Sixteen Candles
Note dell'autore:
Ciao! Questa è la prima parte della mia seconda fanfic.
È dedicata in special modo alle ragazze del City
Hunter's Fan Club (mi dispiace, non ho letto nessuna ff
scritta da un ragazzo lì), che lavorano così duramente
con le loro ff per permetterci di passare del tempo
favoloso leggendole. Sarei veramente felice se voleste
usare questa ff per il vostro sito o qualsiasi altra cosa
vogliate, ma per favore prima mandatemi un e-mail. Grazie.
Yoroshiku= è un modo gentile per
presentarsi ad una persona.
Chigau= non è così
Tadaima= è quello che i giapponesi
dicono quando rientrano a casa.
Onee-san= sorella maggiore.
Lolicon= pervertito a cui piacciono le
ragazze giovani.
Obaa-san= nonna. Donna anziana.
Kaori si stava trascinando lungo la strada
verso la stazione di Shinjuku.
Era una mattina veramente calda di luglio ed il sole
picchiava spietato sulla
folla di persone che camminavano per la città.
" Perché devo venire sempre io a controllare i
messaggi? Per una volta mi piacerebbe vederlo
svegliarsi presto e venire qui solo per non trovare
niente sulla lavagna. E' frustrante! "
Lei stava borbottando, ma sapeva perché veniva lei e non
lui: perché era il suo lavoro, e il suo senso di
responsabilità non le permetteva di non venire, lei era
una donna responsabile.
Era arrivata alla stazione. Erano le 10.07 di mattina. Ma
centinaia di persone
stavano ancora correndo da un treno all'altro, entrando o
uscendo
dalla stazione. Forse sarebbe stato meglio aspettare
quando c'erano meno passeggeri, ma quando accade ciò in
una città come Tokyo? Il sottopassaggio pedonale era
pieno come sempre. In ogni modo lei doveva usarlo.
Improvvisamente, mentre stava scendendo, qualcuno la urtò
e le cadde addosso.
" Ehi! "
" Oh, mi scusi signora."
" Cosa?! "
Kaori si girò a guardare una giovane ragazza che si era
girata a guardarla. La ragazza si era
rialzata ed stava riprendendo a correre, ma Kaori la fermò.
" Ehi, aspetta. Cosa volevi dire? "
" Cosa? "
" Cosa intendevi dire? Cosa intendevi dire con
'signora'? "
La ragazza la guardò confuso. Quella donna era molto
strana, di cosa stava parlando?
" Io mi sono scusata e sono stata gentile, cosa
vuole di più? "
" Come hai osato chiamarmi 'signora'? Quanti anni
pensi che abbia? "
" Eh? "
(Immagina una grande libellula che passa sopra la ragazza).
" Beh, scusa..." - detto questo corse via.
Kaori cominciò a camminare, ma notò che un laccio della
sua scarpa era rotto.
"Dannazione! Si deve essere rotto quando sono caduta."
Andò alla toilette dove tentò di accomodarlo. Alla fine
era riuscita a sistemarlo per il momento,
ma non sarebbe durato.
Quella ragazza era una furia. Era colpa sua. Non si può
correre così quando ci sono così tante persone. Kaori
prese la sua borsa e cercò un fazzoletto di carta. Era
strano, lei non riusciva a trovare il suo portafoglio.
Era sicura di averlo preso prima di uscire di casa, era
un riflesso condizionato, lei controllava sempre di aver
preso il portafoglio e le chiavi prima di uscire di casa.
Quindi, dove poteva essere... Oh, no, non può essere,
quella ragazza? Lo doveva aver preso lei, quando si erano
scontrate.
Uscì dalla toilette e camminò lentamente verso la
lavagna dei messaggi sperando che
la scarpa non si rompesse così presto facendola cadere
in mezzo alla folla. Fortunatamente, sembrava che stesse
a posto. Quindi si avvicinò alla lavagna. Intorno
c'erano delle persone. Forse c'era un cliente. Vide che
qualcuno stava scrivendo un messaggio. Qualcuno di
piccolo, o per lo meno più basso di lei (bhe, in
Giappone non è difficile trovare qualcuno più basso di
te, Kaori, spiacente dolcezza ^ _ ^ NbElisa). Oh, no, era
una donna? Kaori non riusciva a vedere bene la sua faccia.
Kaori la riconobbe subito.
" Tu! "
Gli altri guardarono nella sua direzione.
" La signora! "
(Un'altra libellula)
" Ti ho detto di non chiamarmi così!! "
" Come vuole che la chiami, obaasan? "
" Stai solo zitta, piccola marmocchia! "
" Cosa?! Come mi hai chiamato?! Io non sono una
piccola marmocchia! "
" Tu sei una piccola marmocchia ed anche una ladra."
" Cosa?!! "
Poi Kaori girò la sua testa e guardò quello che la
ragazza aveva appena scritto. Non aveva finito.
"XYZ Per favore ho bisogno del suo aiuto. Posso
pagare". " Ah? Stai cercando City
Hunter? "
" Sì! Come lo sai? "
" Come _fai _a_ conosce_ il codice. I bambini non
dovrebbero sapere questo genere di cose".
