Tornare a Volare

- LA RIVALE -

- Chissà perchè tutti hanno questa reazione, quando sanno che sono una ragazza…dopotutto che c'è da essere così stupiti?-
si chiedeva Jessie vista l'espressione assunta dal viso di Price .
Il ragazzo si era intanto avvicinato a Tom ; anche Hutton si fece loro incontro, seguito da Patty.

"Sì, lo ammetto, sono una ragazza!" disse poi Jessie in tono scherzoso, rivolgendosi all'alto ragazzo dai capelli neri e gli occhi scuri, che adesso aveva assunto un'espressione seria. Non conosceva ancora il suo nome , ma era sicura di aver intuito chi fosse.
Fu allora che Tom si ricordò di Landers; si voltò in direzione del compagno, ma…
si trovava già al cancello del campo.

"Ehi …Mark!"Tom cercò di raggiungerlo correndo e Jessie decise di fare altrettanto.
"Aspetta !"

Landers invece, riuscì a bloccare entrambi alzando il braccio in segno di saluto e dicendo:
"Complimenti per il tiro…Ma ricordatevi che non finisce qui!"


Mentre Jessie e Tom si erano allontanati, Holly aveva raggiunto Benji.

"Holly ! E' veramente incredibile!"

"Che cosa, Benji?"

"Ho visto molte ragazze giocare a calcio, in Europa …ma nessuna come lei…sembra sentirsi perfettamente a suo agio in campo, gioca con una naturalezza di cui molte mancano…l'unica cosa che mi lascia perplesso é il modo in cui ha rubato palla a Mark…"disse Benji voltanosi verso Jessie che, in quel momento si era fermata con Tom, dov'erano Challagan e Arper.

Hutton alle parole dell'amico sorrise.
"Forse posso aiutarti…"Price lo guardò con aria interrogativa,
"Patty mi ha appena fatto notare qualcosa di veramente interessante. Il nome ' Jessica White ' ti dice niente?"

"Fammi pensare…Non era quella ragazza che doveva partecipare alle selezioni per la nazionale di ginnastica artistica un po' di tempo fa e che invece si ritirò senza dare spiegazioni?…Ma cosa c'entra questo con lei? Non crederete…"

"Benji, il nome con cui questa ragazza si é presentata é Jessie White e secondo noi…"disse voltandosi verso Patty che annuì, "…sono la stessa persona."

"Scusate…?"
Una ragazza dai capelli a caschetto di un biondo luminoso e da un corpo molto sottile e ben proporzinato,che indossava un maglioncino senza maniche a collo alto bianco ed una minigonna di un verde pallido, interruppe i loro discorsi.

Hutton, Price e Patty si voltarono in direzione di quella voce sconosciuta.

"Scusatemi! Non volevo interrompervi!…Voi siete…Olliver Hutton e Benjamin Price vero?"

I due ragazzi si guardarono tra loro stupiti, mentre Patty si chiedeva
- … e questa adesso chi sarà ?……-

I due ragazzi risposero alla sconosciuta quasi subito, insieme
"Si ! Siamo noi " e Price azzardò un "E tu…chi…?"

"Lucyy?! Che ci fai qui?"
Jessie si era avvicinata, Tom e gli altri l'avevano seguita.

"Ciao Jes!"disse allora Lucy, "Passavo di qua e…ti ho visto… così eccomi qui!"( eccone un' altra che non conosce altro posto dove passare ^_^" ).

"Allora è una tua amica?"Price guardava perplesso le due ragazze, stavolta era lui ad avere una strana sensazione…quella ragazza bionda…
- Che strano…eppure…-

"Sì, scusatemi! Lei è …"

"Mi chiamo Lucy Felton! Piacere!"disse porgendo la mano a Benji. Si era accorta della sua strana espressione -…anche se devo ammettere che é molto bravo a nascondere quello che pensa!-

"Credo invece, che tu sappia bene chi siamo!"disse il ragazzo, rispondendo con sufficienza al saluto della nuova arrivata.

