Doppia Personalità

1° CAP......

Era una giornata molto calda, nel campo di calcio gli allenamenti erano molto faticosi, ma a renderli ancora più pesanti era stato quel sole che avrebbe pure spaccato le pietre.

Ad un certo punto l'allenatore, entrando in campo, mise fine a quella tortura:
-Bene ragazzi per oggi è tutto- disse tutto rilassato, i giocatori smisero di giocare e si diressero fuori dal campo, quando uno dei ragazzi passando di fianco all'allenatore:
-Scusi un po- fece il ragazzo squadrando l'uomo -Mentre giocavamo mi sono accorto della sua assenza- a quelle parole l'uomo si irrigidì
-Ma...Ma....Mark...ti sbagli- fece ricordandosi di quanto era pericoloso il ragazzo quando si arrabbiava
-Ed allora come mai profuma così tanto ed ha i capelli fradici- disse continuando a squadrarlo.
L'uomo rimase impietrito di fronte a quelle affermazioni, era riuscito a fregare tutti, ma non vi era riuscito con lui, poi cercando di cambiare discorso:
-Su...ora andate a fare una bella doccia....ve la siete proprio meritata-
-Ma che bell'allenatore che ci ritroviamo...invece di guardare i nostri allenamenti se la va a spassare sotto la doccia- detto questo si diresse fuori dal campo con uno sguardo di pura soddisfazzione.

Restato solo l'allenatore potè tirare un respiro di sollievo:
-Questa volta l'ho scampata bella.- poi guardando il campo da calcio con uno sguardo pensierono intravide una figura seduta tra i due pali, stava per lanciargli una voce quando si accorse di una figura femminile correre verso il ragazzo:

-Benji.....- esclamò, mentre lui come se si fosse appena svegliato da un sogno alzò lo sguardo verso la voce, poi con un sorriso sulle labbra si alzò, la ragazza lo raggiunse subito.

L'allenatore era ancora lì che osservava la scena, quando ad un tratto una voce interruppe i suoi pensieri:
-Non sapevo che...hic...fosse compito dell'allenatore...hic...curiosare la...hic...vita privata...hic...dei giocatori-
-Ma no...si sbaglia...- non gli lasciò il tempo di terminare la frase che Turner prese l'uomo per il braccio
-Venga con me....hic..hic...andiamo a bere....hic....qualcosa...in un locale che....hic....conosco bene....-
-Ma io devo controllare i miei giocatori- disse cercando di convincere Jeff Turner a lasciarlo andare, ma questa proposta non fu accettata dall'uomo che trascinò via il giovane allenatore, che non riuscindendo a divincolarsi dalla presa dell'uomo fu costretto a seguirlo.

Intanto, i due ragazzi iniziarono a parlare:
-Allora Benji....cosa mi volevi dire...-
-Bè...vedi...avrei bisogno del tuo aiuto-
-Se posso farlo...ne sarò felicissima-
-Non è che stasera potresti venire da me?-
-Certo...- disse sorridendogli.

Camminando affianco si diressero fuori dal campo, percorsero il corridoio che portava a gli spogliatoi e prima di giungere a quello maschile, si fermarono:
-Torniamo a casa insieme?- le domandò
-Ok- gli rispose, detto questo lei percorse velocemente il corridoio per andare verso il proprio spogliatoio.

Intanto, nello stesso istante Bruce continuava a fare battute sul modo in cui Mark si era comportato con l'allenatore:
-Ah ah ah...Mark mi sembra che il nuovo allenatore abbia paura di te- disse ridendosela di cuore Bruce
-Se non la pianti...potrei farti vedere come sono cattivo quando mi arrabbio sul serio-
-No, no, Mark ma io stavo scherzando- disse Bruce già sudando freddo

In quell'istante la porta si aprì facendo entrare una figura atletica:
-Non fare tanto il duro Mark...non fai paura a nessuno- disse Benji chiudendosi la porta alle spalle
-Price...se sei in cerca di rogne ti potrei accontentare...molto volentieri- gli disse Mark in procinto di entrare nella doccia
-Mark te lo ripeto ancora...non mi fai nessuna paura...sei solo uno sbruffone-