" Io non sono una bambina!! E tu cosa sai di City
Hunter? "
Kaori ponderò per un secondo se dirglielo o no. Lei era
una possibile
cliente, ma era un femmina. D'altra parte lei era
veramente troppo giovane per Ryo, che età poteva avere,
14, 15 anni forse? Le sembrò troppo giovane per avere un
vero caso, ma lei era una cliente, dopotutto.
" Io sono City Hunter."
La ragazza rimase attonita. Finalmente ricominciò a
respirare.
" Tu stai scherzando."
" Sono seria, io sono City Hunter!" - dovette
dirlo sotto voce.
Lei non poteva lasciare che il mondo sapesse chi era City
Hunter.
" Tu? Ma io sapevo che era un uomo."
" Quello è il mio partner. Noi insieme siamo City
Hunter." Dichiarò orgogliosamente, le sue guance
arrossirono un po' al pensiero, ricordando quando Ryo
finalmente lo aveva ammesso.
La ragazza sembrò avere capito, ma sembrò un po' delusa.
"Ehi! " Kaori pensò per lei.
" Oh, ho capito."
Kaori sospirò.
" Ok, vieni a casa mia. Ci spiegherai tutto."
Kaori condusse la ragazza all'uscita della stazione.
Sembrava stanca.
" A proposito, io mi chiamo Kaori."
" Ah, yoroshiku il mio nome è Nozomi, Nozomi Fuji."
" Tadaima, Ryo! "
Kaori aveva chiamato dalla porta, ma non c'era stata
risposta.
" Io scommetto che quello scansafatiche non si è
ancora alzato"
Fece accomodare Nozomi nel soggiorno e le chiese di
aspettarla lì mentre andava a cercare Ryo.
" Per favore siediti qui, io ritornerò tra un
minuto."
La giovane ragazza obbedì.
"Che persone strane. Che genere di uomo è ancora a
letto a questa ora?
Lui probabilmente si è ubriacato ed ora si deve ancora
riprendere. Non so se ho fatto un errore a venire qui. Mi
chiedo se posso avere fiducia in lui."
Kaori era uscita dal soggiorno e si era diretta verso la
stanza di Ryo. Lei stava per sgridarlo del fatto che
fosse così pigro quando sentì dei rumori provenire dal
bagno. Non ebbe il tempo di fare un altro passo che la
tenda del bagno si aprì, rivelando una scena
imbarazzante. Ryo era là, bagnato, e nudo, dalla testa
ai piedi, come sua madre l'aveva messo al mondo. I suoi
occhi sembrano semplicemente innocenti e sorpresi, per un
momento completamente inconsapevole di quello che stava
succedendo nel resto della casa. Non aveva sentito nessun
pericolo, così lui si era permesso di godersi un po' di
relax nella doccia.
Kaori deglutì, prese fiato, e gridò arrossendo come un
pomodoro.
" Copriti, pervertito!!! "
La sua voce poteva essere sentita dal soggiorno, dove
Nozomi saltò sul sofà, pensava seriamente a come
lasciare quella casa.
" Ryo, vestiti e vieni in sala. Noi abbiamo un
ospite."
Lei parlò dall'altro lato delle tende, ancora rossa.
" Cosa? Un ospite? Chi è? È Miki-chan? O Kazue-chan?
Saeko?
Reika-chan? Kasumi-chan, Kimiko-chan Lisa-chan, Yukari-chan...?
"
" Fermati!! Non è nessuna di loro! E' la nostra
nuova cliente! "
" Cosa?! Una Cliente?! Una lei?!! "
" Sì."
"Wahoo!! Vengo, mia piccola!! "
Ryo corse diritto alla sala con il suo migliore mokkori-style,
aprì
la porta e saltò sul sofà, vedendo sola a mezz'aria la
ragazza
che era seduto là. Troppo tardi, precipitò su di lei,
come era precedentemente sua intenzione, ma ora non più.
Ryo finalmente si fermò, col piede della ragazza contro
la sua faccia.
" Chi sei? " chiese la ragazza guardando
sbalordita sia Kaori che Ryo.
" Chi sei _tu_? Quello non è il modo migliore di
trattare qualcuno nella propria casa! "
" Wah! La sua casa?! Allora Lei è...? "
" Sì, lui è Ryo Saeba e noi siamo City Hunter. In
cosa possiamo aiutarti? "
" Eh? Aspetta un attimo. Chi ha detto che accetto
questo caso? "
" Almeno permettigli di spiegare quale è il
problema."
" Mmh... "
" Grazie. Per favore, io ho bisogno del vostro aiuto.
Io penso che qualcuno mi stia seguendo.
Mi sento sempre osservata quando cammino per la strada o
sono a casa, ho una forte sensazione che qualcuno stia
osservando ogni mio movimento fuori della mia finestra.
Alcune notti sono così spaventata che non riesco a
dormire e sogno di essere uccisa. Io ho così paura".
Quando smise di parlare stava tremando.
" Oh, no, povera ragazza."
" E da quanto tempo succede questo? "
" Eh? Beh... due, due settimane, più o meno."
" Due settimane... E loro non hanno fatto
nient'altro che seguirla?
Non si sono avvicinati? Perché non sei andata alla
polizia? "
" Io so molto bene che se non ho qualche prova la
polizia non mi ascolterà."