"Ecco…"continuò Jessie ,"… anche lei fa parte della Nankatsu s.f.c., è una mia compagna di squadra!"

"Come hai detto? Voi due siete componenti della Nankatsu?"disse, stupito Price.

"Sì, o per meglio dire della squadra femminile di calcio, della Nankatsu anche se io sono solo una delle riserve…"disse Lucy rispondendo con calma e sorridendo alla, di nuovo esagerata , reazione di Price.
- Price …è davvero un tipo intrattabile come tutti dicono?…No, io non credo…questa deve essere una corazza che lo protegge…ma da cosa…di che cosa ha paura? Cosa può temere il Super Great Goal Keeper?-

- La calma di questa ragazza è davvero disarmante…ma non me la racconta giusta…è strano……non sembra neanche il tipo di ragazza che gioca a calcio, al contrario della sua amica… -pensava invece Benji

" Che ne dici di tornare a casa insieme Jessie?"disse Lucy, rivolgendosi all'amica con uno di quegli sguardi che solo in pochi conoscevano e che erano dei più convincenti

"Sì…d'accordo Lucy…"- ma che le è preso tutto d'un tratto?…Perchè quello sguardo Lu? Cosa sta succedendo?-

I ragazzi avevano cominciato a guardare le due amiche con aria incuriosita...

Jessie si fece vicina all'amica ed accostandole la bocca al viso, cercando di non farsi vedere, le sussurrò

"Lucy che c'è?"

"Te lo dico dopo, adesso è meglio se ce ne andiamo…"

"Ma…"

"Scusatemi di nuovo per l'interruzione... noi dobbiamo proprio andare! Domani ci aspetta una duro pomeriggio di allenamento e quindi…"disse Lucy senza dar modo all'altra di continuare.

"Si vi capisco!"rispose poi Hutton.

"Speriamo di rivederci presto White! …Comunque sta attenta… Mark è un tipo orgoglioso e non lascerà che la cosa fra voi, rimanga così ! Io lo conosco bene!"disse seriamente Challagan, guardandola con aria preoccupata.

"Philip ha ragione ! Mark non lascia mai una sfida a metà e soprattutto se chi l'ha sfidato è una ragazza ! "aggiunse poi Tom.

Jessie guardò i due ragazzi ed annuì.

"Allora ci vediamo!" disse Lucy trascinando letteralmente l'amica senza darle tempo di salutare e soprattutto di parlare di nuovo con Tom .
Le due ragazze si avviarono così verso l'uscita del campo.


"Che tipe strane, quelle due" disse infine Benji guardandole mentre attraversavano il cancelletto.
-sono sempre più sicuro di conoscere quell'altra…chissà dove posso averla vista…-

"Già!"gli fece eco Holly.

-Mi dispiace…non sono riuscito a chiederle quando ci saremmo rivisti per un altro allenamento…"pensava invece Becker.

"Ehi Tom!"esclamò ad un tratto Bruce," …adesso devi spiegarci che ci facevate tu e quel fenomenodiragazzaqui da soli…"disse poi con fare allusivo.

"E' vero!"continuò Challagan

"Eh?! Come dite?"rispose il ragazzo che non aveva capito a cosa i due amici si stessero riferendo.

Patty intanto fissava il suo Holly da lontano e pensava
- Sono felice …sei di nuovo qui con noi…con me…ma…cosa pensi, dopo tutto questo tempo? Per te sarò sempre la cara vecchia amica Patty? Lo so…eppure…vorrei…per quanto tempo dovrò aspettare ancora che tu ti accorga dei miei sentimenti per te, Holly? Non credo che riuscirò a sopportare di nuovo la tua partenza…Forse dovrei…dimenticarti e basta? …-



Il sole era ormai tramontato quasi del tutto, mentre le due amiche si dirigevano verso casa

"Allora Lu ?! Vuoi dirmi che sta succedendo? Perchè mi hai portata via in quel modo?"