A quell'affermazione Mark indietreggiò la sua marcia verso la doccia, ed andandogli vicino per guardarlo dritto negli occhi :
-Price mi stai stufando...tu e il tuo amico Hutton mi sembrate un po troppo montati...solo per essere stati per un certo periodo fuori dal Giappone- poi puntando il dito verso Holly -Lui con la testa da capra che si ritrova...non capisce altro che non sia un pallone- poi fissando Benji -Mentre tu per i miei gusti ti dai un po troppe arie-

Stavano per arrivare alle mani, quando una voce da dentro le doccie si intromise:
-Piantatela di litigare...sembrate dei bambini-
-Hai ragione Tom- disse spogliandosi Benji, mentre Mark era furioso per essere stato chiamato bambino
-Non è che qualcuno potrebbe passarmi lo shampo che si trova sulla specchiera- disse Tom

In quell'attimo Mark vide una strana boccetta vicino allo shampo
-Te lo passo io?- gli disse
-Grazie Mark!-

Prese la boccetta proprio accanto allo shampo e leggendo una scitta in minuscolo nella propria mente "Colorante per capelli....durata della tinta 24 ore", sul suo volto comparve un sorriso, lanciò la boccetta dentro la doccia, ed entrò anch'esso nell'unica doccia ancora libera, poi fra se disse:
"Vedrai Beker cosa capita a chi si mette contro Lenders!".

Dopo alcuni minuti Tom uscì dalla doccia, molto ragazzi se n'erano già andati ma seduto su una panca c'era ancora Ross:
-Scusa Julian, non è che mi presteresti ancora quel buon deodorante dell'altra volta?- il ragazzo alzò il volto per guardarlo in faccia, appena lo vide però cadde dalla panca
-Julian ma che cavolo ti prende...ti senti male?- gli chiese preoccupato Tom
-Tom sono riuscito a ristabilirmi....ma se tu ti presenti in quello stato mi farai morire di crepacuore- affermò Giulian riazaldosi
-Ma di cosa parli...fece Beker- non capendo le parole dell'amico
-Prova a guardarti allo specchio!- seguendo il consiglio dell'amico, Tom andò a guardarsi allo specchio, scoprendo con suo orrore una cosa tremenda
-Chi ha potuto fare questo scempio ai miei capelli!- disse il giocatore passandosi la mano tra i capelli, poi notò che nella specchiera lo shampo era ancora lì, e quindi corse dentro la doccia e prese la boccetta datagli da Mark
-Colorante per capelli...-continuò a fissarsi allo specchio odiando sempre più quel colore rosso acceso.

In quell'istante i suoi occhi si infuocarono, l'unica cosa che vedeva era la vendetta e questa volta Mark l'avrebbe pagata molto cara, si rivestì velocemente, prese la borsa di Mark ed uscì velocemente dalla stanza.
Andando lungo il corridoio intravide alcune stanza, ma si fermò solo davanti ad una di quelle con su la scritta "SPOGLIATOIO FEMMINILE", questo fece balzare un'idea nella mente del giocatore e risplendere ancora di più i suoi occhi che chiedevano VENDETTA.

Aprì lentamente la porta, controllò che la stanza fosse vuota, entrò silenziosamente non notando nessuno nella stanza, mise la borsa sotto una panca e sentendo dei rumori provenire dalle docce uscì di corsa, per tornare al proprio spogliatoio.

Mark uscì dalla doccia con solo un ascigamano intorno alla vita, i capelli bagnati facevano cadere qualche gocciolina d'acqua sul suo petto perfetto, si passò la mano fra i capelli per spostare alcune ciocche dal viso, si strinse meglio l'asciugamano, visto che era un po corto e a ogni movimento rischiava di scivolargli via.