" Sì, questo è triste, ma vero." - Kaori
stava cominciando a capire la ragazza
" Ryo, io ti posso pagare, ho abbastanza soldi."
" Tu sei troppo giovane per quello che io voglio
come compenso. Io non posso aspettare 10 anni per essere
pagato."
" Ryo! "
" Ah, sì, io ho sentito parlare di quello. Ma non
sono così giovane, ed posso pagarti."
" Nozomi-chan! "
" Non chiamarmi così, io non sono più un bambina!
Io ho 16 anni!! E posso pagarvi in denaro, chiaramente!
"
" Ah? 16? Io pensavo che tu fossi più giovane."
" Lo so... obaasan. "
" Cosa?!! "
" È un scherzo, è un scherzo, Kaori-san. "
" Non giocare con la tua fortuna."
" 16 anni non sono abbastanza. Kaori, prendi te
questo lavoro se vuoi, io non sono interessato."
Ryo disse questo lasciando la stanza.
" Bene, Nozomi, penso che sia meglio se stai qui per
alcuni giorni. Chiama casa e chiedi se puoi restare."
" Ok, ma io non ho bisogno di nessuno permesso."
" Dormirai nella mia camera da letto. Te la mostrerò
e poi pranzeremo."
Quel pomeriggio Kaori decise di andare fuori con Nozomi,
così che poteva
controllare i suoi pedinatori. Ryo non aveva fatto nessun
commento. Le disse solamente di non arrivare in ritardo
per preparare la cena.
"Comprerò delle cose per preparare un buon pasto
per la nostra cliente."
Disse Kaori, tentando di sembrare indifferente. Ryo non
sembrò essere minimamente preoccupato.
Le due ragazze andarono a fare una passeggiata. Andarono
in un paio di negozi.
Nozomi non era un bambina, Kaori se ne era resa conto. Al
contrario, lei
aveva un punto di vista adulto su molte cose. Nel suo
profondo era una persona solitaria. Kaori pensò che
probabilmente aveva avuto molte sofferenze nella sua
giovane vita. Loro non avevano parlato molto. Kaori era
vigile e pronta per proteggere la sua cliente in caso
avessero ricevuto qualche attacco. Ma non aveva notato
nulla di strano. Tutto era in ordine, solo
un altro normale pomeriggio nella grande città.
Arrivarono di fronte ad un supermercato e Kaori disse
qualche cosa circa
il comprare i cibi favoriti di Nozomi. La ragazza la
guardò con gli occhi colpevoli
e, dopo una piccola esitazione, prese qualche cosa dalla
sua tasca di dietro.
" Ah... Kaori... "
" Sì? " - lei rispose, sebbene potesse
immaginare quello che le voleva dire.
" Mi dispiace. Io non volevo rubartelo. Avevo
intenzione di restituirtelo."
Kaori guardò il suo portafoglio nelle sue mani.
" Grazie. Sapevo di poter avere fiducia in te."
"Kaori... " Gli occhi di Nozomi stavano
cominciando a diventare lucidi. Distolse lo sguardo,
per non far vedere a Kaori la sua emozione. Che donna
strana. Lei le aveva rubato il suo portafoglio ed ora
Kaori le diceva grazie. Una persona normale l'avrebbe
portata immediatamente alla polizia.
" Penso che comprerò del sushi, del pesce e dei
vegetali per fare il tempura. Cosa ne pensi? "
" Mh... " Nozomi accennò col capo facendo un
sorriso.
Quando ritornarono a casa, trovarono Ryo al telefono.
" Ah? Realmente? Io non posso aspettare... "
La sua faccia era quella di un maniaco che stava
chiacchierando stupidamente con una ragazza (era
sicuramente una ragazza) dall'altro lato del telefono.
" Ryo!! "
Lui sembrò sorpreso da loro ed immediatamente disse ciao
ed appese il telefono.
" Io spero che tu non stessi chiamando uno di quei
numeri porno. Sono troppo costosi e grazie alla nostra
enorme quantità di lavoro - lei fece una pausa - noi non
possiamo pagarli!! "
" Chigau, chigau, Kaori-chan. Era solamente un mio
amico." Poi, facendo una faccia seria
" Io non ho bisogno di fare quel genere di chiamate,
io posso avere tutte le belle donne di questa città, che
dicono delle belle cose al loro Ryo-chan tutte le volte
che voglio."
" Sicuro. Io guarderò meglio la nostra prossima
bolletta del telefono. Ora, prenditi cura di Nozomi
mentre io preparo cena."
" Io non sono una bambina." protestò lei, ma
Kaori era già andata in cucina.
" Non mi ha ascoltata."
Ryo e Nozomi si sedettero sul sofà. Fu lei la prima a
parlare.
" Così, Ryo. Voi due vivete insieme, vero?"
Se Ryo avesse bevuto qualche cosa, avrebbe sputato tutto.
" Noi siamo partner di lavoro, ecco perché lei vive
qui in casa mia."
" Oh, così è venuta qui. Quindi state vivendo
insieme".
" Lo fai suonare come qualche cosa che non è.
"
" Ma io penso che voi due sentiate qualcosa l'un per
l'altra. Siete una
coppia strana, lo sai."
