Snow

Capitolo 5


Julian si era trasferito a casa Callaghan, ormai da due giorni e si trovava
bene, non solo Philip era gentile con lui ma anche il resto della famiglia.
Philip d'altra parte era molto rassicurato dalla presenza dell'amico, sapeva
che nessun altro come Ross poteva capirlo, certo i loro problemi di salute
erano diversi, ma entrambi conoscevano bene la sofferenza, e Philip per
la prima volta cominciò a capire davvero cosa provasse Julian quando non
poteva giocare, si è vero lo aveva sempre consolato in quelle occasioni,
ma forse non lo aveva mai capito fino in fondo, ora, purtroppo, lo sapeva.
Quella mattina Philip andò a fare gli esami medici che gli avevano consigliato,
Julian lo aspettò fuori dalla clinica quando cominciò a squillargli il cellulare
guardò il numero e si accorse che era un numero che conosceva benissimo.
- Pronto...Amy?- Chiese il ragazzo
- Si, ciao Julian- rispose la ragazza
- Come va?- gli chiese
- Bene. E allora si può sapere dove diavolo sei finito?-
- Cosa? Vuoi dire che non ti ho avvertito?- chiese il ragazzo
- Esatto.- disse un po' arrabbiata Amy
- Accidenti?scusami?.sono ad Hokkaido.-
- A Hokkaido? Da Philip?-
- Esatto, scusami se non ti ho avvertito. Mi dispiace davvero.-
- Come si fa a dimenticare di avvisare la propria ragazza?-
- Hai ragione, non ho scuse-
- Pazienza?ci sono abituata?con tutte le volte che hai fatto tardi ai nostri
appuntamenti. Ma come mai sei da Philip?- gli domandò.
- Così volevo fare qualche giorno di vacanza e ho pensato di venirlo a trovare
sai?ti avevo accennato all'articolo su di lui, no? -
- Si me ne avevi parlato. E allora ti ha detto qualcosa? -
- Poco. Mi ha detto solo che non vuole più giocare a calcio.- Gli disse
pensando che era il caso di non rivelare ai quattro venti la malattia di
Philip. Gliene avrebbe parlato?ma quando si fossero visti di persona, di
certo non per telefono.
- Capito. Quando pensi di rientrare?-
- Philp mi ha chiesto di restare per un po'. penso quindi che tornerò verso
la fine della settimana prossima, ma no so si preciso. -
- Ok. Allora ci sentiamo?e telefonami almeno!-
- Ho capito?sei arrabbiata con me. Va bene ti telefonerò qualche volta!
Amy?-
- Si Julian?-
- Ti amo.- le disse semplicemente il ragazzo.
Amy arrossì fino alla punta dei capelli?era incredibile riusciva sempre
a sorprenderla e a farsi perdonare i suo ritardi e le sue dimenticanze era
un ragazzo davvero dolcissimo.
- Julian Ross sei incredibile! Riesci sempre a farti perdonare tutto! Come
farai?- poi riprese in tono più dolce- non sono arrabbiata con te! E tanto
perché tu lo sappia?Ti amo anch'io!.-
- Sono felice di saperlo! Bene ora però ti devo salutare ciao Amy.-
- Ciao Capit?cioè?Julian.-
La comunicazione si chiuse. Julian scoppiò a ridere per l'ultima frase di
Amy. Incredibile?ormai era un anno che facevano coppia fissa e lei a volte
ancora lo chiamava "Capitano" invece di Julian.
Dopo un'ora Philip uscì dalla clinica e vide l'amico seduto sulla panchina
davanti all'entrata. Aveva un'aria molto felice.
- Ciao Julian.-
- Oh, Philip.., non ti avevo visto. Hai fatto tutti gli esami?- gli chiese
il capitano della Mambo.
- Me ne sono accorto che non mi avevi visto. Si li ho fatti tutti e fra
una settimana mi daranno i risultati. Allora si può sapere perché hai quell'aria
così allegra?- Gli chiese Philip
- Bè ecco ho ricevuto una telefonata- gli disse Ross
- Fammi indovinare era Ami vero?-
- Già-
- E come mai ti ha telefonato?-
- Tu non ci crederai Philip?ma era arrabbiata con me-
- E come mai?- gli chiese l'altro sedendosi accanto a l'amico.
- Vedi?mi sono scordato di avvertirla che partivo?così al telefono me ne
ha dette quattro.-
- Accidenti Julian hai sempre la testa fra le nuvole eh? E avete fatto
pace ?-
- Si, si -
- E' per questo che ridevi?-
- No , Philp. E' per come mi ha chiamato. Invece di chiamarmi per nome mi
ha chiamato Capitano. Ma ci pensi? Un anno insieme e lei mi chiama ancora
così?be all'inizio anch'io la chiamavo manager!- e rise
- Ti capisco?A me Jenny non solo mi chiamava Capitano ma a volte addirittura
Callaghan! Era più forte di lei ?la mia Jenny quanto mi manca!- Disse Philp
chiudendo gli occhi per rivedere il suo volto sorridente, il suo viso puntato
su di lui tutte le volte che giocava.
- Philip è tutto a posto? -
- Si, si è che a volte il mio pensiero corre da lei.-
- E' normale tu la ami ancora.-
- Già -
- Philip, sei ancora convinto di aver fatto bene a non dirle nulla? Secondo
me sbagli dovresti metterla al corrente di quel che ti succede, e poi non
dovresti far scegliere a lei se decidere di restarti accanto oppure no.