Si guardò intorno, cercava qualcosa, smise di cercare solo quando vide una figura di spalle con i capelli rossi, a quel punto gli si avvicinò:
-Cos'è Beker...una nuova moda-
-Non ne sai nulla vero?- disse Tom girandosi per guardare la sua reazione
-Io........nulla- gli disse cercando di non scoppiare a ridere
-Allora questa- Tom prese la boccetta e gliela mostrò
-Ah ti riferisci a quella...- prendendogli la boccetta dalle mani -Comunque stai meglio così...dovresti usarla più spesso-gli disse sarcasticamente Mark

Beker si alzò di scatto e con aria furente:
-Cos'è vuoi fare a botte...- gli disse Mark già prendendo posizione.

In quell'istante la parta di una delle docce si aprì facendo intravedere una figura atletica:
-Mark...hai ancora voglia di menar le mani- fece Price mentre richiudeva la porta della doccia alle sue spalle.

Aveva solo un asciugamano "corto" intorno alla vita, il petto leggermente bagnato che faceva notare ancora di più il suo corpo statuario, i capelli in disordine gli davano un'aria molto seducente, scosse leggermente la testa per liberarsi in parte di quelle goccioline che cadendo dai capelli, percorrevano tutta la schiena andandosi a fermare sull'ascigamano.

Si diresse molto lentamente verso la propria borsa e si accorse della sparizione del proprio berretto:
-Dove diavolo è finito il berretto-
-Eccotelo- Tom gli porse il berretto mostrando la sua nuova capigliatura
-Tom...che diavolo hai fatto- gli chiese Price
-Prova a chiederlo a Mark!-

Price si voltò verso Lenders, fu in quel momento che la porta dello spogliatoio si aprì facendo entrare un gruppo di ragazzi:
-Sono molto meglio di Price Holly...- disse Ed mentre discuteva con gli amici
-Sei un bravo portiere, ma ricordati che Benji è il numero uno- gli rispose Paul Diamond
-Non esager....- Bruce non fece in tempo a finire che guardando dentro la stanza notò la capigliatura di Beker.

Bruce rimase impalato davanti alla porta, gli altri ragazzi non se ne accorsero e gli finirono addosso:
-Bruce ma che cavolo combini?- disse Holly
-Ma che cavolo....- dissero gli altri rialzandosi
-Gu....gu...guardate....-
-Che cosa? disse spazientito Ed

Alzandosi, Bruce continuava ad avere lo sguardo fisso, i ragazzi che fino ad allora non si accorsero di nulla, guardarono il punto indicato da Bruce:
-Oh mio dio........- esclamò Holly

Nessuno riuscì ad emettere parola, entrarono nella stanza, chiudendo la porta. Si avvicinarono tutti insieme a Tom come se fosse un alieno:
-Ah ah ah....ma che cavolo hai combinato- disse divertito Bruce
-Stai zitto- gli disse Tom il cui umore era un misto tra l'arrabbiatura verso Mark e la vergogna di mostrarsi in pubblico in quel modo
-Ecco che arriva "il piccolo bonzo"- fece Mark guardando Bruce -Mi sembri un po strano....un minuto fa eri spaventato nel vedere Beker ed ora gli ridi pure in faccia-
-Non è vero è solo che- disse Bruce tentando di difendersi
-Non preoccuparti Bruce- disse Beker, andandosi a sedere.

I ragazzi si sentirono in imbarazzo per come si erano comportati con Tom, poi Bruce per cercare di riprendere il discorso ed allontanare quell'attimo di tensione:
-Tom sei poi riuscito a perfezionare quel nuovo tiro?-
-Quale nuovo tiro?- si intromise Benji rivestendosi
-Allora Tom?- continuò Bruce
-Bè quasi....mi manca solo un particolare-
-Quale particolare?- s'intromise Holly
-E' un tiro segreto e finchè non riuscirò a farlo alla perfezione, non posso parlare....-

Danny continuava ad osservare Mark, era in cerca di qulacosa, e Danny era intenzionato a scoprirlo:
-Mark cosa stai cercando?- lui si girò di scatto
-Diavolo....stò cercando la mia borsa Danny....-
-Penso di sapere dove si trovi?- disse Mellow mentre i ragazzi lo guardavano con aria indagatoria
-Cosa???-
-Ho detto che so dove si trova-
-Questo l'ho capito...l'hai presa tu???-
-No...no...Mark...ho visto solo che qualcuno la portava nella stanza delle ragazze- fece Danny impallidendo davanti alla furia omicida dell'amico.

