Una Nuova Vita

CAPITOLO 4


Ryo Kaori ed io ci mettemmo quasi un ora ad arrivare, infatti era una zona che si trovava dall'altra parte della città; essa era conosciuta come il quartiere degli emigranti.
La casa, un vecchio rudere su due piani, costruita con vecchio materiale da scarto, sembrava dovesse essere demolita da un momento all'altro. Suonammo alla porta, o meglio tentammo di farlo, ma il campanello ci rimase in mano. Kaori ironicamente disse
- Forse è meglio bussare
Venne ad aprirci una signora sui cinquanta, bassa e abbastanza in carne, ci guardò stupita; mi presentai
- Buongiorno, il nome è Nicola Rossi e sono un agente investigativo, ho ricevuto l'incarico di rintracciare una persona. Sabrina Sance, questa è una sua fotografia…
- Ma questa è mia figlia, sono più' di due mesi che non la vedo.. ma prego entrate pure
L'interno della casa non era migliore dell'esterno, la signora Sance ci fece accomodare nel soggiorno e ci offrì una tazza di caffè.
- Sono stata io a fare quella telefonata alla polizia, sa noi stranieri non abbiamo la possibilità "di servirci" per così dire, della polizia locale. Così speravo che se non mi fossi identificata forse la mia Sabrina avesse avuto una possibilità in più.
- E così è stato - intervenni - Se non le dispiace vorrei farle qualche domanda.
La signora, commossa dal nostro interessamento, acconsentì.
- Voi non siete giapponesi, vi siete trasferiti da poco?
- Sì è vero siamo messicani; mio marito è stato trasferito in Giappone per lavoro cinque anni fa, ma le cose non sono andate come volevamo.
- Sua figlia vive con lei?
- Sì Sabrina ha solo vent'anni, sta studiando all'università di Tokyo. E' una brava figliola, si sta pagando gli studi con un lavoro part-time.
- Dove lavora?
- Nella biblioteca centrale di Tokyo, non ha la patente per cui ogni giorno è costretta a prendere l'autobus. Fu proprio nel suo primo giorno di lavoro, che corrispondeva al primo giorno di frequenza, che fu scattata questa foto.
- Capisco, suppongo che l'università e la biblioteca non siano lontane.
- Al dire il vero si trovano nello stesso edificio.
- Sua figlia deve avere una volontà di ferro; ho saputo quello che volevo, ora possiamo andare.
Stavamo per uscire da quella strana casa quando mi venne in mente un particolare " e se fosse solamente scappata?"
- Ancora un ultima domanda signora Sance, sua figlia era contenta di essersi trasferita?
- Con il lavoro di mio marito, ci siamo trasferiti molte volte, mai una volta Sabrina si era lamentata, ma durante l'ultimo trasferimento era un po' triste, a Los Angeles aveva conosciuto Nick Cameron
- …e se ne era innamorata
- Sì, mi ha capito - affermò la signora Sance