Ce l'avrà questo diritto no?-
Philip non rispose rimase in silenzio. Julian aveva ragione, ma cavolo,
come poteva dargli questa notizia. Non voleva che Jenny soffrisse, non voleva
negarle la felicità che meritava. E poi non voleva che Jenny lo ricordasse
come un povero malato, preferiva che lo ricordasse correre sui suoi amati
campi da calcio sotto la neve, e anche lui voleva ricordarla sorridente.
- No, Julian, è meglio così! Credimi, la farei solo soffrire, ed io non
voglio.-
- Sei tu che devi decidere- gli disse Ross- e rispetto la tua decisione!-
Il cellulare di Julian cominciò a suonare
- Cavoli ma tutti oggi mi chiamano! Scusa Philip!-
- Non ti preoccupare rispondi. Io vado al bar a prendere da bere!-
- Ok. Pronto?-
- Julian?-
- In carne ed ossa. Chi parla?-
- Sono Mark-
- Mark? Ma da dove chiami, il tuo numero è un altro?-
- Sono alla new team.-
- Landers d'accordo che non riesci a batterla ma passare al nemico non è
un pò esagerato?- disse scherzoso Julian
- Ross sei il degno erede di Price, meglio che ti passi Holly o giuro che
ti picchio per telefono.-
- Come vuoi ciao Mark.-
- Pronto Julian?-
- Holly sei tu?-
- Si, ciao!-.
- Come va? -
- Bene, grazie. Senti Julian io e Mark abbiamo letto i giornali e abbiamo
saputo di Philip, abbiamo provato a rintracciarti a casa ma i tuoi ci hanno
detto che eri ad Hokkaido, così abbiamo messo insieme le due cose?Sei con
Philip?-
- No, non in questo momento Holly è andato un attimo al bar.-
- Ma ci hai parlato ? ti ha detto come mai ha preso una decisione tanto
assurda?-
Julian rimase in silenzio?non sapeva se Philip volesse che anche Mark è
Holly lo sapessero, e poi per telefono? No, meglio di no?nel caso Philip
avesse voluto che gli amici sapessero era meglio parlarne faccia a faccia.
- No , Holly, mi ha semplicemente detto che non gli piace più giocare a
calcio- in fondo era quello che gli aveva detto quando si erano incontrati
la prima volta.
- Scherzi? Julian non dirmi che ci credi?- gli chiese holly
- Ovviamente no, è per questo che ho deciso di restare per scoprirne di
più-
- Julian un'ultima cosa?-
- Dimmi-
- Quando ci siamo visti l'ultima volta?era questo che ti rendeva pensieroso,
vero? Sapevi già di Philip.-
- Si, holly !-
- Ok?scusami ora ma devo andare, il mister ci sta richiamando.-
- Va bene , salutami Mark! Ciao holly!-
- Ciao Julian-
Philip tornò dopo due minuti aveva nelle mani due lattine di tè al limone,
ne porse una a Julian
- Grazie.-
- Prego. Chi era al telefono?- chiese Philip
- Era?nessuno?Nessuno.- non voleva dirgli la verità non sapeva perché ma
pensava che forse era meglio così. Philip gli sorrise poi disse
- Julian, mi credi uno stupido? -
- No -
- E allora perché non mi dici chi era, forse qualcuno che non conosco? Ma
non credo me lo avresti detto. Allora?-
- Come fai a dire che ti ho mentito?- gli chiese Julian
- Continua a fare il calciatore Ross! Perché, sai, non sei bravo come attore,
quando menti ti si legge in faccia.- altro sorriso.
- Non chiamarmi Ross? hai ragione, ti ho mentito, era Holly.-
- Capito. E penso anche di sapere perché me lo volevi tenere nascosto hanno
letto di me vero?-
Julian annui.
- gli hai detto di me?-
- No, non sapevo se volevi che gli raccontassi tutto, e poi anche se avessi
voluto non era il caso di parlarne per telefono.-
- Si, forse hai ragione.- Philip aprì la lattina di te che aveva in mano,
ne sorseggiò un po' poi riprese- Julian?io penso che sia il caso dirglielo,
intendo a Mark e Holly, è giusto che sappiano.-
- Sicuro?-
- Si ma non glielo dirò prima di aver avuto i risultati. In quel occasione
lo dirò anche ai miei. -
- E i tuoi compagni di squadra?-
- No . E' meglio che non sappiano. Soffrirebbero inutilmente.-
- D'accordo Philip- sorrise Julian finendo di bere il suo tè, poi prese
la lattina vuota e la lanciò nel cestino non lontano da loro.
- Philip, torniamo a casa, ti va?- continuò il ragazzo di Tokyo.
- Ok.-
Mentre tornavano a casa qualcosa catturò l'attenzione di Philip: su un
campo alla sua destra c'erano dei ragazzini che stavano giocando a calcio,
sembravano molto felici?proprio come lo era stato lui fino a non molto tempo
prima. Philip, si sentì mancare a quella vista e comincio a correre. Julian
rimase spiazzato non capiva cosa fosse successo all'amico, poi guardò verso
il campo e comprese tutto
- Oh, Philip!- pensò fra se il ragazzo , gli venne da corrergli dietro ma
si fermò, probabilmente voleva stare da solo, così decise di tornare a casa
senza di lui.
La neve ricominciava a cadere silenziosamente sulla città.


continua...