Se prima Mark era furioso, ora stava diventando un tornado:
-Chi è stato?-
-Non posso!-
-Dimmelo Danny oppure....-
-Oppure cosa Mark..- si intromise Beker -Sono stato io...- ammise il ragazzo
-Tu????-
-Si io....era il minimo dopo quello che tu hai fatto hai miei capelli-disse sostenendo lo sguardo infuriato del compagno.

Spostò Mellow, ancora davanti a lui, e si diresse verso Beker, appena gli fu difronte:
-Ora tu signorino mio....vai e mi riprendi la borsa...-
-Non se ne parla nemmeno-
-Vai immediatamente- ordinò Mark prendendo Beker per la maglietta.

Non fece nulla perchè uno dei compagni glielo impedì facendogli una domanda:
-Non è che tu hai paura di andare a riprendertela da solo?- gli disse Paul Diamond
-Paura io...- rispose Mark come un sorriso forzato
-Allora facciamo una scommessa-
-Come...una scommessa???-
-Se avrai il coraggio di entrare nello spogliatoio femminile...-
-Farai dieci giro del campo con solo addosso i boxer!- concluse Lenders -Che ne pensi...accetti?-
-Ok- rispose Diamond anche se ancora un po titubante
-Quindi se vinco io tu domani mattina fai 10 giri del campo in mutande- ripetè soddisfatto Lenders
-E se per caso perdessi tu Mark?- domandò Price
-Lasciamo decidere a Diamond!- affermò Mark sicuro di sè
-Che ne dici di fare due giri del campo in totale libertà!-
-Cioè...?- si intromise Holly non capendo il significato di quelle parole
-Lo dicevo io che questo ha la testa vuota- affermò Mark
-Holly...Paul voleva dire che Mark deve correre nudo- disse Bruce.

Lenders lanciò un'ultima occhiata ai compagni, si strinse ancora una volta l'asciugamano, aprì la porta ed uscì. Percorse velocemente il corridoio, si fermò solo quando vide una porta con su scritto "SPOGLIATOIO FEMMINILE". Fissò la porta per alcuni secondi, trasse un lungo respiro, si decise a premere la maniglia, ma si accorse che la maniglia si muoveva, dedusse che qualcuno all'interno della stanza stava uscendo. Istintivamente si guardò intorno cercando un posto in cui nascondersi, notò che la stanza accanto non era chiusa, provò a spingere la porta, era vuota. Entrò e richiuse velocemente la porta.

Una, due, tre voci si udirono :
-Patty, fai con comodo- urlò una delle tre mentre chiudeva la porta
-Tanto non ti sente- affermò un'altra
-Smettetela- disse con severità la terza -Sapete quello che stà passando!-
-Cero che lo sappiamo Amy- affermò Jenny

Le voci si persero nel corridoio, qualche attimo ancora, Mark aveva sentito tutto, ma forse gli era sfuggito qualche importante particolare della discussione, di sicuro se ne sarebbe accorto a poco, tutto dipendeva dalla sua decisione. Non sapeva cosa fare, entrare per rivestirsi, oppure aspettare ancora, "Ora come faccio" pensò fra sè il giocatore "Entro o non entro" continuò a riflettere "Che cosa faccio se poi c'è qualcuno ancora dentro? Le voci erano tre ma in totale le manager sono quattro-.
Si armò di tutto il proprio coraggio e prese la sua decisione.

Fine 1° cap.