" E tu non dovresti mettere il naso negli affari
degli adulti."
" Così ammetti che voi due avete un affare."
" Questo non è quello che ho detto io".
" Ma non puoi nasconderlo. Il modo in cui vi
guardate l'un l'altra. Il modo in cui
fingi di sentirti irritato... Ah, è tutto così
romantico."
" Basta dire sciocchezze. Tu hai davvero una grande
immaginazione"
" Selvaggio anche."
" Sei una marmocchia."
" Tu non sei giovane Ryo. Dovresti pensare al tuo
futuro e
se vuoi passarlo con lei."
" Come mai ci conosci così bene all'improvviso?
"
" Io ho passato tutto il pomeriggio parlando con lei."
" Eh? E cosa ti ha detto? " Ryo non sapeva
perché ma cominciava a sentirsi a disagio.
" Su voi due? Nulla. Ma io sono una persona molto
intuitiva."
Ryo sapeva fin da quel momento, che i suoi nervi non si
sarebbero calmati
finché quella ragazza non avesse lasciato la loro casa.
" Kaori, non devi cedermi il tuo letto, io posso
dormire nell'altro materasso."
" Mai, tu sei nostra ospite."
Quindi Nozomi prese il letto di Kaori, e Kaori mise un
altro materasso per
se. Kaori le prestò una delle sue t-shirts e lei se ne
mise un'altra
bianca con le spalline sottili. I giorni erano caldi, e
anche
le notti. Avevano aperto la finestra per fare entrare un
po' di aria fresca.
" Kaori."
" Sì? "
" Posso chiederti una cosa? "
" Vai."
" Che... che genere di relazione avete te e Ryo?
"
" Cosa?! - le guance di Kaori diventarono rosse. -
Re-relazione? Noi siamo partner, partner di lavoro."
" Ho capito. Da quanto tempo lavorate insieme?
"
" Sette anni e quattro mesi." disse Kaori con
occhi trasognati.
Nozomi la fissò, e per un minuto stettero in silenzio.
" Quanto devi amarlo... "
" Cosa?!! " Kaori uscì dai suoi sogni ad occhi
aperti, e con le
guance ancora più rosse tentò di negarlo. Ma nella fine
non riuscì a convincere Nozomi,
lei continuò a dire che tra loro c'era qualche cosa di
più di quello che volevano mostrare.
Ryo era uscito dopo cena. Il che, chiaramente, aveva
provocato un'altra discussione.
Aveva detto, guardando intenzionalmente Nozomi, che lui
aveva un
appuntamento.
Non molto dopo che le ragazze si erano addormentate, lui
era rientrato a casa. Mezz'ora dopo
anche lui era addormentato.
Era una notte quieta. Il silenzio riempiva la casa intera.
Quindi, quando sentì un leggero
rumore provenire dalla porta, Ryo si svegliò
immediatamente e si girò per affrontare chiunque fosse
entrato nella sua camera da letto.
Lui rimase di sasso.
Kaori era là. Lei si stava inclinando sensualmente sulla
cornice di porta.
" Kaori...? " riuscì a dire solo quello.
Lei cominciò a camminare verso lui finché giunse vicino
al letto. Lei si sedette, e anche Ryo si mise a sedere
sul letto.
" Kaori... " lui ripeté. I suoi occhi erano
molli e teneri.
Ryo non poteva non guardare le sue gambe nude. Deglutì.
Il suo
cuore stava battendo più veloce. Non poteva allontanare
i suoi occhi da lei. La sua innocenza era più eccitante
di dieci conigliette di Playboy messe insieme.
Lentamente,
lei mise una mano sul suo torace liscio. Con un unico,
vibrante
movimento, lei spostò la sua mano sul suo collo e sul
viso, notò che lei stava cominciando a respirare
affannosamente. Lui si stava allarmando perché il suo
respiro stava diventando uguale a quello di lei. La luce
della luna quasi piena giocava con la sua pelle liscia.
Non riusciva a parlare. Lei disegnò la linea della sua
mascella con le sue dita amorose, dai suoi orecchi alle
sue labbra.
Ryo prese la sua mano nelle sue. La allontanò contro
voglia e posò un bacio dolce sul suo palmo.
"Cosa succede? "
Kaori lo guardò come se non stesse capendo.
" Ryo... "
Lei chiuse gli occhi e si portò l'altra mano sulla testa.
Ryo mise la mano che aveva libera sulla sua spalla.
" Kaori, stai bene? Kaori."
Lei non rispose. Cominciò a piangere.
"La mia testa."
"Cosa c'è che non va? Kaori! "
Ryo l'abbracciò. Era preoccupato. Kaori gemé un poco,
poi svenne.
Ryo la guardò per alcuni minuti per controllare se stava
bene. Lei
sembrava essersi addormentata. Rimase là, con Kaori
nelle sue braccia. Più tardi, si alzò, e la portò
nella sua stanza.
Non fece nessun rumore, non voleva svegliare Nozomi.
Adagiò Kaori sul materasso e le diede un bacio gentile
sulla fronte prima di lasciare la stanza. Chiuse
silenziosamente la porta, ma l'aprì di nuovo. Se
accadeva qualche cosa di strano voleva sentirlo. Lui pensò
per un
istante se fosse stato meglio non lasciarla. No, aveva
solamente camminato nel
sonno, questo era tutto.