"Vedi Jes…stavano parlando di te…del tuo passato…e…"

"E allora?! …"

"Ma come? Non avevi detto che quel periodo della tua vita non esisteva più, che non avresti mai più…e poi quello che ti ho visto fare davanti a Landers…mi dici adesso che ti é preso?"

"Ma niente! Lo sai…non sopporto i prepotenti! E poi… ho parlato dei miei trascorsi da ginnasta a Tom…"

"Jessica sei sicura di quello che stai facendo? Vedi, Mike dice che… insomma…Erik…"

"LUCY! Adesso basta, NON nominare mai più Erik!"

"Ok , d'accordo, ma calmati !"disse infine cercando di rimediare.

Mentre le due ragazze si allontanavano dal campo, una ragazza che indossava una top rosa pastello ed un paio di pantaloni attillati neri che le arrivavano sopra al ginocchio era appoggiata alla recinzione, sembrava essere reduce da una corsa visto l'evidente sudore sulla fronte ; aveva gli occhi azzurri, i capelli lunghi di un castano molto chiaro, era abbastanza alta ed aveva assistito alla performance di Jessie, in più aveva ascoltato quello che le due amiche avevano appena detto.
"E' davvero lei…devo assolutamente parlarle!".



Quella mattina in classe, era completamente presa dai suoi pensieri; non era neanche riuscita a seguire bene le lezioni, e dire che ne avrebbe avuto bisogno…dopotutto adesso era all'ultimo anno…una volta finito il campionato avrebbe dovuto pensare seriamente al suo futuro…
Continuavano però a tornarle alla mente, le immagini di quello che era accaduto qualche giorno prima…

-Non riesco proprio a capire la reazione che ha avuto Lucy…che bisogno c'era di andarsene in quel modo…e poi…che c'entrava Erik? Lui non esiste più,dopo tutto quello che ha fatto…come non esiste più Jessica, l'angelo della ginnastica artistica…quel capitolo della mia vita si è ormai concluso e non voglio più riaprirlo…
E come se non bastasse per colpa della sua reazione, non sono riuscita a parlare con Tom…sono anche tornata al campo dove si allena la nazionale, ma…non ho proprio avuto modo di avvicinarlo.
…Forse adesso non ha più bisogno di me…il tiro l'ha capito…

Sta calma…non é il caso Jessica…

in quel momento… mi ha chiamata per nome…non ci avevo neanche fatto caso …-

Stava ancora pensando quando…

"SBANGH!"

Qualcuno aveva sbattuto le mani sul suo banco…alzò allora lo sguardo e si trovò davanti due occhi scurissimi…il viso sorridente di Meg.
"Sveglia!"esclamò subito dopo la ragazza, i suoi ricci le avevano coperto per un attimo parte del viso, si affrettò così a scostarli.
"Ci ricordiamo di una certa…MARTA STEVENS…mmh?"

A sentire quel nome, l'espressione del viso di Jessie cambiò improvvisamente. Il leggero sorriso che le si era appena dipinto sulle sottili labbra al ricordo delle parole di Tom, lasciò il posto ad uno sguardo serio e ad occhi pieni di ostinazione.

"Certo!"disse soltanto.

"Allora sei tornata fra noi!…mi fa piacere!Quando sono entrata in classe sembravi essere totalmente sprofondata in chissà quale pensiero…"
Meg era infatti di un'altra sezione, al contrario di Lucy…che , quel semestre si trovava ad essere sua compagna di classe.
"Sai bene che sembra essere pericolosa…non si sa molto di lei dato che è arrivata da poco in città, ma dicono che sia un vero fenomeno…ed oltretutto abbiamo la prossima partita con la sua squadra…sai quanto sia importante , se vinciamo ci aspetta la finale!"

