedisse di parlare, quella voce di prima
forse-
Aveva tentennato troppo
In una frazione di secondo che Zen non riuscì ad
afferrare, Keifer o quella cosa dentro di lui, urlò con
la sua voce profonda e strozzata, il ragazzo alzò di
scatto il capo e poi....
...e poi Zen non riuscì più a vedere o capire cosa
successe....
Leena diede una sonora cucchiaiata alla
tazza di latte che aveva di fronte e questa si rovesciò
-Leena!
Disse Xenia alzandosi di scatto per non trovarsi piena di
latte
Xelloss alzò la sua tazzina di caffè dal tavolo pieno
di latte e Philia sollevò Yulin
Yulin smise di fare quei versetti gioiosi che emetteva
sempre quando era in braccio alla madre, diventò seria,
e fissò il vuoto avanti a lei
Philia la sentì irrigidirsi tra le sue mani e la guardò
-Yu?.....che cè piccola?
-Si è svegliato
Tutti si voltarono di scatto verso la bambina
era impossibile! aveva si e no un'anno e aveva parlato!
Quella voce poi era quella di una ragazza, non certo di
una bambina così piccola
Yulin cadde svenuta
Philia l'afferrò ancora più spaventata
Xelloss aveva osservato la scena con la tazzina del caffè
a mezz'aria, poi posò la tazza sul tavolo e si alzò di
scatto
Si diresse alle scale che portavano alle camere da letto.
FINE CAPITOLO
VENTOTTESIMO
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