La mattina dopo, quando Ryo si svegliò, si sentì
sollevato dai suoni che provenivano dalla
cucina, sebbene lui non riuscì a rilassarsi
completamente. Un'ora più tardi sentì Kaori alla sua
porta. Finse di essere addormentato, come al solito, e
solitamente si godeva la piacevole sensazione di lei che
lo guardava. Non quel giorno. Ebbe un dejavú quando si
girò verso di lei. Come la notte scorsa, lei si era
fermata alla porta, e poi lentamente, si era avvicinata
al letto. Ryo le fece un po' di spazio quando si sedette
sul letto. Non si era accorto che aveva cominciato a
parlargli.
" Ryo, sei sveglio? Stai bene? "
Si era avvicinata di più a lui, e con un'espressione
preoccupata le aveva messo una mano sulla fronte. Quel
contatto gli fece sentire un brivido in tutto il corpo.
Perché ora era così sensibile a lei? La sua naturale
reazione fu di allontanarsi dalla sua mano. Kaori lo notò,
ma equivocò il movimento. Ritrasse la mano, guardò in
giù al pavimento e si alzò. Ryo fu più veloce e afferrò
il suo polso.
"Scusa."
Cosa? Ryo si scusava? Kaori si sentì imbarazzata, questo
non era da lui.
" Kaori, è tutto ok? "
Ah?! Lui era preoccupato per lei! Era lui a non stare
bene!
" Sì... Em... La colazione è pronta.:
Lei stava quasi per chiedere se _lui_ stesse bene, ma la
situazione era
abbastanza strana. Ryo non disse più nulla.
Era all'incirca ora di pranzo. Mangiarono in silenzio. Né
Ryo né Nozomi
erano dell'umore di affrontare una vera conversazione,
così anche Kaori stette zitta.
Quando finirono Ryo chiese un caffè a Kaori ed andò in
salotto.
" Perché ti tratta come fosse tuo marito? Non ti dà
fastidio? " la ragazza chiese curiosa.
" Bè.. non è così."
" Ma tu cucini e pulisci per lui, non è vero? Cosa
fa lui per te in cambio? "
" Io non faccio questo cose per avere qualche cosa
in ritorno. Non puoi agire
così se vuoi essere felice in questa vita."
" Le persone si aspettano sempre qualcosa in cambio".
" Crescerai come una persona arida se la pensi così.
Ci sono ancora
persone col buon cuore che aiutano gli altri per il
semplice piacere
di farli felici, che rischiano la loro vita per la causa
di qualcun altro."
Nozomi non riusciva trovare una motivazione per ciò.
Quei due erano sempre più
interessanti per lei, ogni minuto che passava.
Loro si unirono presto a Ryo nel soggiorno. Lui bevve il
suo caffè assente
Poi guardò alla loro giovane ospite e disse:
" Bene, se starai qui per qualche giorno, credo che
vorrai andare a casa a prendere qualche cosa. Per lo meno
vestiti ed lo spazzolino da denti. "
" Lo stavo per proporre anch'io. Ti sentiresti più
a tuo agio." Assentì Kaori.
" Ah..., sì, avete ragione. Questo pomeriggio andrò
a casa e prenderò delle cose."
" Molto bene. Io verrò con te e ti aiuterò.
Gradirei parlare ai tuoi
genitori e rassicurarli che sei al sicuro con noi."
Ryo guardò Nozomi per vedere la sua reazione
" I miei genitori, no. Io non penso che sia una buon
idea. Loro... è mia
madre, se le parli della situazione lei sarà più
preoccupata e
ha una malattia di cuore. Non può essere turbata."
" Ma se io le parlo lei si sentirà più sollevata."
" No, per favore, capiscimi."
" Io posso parlare solamente con tuo padre."
" No, mia madre sospetterà, lei è molto
intelligente. È meglio se vado da sola."
Ryo era ancora silenzioso, guardava solamente. Kaori non
lasciò continuare Nozomi
a mentire. Ryo si sentì orgoglioso di lei quando si rese
conto di questo.
" Quale è il problema, Nozomi? Perché non vuoi che
vediamo i tuoi genitori? "
La ragazza stava seduta sul grande sofà vicina a Kaori.
Lei non disse
nulla, stava fissando il pavimento con persistenza. Era
visibile
che era in difficoltà nel parlare di ciò.
" Io non ho genitori. Loro non esistono più...sono
diventata
orfana quattro anni fa. Da allora in poi, vivo con una
zia di mio padre.
Lei è una vecchia donna, mezza sorda e malata. Ci sono
un paio di donne che ci aiutano in casa, questo è tutto.
Nessun altro si prende cura di me.
Nessuno... sono sola." fece una pausa e si asciugò
una lacrima.
"Non le ho detto niente del maniaco, le ho detto che
dormivo da un'amica
per alcuni giorni. Io dubito che si preoccupi di ciò.
Ecco perché non voglio che tu
le dica niente."
"... Ma... lei deve sapere quello che ti succede...
"
" Non c'è nessun motivo Kaori."