"Si, lo so! E tu sai …che tengo troppo a questo campionato…e se l'avversario che mi si profila davanti è anche discretamente bravo…mi diverto di più!"

"Questo è parlare! Allora? Che facciamo?"

"Per adesso limitiamoci ad aumentare di qualche ora l'allenamento…e…troviamoci io, te e Lucy a casa mia questo pomeriggio!".

- …la vecchia Jessica non se ne è andata del tutto…questo tuo modo di affrontare nuovi e forti avversari è rimasto lo stesso! …e …neanche tu sei cambiata…da una parte credo sia un bene! - pensava Lucy che aveva osservato le due amiche da una leggera distanza.

"Per te va bene Lu?"

"Eh? …Ah, OK!" disse poi alzando il pollice.

"Scusami, ma non ne capisco il motivo " disse invece Meg.

Jessie si alzò allora dal suo posto e si portò davanti all'amica.
"E' presto detto! Tu che sei la manager della squadra devi cercare più informazioni che puoi su questo presunto "portento" e portarle a casa mia, così tutte e tre riusciremo a mettere su una strategia perfetta per renderla inoffensiva e battere la sua squadra!"

"Ho capito! Come sempre il lavoro più duro tocca a me!"

"Soltanto perchè sei la più brava a farlo!"le rispose Jessie ridendo.




Stava uscendo dalla scuola al termine delle lezioni,quando un'alta ragazza, che portava un paio di occhiali da sole ed aveva i capelli, castanochiari, legati in una lunga treccia, le si avvicinò; non l'aveva mai vista prima e certo non faceva parte di quella scuola dato che non indossava la divisa.

"Permetti?…Due parole!"

Jessie la guardò stupita .
"Sì certo!"

"Tu sei…"

"Ehi Jessie, facciamo la strada insieme?"una delle sue compagne di classe la chiamò all'improvviso, Jessie si girò alle sue spalle,

"D'accordo! Dammi solo un minuto! Devo parlare con questa ragazza!…Sì, scusa, dicevi?"disse voltandosi di nuovo verso la sconosciuta, che però non c'era più.
-Che strano…cosa voleva da me?-

"Con chi devi parlare, Jessie?"continuò l'altra ragazza,una volta raggiunta l'amica,

"No…niente, con nessuno…Andiamo!"


-Sarà meglio che le parli quando è da sola! Quello che ho da dirle è troppo importante! Non posso rischiare di essere interrotta! - pensava la ragazza con gli occhiali, mentre se ne andava dalla parte opposta a quella presa dalle due ragazze.





Aveva appena salutato la compagna, che aveva svoltato l'angolo…

- Accidenti! Ci mancava anche questa 'rivale' ! Non sono neanche in condizioni mentali adatte ad affrontarla…mi sono successe talmente tante cose… fino a qualche settimana fa , non avrei mai ripensato a Erik…e invece…Tutta colpa di Lucy!…A chi voglio darla a bere…Lucy non c'entra , sono io che…
Che mi sta succedendo! Credevo di aver superato tutto questo …non sapevo neppure di riuscire a fare ancora quel tipo di volteggio e invece…
…come allora, ci sei sempre tu…sei un fantasma che mi tormenta! Forse...non avrei dovuto lasciare la ginnastica…forse ho commesso un errore... NO!NO! Ho preso la decisione giusta! Non tornerò mai più sui miei passi e non tornerò mai più a pensare a te, Erik! Non esisti, non sei mai esistito!
Adesso è nel calcio la mia vita!-

Mentre costeggiava, pensando a tutto questo, il muro bianco che circondava la sua casa, vide qualcuno in lontananza …non riusciva a capire chi potesse essere, presa com'era dai suoi pensieri…poi, man mano che si avvicinava e che questi la lasciavano, le sembrò di mettere a fuoco quella figura…era un ragazzo…un ragazzo stava palleggiando proprio nel punto in cui…

- Ma é Tom! Proprio dove ci siamo scontrati quel giorno! -
"Becker! Cosa fai qui? Come hai fatto a…"

"Ah! Jessica!" disse il ragazzo alzando finalmente lo sguardo dalla palla e bloccandola con un colpo secco sotto il piede."Avevamo detto di chiamarci per nome o sbaglio? Altrimenti dovrò riprendere a chiamarti White!"

