Get a Life

Capitolo 2: Il primo amore di Vegeta


-Trunks!- Esclamò Bulma guardando il figlio, che sorrideva davanti alla porta di casa.
- Ehi, non credevo di fare questo effetto….-
- Oh, scusa, ma ….ti ho visto così al'improvviso. È successo qualcosa?-
- No, no, non preoccuparti. Mia madr..tu..beh insomma, la Bulma del mio tempo mi ha detto di venire qui e..-
Tirato un sospiro di sollievo, Bulma sì ricordò di essere sulla porta di casa.
- Va bene, il resto me lo racconterai più tardi. Entra pure. - Lo invitò. - Fa come se fossi a casa tua.- "Beh, in un certo senso, questa è casa tua…."
Arrivarono nel salottino (uno dei tanti) che Bulma ancora rimuginava sui paradossi temporali. Fece accomodare Trunks, senza fare a meno di notare quant'era carino suo figlio, un saiyan molto forte, intelligente ed educato. "Per fortuna non hai preso proprio tutto da tuo padre!" pensò, mentre quello rifiutava gentilmente le bibite e il cibo che lei gli aveva offerto.
Si sedette.
- Allora, come mai ...ti ho mandato qui?-
- Beh, ecco,.. il mio tempo ormai è in pace, la ricostruzione delle città è a buon punto, tanto più che la Capsule Corporation ha ripreso a funzionare...-
- Davvero?-
- Certo. ...tu hai costruito nuovi robot, congegni, macchine…. la Terra è rinata, agli abitanti sembrava di sognare. Mi hanno ringraziato così tanto che quasi non ci credevo neanche io.- Fece una piccola pausa - Ma c'è sempre il pericolo di nuovi nemici, nuove sciagure.. non posso smettere gli allenamenti...-
- .. e ti ho detto di tornare quaggiù.-
- Esatto Inoltre, in caso di bisogno c'è questo.- Estrasse dalla tasca un piccolo oggetto, che oltre allo stemma della Capsule Corporation non aveva nulla di familiare per Bulma.
-Per caso.. è un nuovo tipo di capsula? - domandò, incredula perché non riusciva a identificarne nemmeno il materiale.
- No, è un comunicatore speciale…..il nome vero non me lo ricordo, ma è... straordinario. L'ho provato anche prima, funziona che è una meraviglia.-
Bulma non resistette alla tentazione di esaminarlo, e mentre si accingeva a farlo scorse Vegeta che veniva in quella direzione. Il saiyan aveva un'espressione indecifrabile, leggermente stralunata, se ne accorse subito anche Trunks.
- Ma...cos'ha?-
- Non lo so.- rispose Bulma sottovoce. - Ê da ieri sera che è così...Più assente del solito, e malinconico, tanto. Glielo leggo negli occhi, ma finché non si deciderà a parlarne non sapremo mai cos'è che lo affligge.-
Trunks osservò il padre, che lo notò appena, limitandosi a passargli accanto per arrivare alla porta, aprirla e volar via.
- Bho.- commentò, prima che la madre interrompesse il filo dei suoi pensieri.
- Quando vuoi iniziare gli allenamenti?-
- Anche adesso, se non disturbo.-
- Perfetto. Vieni, ti faccio vedere la stanza gravitazionale. Sai, ho fatto delle modifiche……-

Intanto, Vegeta volava senza curarsi minimamente della sua direzione I suoi pensieri, le sue attenzioni, il suo cuore erano tutti rivolti a lei, lei sola, la creatura che per prima l'aveva stregato e gli aveva fatto conoscere cosa voleva dire amare. I ricordi continuavano a comparire, accavallandosi, tutte quelle cose che aveva dimenticato, nascondendole nel suo io più recondito, ora lo riempivano tanto che non vedeva il cielo, ma il suo sorriso; il profumo dell'aria era il suo odore e quasi udiva il suono della sua voce che mormorava qualcosa di incomprensibile. Vegeta stesso, senza accorgersene, sussurrava il suo nome - Inoko…-
Il modo in cui si muovevano i suoi capelli mentre volava, le cose che gli preparava, il rumore della cascata dove avevano fatto tante volte il bagno insieme, non ci credeva di aver scordato quei tutti particolari, quelle sensazioni, quei giorni magici che avevano vissuto insieme. Loro due che si allenavano, correvano, facevano l'amore o semplicemente stavano vicini, magari tenendosi per mano. Era stato davvero uno stupido, un cretino ad averla lasciata là, sola, e permettere che il pianeta venisse distrutto.. come aveva potuto? In dolore che aveva provato quando aveva capito che lei era morta, che non sarebbe più tornata da lui, era molto più profondo, molto più duro, che il rimorso che provava quando veniva sconfitto in battaglia. Quel giorno aveva perso, mille e mille volte, e quasi non era riusciva più ad andare avanti…. solo per la scomparsa di una persona? Si era meravigliato di questa sua debolezza, si era chiesto dove erano finiti tutti quei i principi con cui era stato educato…. e così il suo cuore si era indurito, molto più di una roccia. Era bastata quell'esperienza a congelare ogni traccia di umanità in lui, a spingerlo a non avere più sentimenti, se non l'odio, la furia nei combattimenti, e tutte quelle sensazioni analoghe e distruttive che lo avevano reso spietato fino all'inverosimile. E l'aveva dimenticata perché stava troppo male, perché se continuava a pensarci sarebbe impazzito sul serio. Aveva preferito seguire la sua natura di saiyan e diventare un guerriero (quasi) invincibile.
Insomma, era rimasto scottato e mai più pensava di affezionarsi a qualcuno, finché.... finché non era comparsa quella donna, e pian piano si erano innamorati. Aveva riscoperto la sensazione piacevole di voler bene a qualcuno, non era guarito del tutto ma aveva fatto un enorme passo avanti. E adesso? Perché la sera precedente, quando aveva percepito un'aura misteriosa, gli era tornata in mente lei? ….la sua Inoko..il suo primo amore?

- Buon giorno.-
Aprì gli occhi, distesa sopra ad una coperta in un morbido prato, in una radura in mezzo al bosco. Vicino a lei, c-17 armeggiava con un barattolo, l'apriscatole e un fornellino da campo.
Si alzò, o meglio provò ad alzarsi. - Ah, la schiena… che male.-
- Fa attenzione, sei ferita.-
- Me ne sono accorta ..ma.. tu cosa ci fai qui?-
- Mi preoccupo per te, naturalmente.- ^_^
- Ah….- Arrossì leggermente, anche se non era certo la prima volta che uno sconosciuto si prendeva cura di lei.
- Sono tornato indietro...- continuò 17 - .. e ti ho vista in quello stato.. ferita… non potevo lasciarti lì ..così…-
-..e hai deciso di curarmi. Grazie, davvero, ma io guarisco in fretta.-
- Ma come siamo teneri oggi, figlioletta ferita del diavolo.-
^_^ - Mi chiamo Inoko.-
- Piacere, 17-

Il suo animo ribolliva. E se l'aura, quell'aura misteriosa e potente fosse proprio Inoko? Ma lei era morta….bisognava controllare in ogni caso. Quel dubbio non doveva tormentarlo ancora.
1"Voglio vederci chiaro." pensò Vegeta, volando verso quel luogo, dove, ne era sicuro, l'altra sera per una attimo parte di quell'aura così speciale si era liberata.

continua...