"... Ok - sospirò- io rispetterò il tuo desiderio,
questo è quello che noi faremo.
Ti porterò vicino a casa tua, prenderai il tuo bagaglio
e noi ci incontreremo
di nuovo un'ora più tardi, va bene? "
" Io non ho bisogno che tu mi segua come se fossi
una bambina. Posso andare da sola."
" No. Cosa facciamo se quello che ti segue tenta di
aggredirti mentre sei da sola? Ora
è il mio dovere badare a te, e non perché ti consideri
una bambina,
ma perché sei una mia cliente."
Quindi, fecero come aveva detto Kaori .
Andarono in macchina finché arrivarono vicini
alla casa. Era un appartamento in una strada chiassosa
della città. Ma l'edificio
sembrato costoso. Ora che ci pensava, le buone maniere di
Nozomi indicavano che lei proveniva da una famiglia ricca.
Probabilmente aveva studiato sempre in buone scuole che
le avevano dato una buona istruzione, che non poteva
essere nascosta dai modi insolenti che alle volte tentava
di avere.
Kaori la lasciò un paio di isolati prima. Si misero
d'accordo di incontrarsi là
un'ora più tardi. Poi Kaori andò alla spiaggia vicina.
Il suo appartamento
era troppo lontano per ritornare e venire di nuovo.
Avrebbe sprecato tutto il tempo nel viaggio. Quindi,
decise di andare a fare una passeggiata.
La sabbia era scaldata dal sole. Si tolse le scarpe e
cominciò
a camminare attraversando la parte della spiaggia meno
affollata, godendosi l'acqua
che giocava con le dita dei suoi piedi. La spiaggia le
riportò alla mente molti
ricordi. Della sua infanzia, quando lei ci veniva con suo
fratello. Quelli erano tempi felici. Quanto le mancavano.
Della sua adolescenza, quando ci veniva con i suoi amici
e loro giocarono e ridevano tutto il giorno,
completamente incoscienti dei problemi del resto del
mondo. E gli ultimi anni. Pieni di ricordi di Ryo. Ricordò
specialmente quella sera, quando lei era stata
Cenerentola e lui era stato il suo affascinante principe.
Ryo le aveva dimostrato che lui poteva essere
incredibilmente gentile e tenero. Come desiderava che
loro potessero uscire insieme di nuovo come quella sera.
Avevano trascorso una serata meravigliosa insieme.
Stavano bene insieme. Perché Ryo non se ne accorgeva?
Qualche volta, lei desiderava fermarsi di fronte a lui e
dimostrarglielo. Non essere stupida, Kaori, sai che sei
spaventata ed esitante quanto lui. Ma spaventata di cosa?
Il tempo era trascorso. Kaori risalì dove si dovevano
incontrare.
Nozomi arrivò presto con una borsa da viaggio blu scura.
" Tutto ok? "
" Sì." disse semplicemente.
Kaori non volle chiederle niente di più. Aveva lasciato
la macchina in un parcheggio,
perché per strada non aveva trovato posto. Vi entrarono.
Era scuro, silenzioso ed abbandonato. Nozomi stava
camminando dietro a Kaori.
Kaori non dovette parlare forte quando disse:
" Nozomi, cammina più veloce, qualcuno ci sta
seguendo."
La ragazza diventò tesa e sentì l'urgenza di guardasi
intorno e di correre alla macchina. Kaori poteva sentire
la presenza dietro di loro, era una strana sensazione.
Non era un suono, non era un odore, lei poteva sentire
qualche cosa di malvagio, nascosto in qualche luogo fra
le macchine ed i pilastri. Non era sicura di quanti erano.
Camminò più veloce, ma prima che potessero giungere
alla sua macchina, furono assalite da dietro. Uno di loro
afferrò Nozomi e l'altro afferrò le braccia di Kaori e
le coprì la bocca. Loro lottarono per un po'. Ma lei era
pronta e vigile. In qualche modo, riuscì a liberarsi un
braccio e colpì il suo assalitore col il gomito. Lui
fece un passo indietro e bestemmiando, la colpì da
dietro. Lei cadde. Si toccò il punto dove lui l'aveva
colpita. Quel vigliacco le aveva spaccato il labbro
inferiore. L'uomo si stava avvicinando di nuovo. Questa
volta lei agì per prima estraendo la sua pistola. La
puntò verso di lui. Gli uomini si fermarono sorpresi.
" Non muovetevi! "
Nel frattempo, Nozomi stava lottando contro l'altro uomo.
Kaori gridò.
" Lasciala andare! "
Gli uomini furono distratti e Nozomi riuscì a darle un
calcio tra le sue gambe. Lui si inginocchiò, gemendo. La
ragazza corse verso Kaori, e lei mise Nozomi dietro la
sua schiena, per proteggerla.
" Cosa volete da questa ragazza? "
Nessuno di loro rispose. Alzarono le mani e fuggirono
rapidamente usando le macchine come uno scudo.
" Ehi, aspettate! " Kaori gli era corsa dietro,
ma presto erano troppo lontani. -
"Non avvicinatevi mai più a lei! "
Nozomi era impaurita. I suoi occhi sembravano quelli di
un piccolo coniglio impaurito.