Jessie era rimasta veramente stupita dalla presenza del fuoriclasse, tanto che anche lui doveva essersene accorto perchè continuò

"Sei sorpresa? Sai quel giorno in cui ci siamo scontrati qui, avevo appena avuto il tempo di vederti sbucare da quell'entrata!" disse poi, portandosi una mano dietro la nuca.

- Non posso crederci…è venuto a cercarmi… -

"Stai tornando da scuola?"

"Come? …Sì…da cosa l'hai capito?"

"La divisa!"

"Già! "

- Non mi sono mai sentita così a disagio... tranne forse con Er...no, in questo caso è diverso... Non capisco perchè, ma se incontro lo sguardo di Tom quando sorride…mi blocco completamente!…possibile che la maschera della"ragazza combattiva" che indosso , con lui non abbia alcun effetto? Forse…sono ancora così fragile?...-

"Ehi! Ti senti bene?" chiese, interrompendo i suoi pensieri.


"Accidenti ... la Stevens sarà un osso duro..."pensava Meg, preoccupata per quello che aveva scoperto, della loro prossima avversaria,

"...da quando lei è entrata nella Castle, non ha fatto altro che segnare! La sua media di gol a partita è di 4,63... il che significa che spesso ne avrà fatti anche 6!!!
-_- "uff!...ripeto, non sarà affatto facile neutralizzarla!"

continuava a parlare con se stessa, mentre attentamente rileggeva, i fogli contenenti le informazioni raccolte.
Intanto anche qualcun'altrostava camminando sprofondato nei suoi pensieri...

"Price!!! Non credere che ti cederò il posto di titolare tanto facilmente!
Non ho intenzione di passare i mondiali a farti da sostituto, nè tanto meno ho intenzione di passarli in panchina! Dovrai dimostrarmi di essere migliore di me e non sarà uno scherzo! Te lo assicuro!"

Meg, presa com'era dalle sue riflessioni sulla Stevens, non si accorse che il semaforo dell'incroco, che si apprestava ad attraversare stava lampeggiando; in quel momento uno dei suoi preziosi fogli cadde ed il semaforo diventò rosso, mentre lei si chinava a raccoglierlo .

-Price, sarò la tua rovina...ehi …ma quella ragazza...-
"Attentaaaaa!!!!!"

Meg era al centro dell'incrocio e a quel grido si rese conto che stava per essere investita da un camion.
Con un poderoso balzo, qualcuno si gettò su di lei, riuscendo a portare entrambi sul marciapiede opposto.

"Tutto bene?"
Meg riaprì gli occhi, che nel frattempo aveva chiuso per la paura, e si trovò di fronte il viso di un ragazzo dagli acuti occhi neri e da lunghi capelli dello stesso colore.
"...eh?..."
in quel momento si accorse di essere sdraiata sul marciapiede...allora comprese immediatamente quello che era accaduto, quello sconosciuto le aveva appena salvato la vita!

"Sì, sto bene ..."disse guardando il ragazzo e poi sorridendo aggiunse "...grazie a te!"

"umph!...Sta più attenta la prossima volta"le rispose con sufficienza il ragazzo, rialzandosi.

"Aspetta! La tua mano..."disse Meg, già in piedi.

"Cosa?..."il ragazzo si guardo entrambe le mani, un rivolo di sangue scendeva dal polso arrivando sino alla punta delle dita della mano destra.

CONTINUA...