Conclusa la mia prima interrogazione, uscimmo di casa.
Ero molto soddisfatto del colloquio avuto con la madre di Sabrina.
Era ora di pranzo e i miei due amici mi proposero di rientrare per pranzare.
- Mi sembra un ottima idea, ma non andiamo a casa, dirigiamoci verso il centro.
Ryo, alla guida, mi guardò dallo specchietto retrovisore e disse
- Non aggiungere altro Nicola, ho capito; sei il mio degno erede
Kaori ci guardò stupita
- Io invece non ho capito
- Voglio semplicemente mangiare nel locale dove andava di consueto Sabrina.
La mia amica, sempre più stupita mi domandò
- Scusa, ma come mai sei così sicuro che mangiava fuori, forse si portava qualcosa da casa…
- Nessun essere umano sopravvivrebbe, tanto a lungo e poi essendo una studentessa avrà dei privilegi
- Ma ci saranno cento possibili posti
- Forse questa fotografia svelerà il mistero
La porsi a Kaori, io naturalmente avevo già una mia teoria.
Sabrina era ritratta alla fermata del sedici. Era una ragazza con i capelli neri lunghi e lisci, raccolti con una molletta. Portava una maglietta rosa a maniche corte attillata, un paio di jeans neri tenuti da un paio di bretelle nere, alle sue spalle aveva un piccolo zainetto nero.
- Non capisco - intervenne Kaori
- Guarda bene le due bretelle
- C'è una spilla… Ah ho capito, è la M di Mc Donald, congratulazioni hai fatto centro un'altra volta. Tu non lo sai ma vicino alla biblioteca ce ne è uno
- Ok - intervenne Ryo - siamo arrivati
Scendemmo e ci avviammo verso il locale, che Naturalmente era pieno di gente; ci avvicinammo e ordinammo un Hamburger e poi cercammo un tavolo libero e ci accomodammo.
- E ora cosa vorresti fare, forse interrogare tutti?
- Oh no, anche perché sarebbe troppo tardi
Alla mia affermazione i miei amici rimasero entrambi stupiti
- Non siete dei frequentatori di biblioteche, a quanto sembra.
Dovete sapere che il turno delle bibliotecarie è già iniziato.
- Ma allora è tutto inutile.
- Forse, ma guardate chi sta servendo alla cassa sei
- E' un messicano non è vero - intervenne Kaori
- Già, cosa volete per desser?
Misi la fotografia nel mio portafogli e mi avvicinai al banco
- Due caffè prego
- Trecento jen
Aprii il portafogli per prendere i soldi e intenzionalmente, ma facendolo credere come accidentale, misi sul banco la fotografia di Sabrina. Fui contento nel sentirmi dire
- Ma questa è Sabrina
- La conosci?
- Si certo, veniva a mangiare qui ogni giorno, ma sono due mesi che non la vedo.
- Eravate amici?
- Sì certo, ci vedevamo ogni sera in discoteca, ma tu chi sei?
- Nick Cameron
- Nick!?, Sabrina mi ha parlato di te, ti immaginavo diverso allora ti piace Tokyo?
- Non lo so, sono appena arrivato.
- Come?, Sabrina ti aspettava due mesi fa
Quella risposta dava una conferma alla mia ipotesi.
- Ho cambiato i miei programmi, scusami ora devo andare, i miei amici mi stanno aspettando. Scusa se insisto, ma sei sicuro di non avere più notizie di Sabrina.
- Purtroppo non so dove sia, ma forse Susy lo sa, chiedi di lei in biblioteca.
- Grazie, ci vediamo
- Ciao Nick
Ritornai al tavolo con i due caffè.
- E allora
- Quel ragazzo conosce Sabrina, non sa dove possa essere, ma mi ha indirizzato dalla sua amica del cuore.
Usciti dal locale ci dirigemmo subito nella biblioteca, entrammo e chiedemmo informazioni alla bibliotecaria.
- Buongiorno, vorrei parlare con Susy
- Chi la desidera?
Continuai con la mia farsa
- Nick Cameron
A quella mia affermazione i miei due amici rimasero stupiti, Kaori cercò di reagire, ma per fortuna Ryo la zittii in tempo.
- sono io Susy, ma voi non siete Nick Cameron
- E' vero mi avete scoperto, il mio nome è Nicola Rossi e sono un investigatore privato in cerca di Sabrina.
- Capisco, vi aiuterò come potrò.
- So che Nick Cameron è in Giappone…
- Quindi crede che Sabrina sia con lui
- E' esatto
La conversazione fu interrotta dallo squillo del telefono
- Purtroppo ora non posso dedicarvi molto tempo, se dovrete interrogarmi dovrete farlo alla fine del mio turno.
- Ehi! Lei sta usando il linguaggio dei professionisti, vedo che lavorare in una biblioteca può portare a dei risvolti interessanti
Il suo linguaggio mi stupì e le poche risposte che mi aveva dato non mi convinsero molto.
- E' possibile vedere dove lavorava Sabrina.
- Non credo che possiate entrare senza mandato
- Effettivamente è vero. Credevo che voi e Sabrina foste amici perciò avevo pensato che…
- Ok, mi avete convinto, seguitemi..
Entrammo in una stanza dove era presente solamente una scrivania nel quale c'era un computer e una fotografia ritraente un giovane di carnagione scura con i capelli bagnati ed occhi azzurri;
- Questo deve essere Nick Cameron!
Dissi
- Mi faccia vedere, sì è vero è proprio lui
- Vedo che il computer è collegato ad Internet, posso usarlo?
- Certamente, ma ci vuole la parola d'accesso ed io non la conosco.
- Proviamo lo stesso, potrebbe essere una password qualsiasi; quando ero adolescente, usavo il nome della mia ragazza, è una cosa assurda ma potrebbe funzionare
Digitai Nick e funzionò. Attraverso Internet, mi collegai con la posta elettronica di Sabrina.
- Accidenti è stato tutto scaricato, ma almeno Sappiamo che Sabrina è ancora in collegamento con Internet, almeno fino ad ieri. Ma questo non ci aiuta molto.
Si era fatto tardi, non avevo altre idee, credevo che i suoi amici sapessero dove fosse. Tutti gli indizi mi davano l'impressione di una fuga d'amore.
Dove poteva essere Sabrina? (continua)

continua...