Kaori aprì la macchina e la lasciò un po' di tempo nel
posto vicino al suo.
Tutto era stato così improvviso.
" Ti senti bene? "
La ragazza non rispose immediatamente. Fece dei respiri
profondi e le ci vollero un paio
di minuti per calmarsi un po'. Sembrava veramente
scioccata da quella aggressione.
Kaori guidò verso casa in silenzio. Non andò diritta
verso casa,
fece un giro, per assicurarsi di non essere seguita.
Quando arrivarono Kaori diede a Nozomi una tisana con un
sedativo, e
la ragazza andò a letto, senza dire una parola.
" Cosa è successo? ." - chiese Ryo
" Quegli uomini si sono fatti vedere."
"... Il tuo labbro sta sanguinando."
"Lo so, non è nulla."
Lei andò alla toilette a refrigerare e trattare il suo
labbro. Sciacquò la sua faccia e lavò meglio il taglio.
Ryo fece una camomilla per lei ed un caffè per se stesso.
"Dove è successo, a casa sua? "
"No, loro ci hanno seguito al parcheggio. Hanno
tentato di rapirci, ma quando
hanno visto la mia pistola sono fuggiti. Non avevano
armi, penso."
" Mmh, è strano."
" Forse sono solamente ammiratori o qualche genere
di pervertiti con il complesso di lolita"
" No, c'è qualche cosa di più. Perché l'hanno
seguita per due settimane,
guardandola solamente, e hanno deciso di attaccarla ora
che lei era con te, non da sola? "
" In ogni modo, sono sicura che non ci hanno seguito.
Loro non sanno dove è.
Io penso che la stiano aspettando a casa sua. Per ora lei
è al sicuro
qui, ma domani io terrò gli occhi aperti. Noi dovremmo
tornare a casa sua e vedere quello che fanno."
" Lo decideremo domani. Nozomi sembra essere molto
turbata."
" Sì, questa è stato la prima volta che hanno
fatto qualche cosa, lei realmente
non li aveva mai visti prima. Erano due uomini, entrambi
alti. Vestiti con
abiti scuri. Ora che mi ricordo, penso di aver percepito
un odore di
cloroformio. Penso che volessero drogarci, ma non hanno
avuto il tempo."
Kaori si alzò e preparò la cena. Ryo stette in cucina,
guardandola per tutto il tempo. Lei non lo aveva notato
ma quel pomeriggio si era comportata come una vera
professionista. Lei aveva mostrato l'istinto, ed lo aveva
seguito. Sì, lei finalmente stava divenendo una buona
sweeper. Era vero, lei era il più buon partner che lui
avrebbe mai potuto desiderare. Coraggiosa e sensibile,
energica e dolce. Lui poteva avere fiducia in lei, sia
nel lavoro che come amica.
Nozomi disse che non aveva fame e Ryo e Kaori non
parlarono molto,
quindi la cena trascorse in tranquillità, loro non
avevano molto del quale discutere. Più tardi, quando
Kaori andò a letto, portò un panino ed un bicchiere di
latte alla loro giovane cliente.
Lei ringraziò e lo mangiò rapidamente. Erano sedute nei
loro rispettivi
letti. Kaori aveva già notato che Nozomi aveva qualche
cosa da dirle.
" Kaori. Perché sei così gentile con me? "
" Perché mi piaci. Sei una brava ragazza."
Kaori le fece un luminoso
sorriso. Pensava davvero quello che aveva detto.
" Ma, io non ti ho trattato molto bene all'inizio,
io ho addirittura rubato il tuo
portafoglio. E tu ti preoccupi per me nonostante ciò...
quello che io voglio dire
è che tu sei... grazie, a tutti e due, grazie mille... e
mi dispiace."
" Per cosa? "
" Per averti mentito."
" Non preoccuparti. Inoltre, alla fine hai detto la
verità."
" Sì... "
" Ehi, per cosa è quella faccia? Stai tranquilla e
non pensare ancora a quello che è
accaduto oggi, noi ti proteggeremo." Kaori ammorbidì
la sua espressione.
"Non ti succederà nulla."
" Arigato
, Kaori-oneesan."
Kaori la guardò sorpresa. Nozomi stava ridendo.
" Siccome io non ho una madre, tu sei la cosa più
vicina ad una sorella per me."
" Nozomi... "
" Ora, facciamo un discorso come fra sorelle.
Parliamo di compere e di ragazzi. Parlami di Ryo."
" Huh?! Ryo?! Non merita di parlare di lui. E te,
hai qualcuno? "
" Bene... potrebbe essere... " La faccia della
ragazza diventò rossa.
" Io non sono sicuro, mi piace moltissimo, lui non
è come gli altri ragazzi che io ho conosciuto, lui è
intelligente, divertente, buono di cuore..., mi piace
stare con lui, ed io penso che anche a lui piaccia. Ma...
in qualche modo, penso che la nostra amicizia sarebbe in
pericolo se tentassimo di diventare qualche cosa di più."
" Ho capito."
" Dimmi, è la stessa cosa per te e Ryo? "
" Eh?... Be... più o meno. Alcuni mesi fa ho
pensato che lui mi amasse
tanto quanto lo amo io. Ma ora... io penso che non
sappiamo di cosa abbiamo paura.
" Oh... " Gli occhi interessati di Nozomi la
studiarono, perduta nel suo mondo privato. Quegli occhi
avevano una luce diversa.
Ryo era andato a letto, ma non poteva dormire bene quella
notte. Si girò
nel letto e si impigliò con le gambe al lenzuolo.
Era caldo. Lui si svegliò e si tolse i pantaloni e la
maglietta. Molto meglio ora. Potevano essere l'1 o le 2
di mattina. Fuori della finestra, si poteva vedere una
luna piena incredibile.
La luna in Giappone era più bella che in qualsiasi altra
parte del mondo. La stanza era riempita da una luce
magica. Forse avevano ragione quando dicevano che la luna
gioca brutti scherzi agli esseri viventi, sia animali che
uomini. E Ryo potrebbe essere definito facilmente come un
animale selvatico. Forse è vero che la luna ravviva i più
bassi istinti di un uomo. La situazione era che Ryo non
poteva dormire quella notte.
Improvvisamente, una silhouette era apparsa sulla porta.
Il cuore di Ryo batteva forte nel suo torace anche prima
di vederla completamente. Lei era di nuovo in quel modo
strano. Ogni suo movimento tradiva ciò. Lei era felina e
dolcemente si avvicinava al letto. I suoi occhi non si
staccavano da lui mentre si avvicinava. Poi, lei si
inginocchiò sul materasso, ai suoi piedi. Ryo si sedette
e la guardò duramente. Non si fidava di quella
situazione. Questi modi sensuali non erano da Kaori. Cosa
stava succedendo? Lei stava indossando la stessa camicia
di ieri, bianca come le sue mutandine. Ryo poteva vedere
la cima dei suoi seni mentre lei si avvicinava a lui. Il
suo sangue già stava bollendo quando Kaori arrivò dal
suo lato e curvò il suo collo in avanti. Lei posò un
bacio sulla sua carne bruciante. Ryo prese Kaori per le
spalle per fermarla. Lei lo guardò ed inclinò la testa.
" Cosa c'è ?... non ti piace? "
La sua voce era così seducente che lui, perplesso,
allentò la pressione delle
mani. Kaori si avvicinò ancora di più, e adesso lei
tracciò con dei baci una linea sul suo torace.
Ryo chiuse i suoi occhi per un momento, sentendo il suo
corpo intero tremare reagendo al suo tocco. Le labbra
della ragazza sulla sua pelle gli causarono dei brividi
alla spina dorsale. Era insopportabile, lui poteva
sentire il desiderio di lei, stava per perdere
completamente il controllo.
" No, aspetta! Aspetta, Kaori, noi non possiamo...
"
"Perché? - chiese tirandosi su - Perché no?"
Questa non era Kaori. Non poteva essere. Era troppo
strano che lei
esprimesse le sue emozioni in maniera così diretta. Non
è che lui non la credesse capace di esprimere le sue
emozioni così, ma Kaori era una donna a cui piaceva fare
le cose nella maniera appropriata, e questo assolutamente
non era nel suo stile.
" Chi sei? Cosa hai fatto alla mia Kaori? "
" Cosa? Sono io, Kaori... la tua partner... per la
vita... " lei aveva avvicinato il viso al suo.
Si era inumidita le labbra con la punta della lingua.
Il movimento attirò l'attenzione di Ryo. Lui inchiodò i
suoi occhi sulla ferita sulle sue labbra.
All'improvviso, stava desiderando ferocemente di leccarle
quella ferita, di stringerla tra le braccia e non
lasciarla più andare.
Le sue mani accarezzavano la pelle liscia delle sue
spalle e mise il viso di lei nell'incavo del suo collo.
Si fissarono per molto tempo l'un l'altra. Allora Kaori
ruppe il silenzio:
" Non mi vuoi...? non mi ami?... io ... io ti...
"
" Ferma! Non dirlo! " Ryo la zittì
Lui si odiò. Lei stava soffrendo di nuovo. La sua faccia
molto triste glielo confermò.
Lei si mise la faccia tra le mani, e pianse quietamente,
ignorando
Ryo. Dopo un po', si alzò lentamente e andò alla porta.
Ryo era
rimasto sul letto a guardarla.
Aveva fatto solamente due passi quando si fermò e
barcollò. Ryo,
più veloce del vento, l'afferrò prima che cadesse. La
portò al suo letto e la posò. Tentò di risvegliarla,
ma se questo era sonnambulismo, si diceva che era meglio
lasciare la persona dormire in pace. Quindi lo fece. Lui
si sdraiò sul letto, dal suo lato e protettivamente la
circondò con le sue braccia, determinato a proteggerla
per tutte le notti se fosse stato necessario. Adesso lui
non l'avrebbe lasciata. Ad ogni modo adesso non sarebbe
riuscito a dormire anche se avesse voluto.
La mattina dopo, quando Kaori si svegliò, lei non poteva
credere di sentirsi così rilassata nonostante lo strano
sogno che aveva fatto. Finalmente, quando il suo corpo
cominciò a recuperare i sensi, notò il suo letto un po'
diverso e decise di aprire gli occhi. Si trovò
abbracciata al corpo solido e forte di Ryo.
Continua
.
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