Gakaryou!

-SECONDO CAPITOLO-

Trunks si fermò davanti alla porta del bagno. Gridò a tutti gli altri, che stavano in salotto:”Chi c’è in bagno?” e Chichi li rispose:”C’è Marron!” Trunks pensò* beh, ora che è maschio non si offenderà se entro…* busso e aprì a porta, dicendo:”Ciao Marron! Sono io…ti offendi se entro? Devo sbrigare un bisognino urgen…” e si fermò, con gli occhi a palla. Marron era nella vasca si, ma era molto più sottile, e anche se era ricoperto di schiuma, si vedeva che il petto era tornato…come prima. “Ehr…Marron?” “Si?” evidentemente non se n’era accorta. Trunks indicò con il dito il pelo dell’acqua, Marron guardò nella direzione indicata ed impallidì. Si immerse in acqua fino al mento, tirò fori la mano e fece ciao, dicendo:”Trunks…potresti uscire…grazie?” Trunks annuì ed uscì.



Qualche minuto dopo, Marron femmina stava seduta in salotto con gli altri, che la guardavano incuriositi. “Marron, ma l’acqua della sorgente era calda o fredda?” chiese Crilin. “Freddissima.” rispose la figlia. “Quindi se non erro, se ti bagni con l’acqua fredda diventi uomo,e se ti bagni con l’acqua calda torni donna…” mormorò Bulma. “Bella teoria.” sbottò Vegeta, seduto sul divano accanto a Bulma, con le braccia incrociate e la faccia imbronciata. “Hei papà! Ti sei svegliato, eh?” rise Bra. “Zitta Bra!”esclamò Vegeta. “Bè, quella di Bulma non è una brutta ipotesi. Marron, ora ti bagno con l’acqua fredda, ok?” disse Gohan. “Ok.” rispose Marron. Gohan arrivò con un secchio d’acqua gelida, che rovesciò in testa alla ragazza. Dopo un secondo su quella sedia sedeva un ragazzo con capelli da effeminato. “Umpf.” disse Vegeta, scuotendo la testa. “Ah! Vedi, tesoruccio ? Avevo ragione io!” esclamò festante Bulma, gridando nell’orecchio del marito, che la guardò male. “E se ti bagni con l’acqua calda…” disse Gohan, rovesciando un secchio di acqua calda in testa a Marron”…torni te stessa. Giusto!” infatti Marron ora era ancora ragazza. Pan rovesciò un bicchiere di acqua fredda in testa a Marron, che divenne uomo, e gridò:”Non prendeteci gusto, adesso!” Pan disse:”Ok!”



“Sai Goten… se non mi avessi mai chiesto di venire con te al campo di allenamento, io non sarei in questa situazione!” esclamò Marron quella sera, lei, Trunks e Goten erano andati in centro al cineforum, e stavano seduti in sesta fila, aspettando che cominciasse il film. “Cosa vorresti dire con questo?” ribatté irritato Goten, alzandosi di botto dallo schienale. “Quello che ho detto! Come al solito è colpa tua!” “Mia? Se tu nona vessi fatto cadere la macchina fotografica nella fonte ora non saresti qui con l’ombrello dietro anche se il cielo è limpido!” Trunks per fortuna intervenne, separando i due, e dicendo:”Marron, so che sei irritata ma non per questo puoi scaricare la colpa su Goten!” e a queste parole Marron si appoggiò allo schienale, incrociando le braccia e mormorando:”Scusa Goten…” e il film iniziò.



Il film era finito, e i tre amici stavano uscendo dal parcheggio, in macchina. Iniziò a piovere a dirotto e la macchina era una decappottabile. Trunks cercò di alzare la capotte ma era bloccata, e Marron non fece in tempo a tirare fuori l’ombrello: era già diventata maschio.

Una voce di ragazza chiamò da lontano, diceva:”Goten! Ciao Goten! Ferma la air car un attimo!” e un’ altra ragazza disse:”Fermo!” Goten accostò e una macchina rossa si fermò accanto a loro. Conteneva due ragazze, due amiche di Goten. Una di loro disse:”Ciao Goten! Allora è confermato per domani? Alle tre sotto l’orologio!” “Si, Kim! Alle tre sotto l’orologio!” l’altra ragazza aveva puntato gli occhi su Marron maschio, e disse:”Ciao! Sei un amico di Goten?” “ Ehr…” “Si! È un mio carissimo amico!” intervenne Goten, sorridendo. Kim disse:”Goten, portatelo domani all’appuntamento! Facciamo una doppia coppia!” “COSA?” strillò Marron. “Come ti chiami?” chiese la ragazza. “Mi chiamo…” “Shun!” disse Goten “Ma la smetti di rispondere per me?” recitò Marron. “Io sono Lia! Allora domani vieni?” “Beh…” “Ok. Aspetta un attimo.” Scese dalla macchina, andò vicino a Goten, e gli sussurrò nell’orecchio qualcosa, poi rimontò in macchina mentre Goten diceva:”Certo Lia! Contaci!” Kim disse:”Trunks? Vuoi che domani portiamo un amica e vieni anche tu?” Trunks guardò Marron sghignazzando, e disse:”Ok! Va bene!”.

Quando le sue ragazze si allontanarono, Marron chiese a Trunks:”Perché hai accettato?” “Perché voglio proprio vederti ad un appuntamento con una ragazza!” “Hei! Chi ha detto che ci vado?” “…è meglio se ci vai Marron…fallo per me ti prego…” mormorò Goten. “Per te? Perché scusa?” “Ehm…prima Lia mi ha detto che devo portarti, se verrai estinguerà il mio debito di 100 zeny… Ti prego! Fammi questo favore!” “Ma ecco, veramente…uffa! Hai vinto! Non farmi quegli occhi però!” “GRAZIE MARRON!” esclamò Goten.



La il giorno dopo, Marron stava indossando alcuni vestiti di Goten, che si avvicinava di più alla sua taglia: Trunks era troppo alto. “Uffa…” “Stai bene! Dai, andiamo!” disse Goten, e montarono in macchina per passare a prendere Trunks. Marron indossava una salopette larga e sganciata, di jeans scuro, sopra una felpa senza maniche nera, e sotto una maglia bianca di cotone a maniche lunge. Per mascolinizzare i capelli Marron se li era legati in una bassa coda di cavallo,e e si era messa un cappello da baseball rosso in testa. Goten invece dei pantaloni larghi bianchi ed una felpa blu scuro. Passarono a prendere Trunks e poi si diressero in centro, mentre l’orologio scoccava le tre. Sul luogo dell’appuntamento stavano Kim, Lia ed un’altra ragazza. “Ok, cerca di non comportarti da femmina!” disse Goten a Marron, che lo guadò storto e si incamminò, seguita da Trunks e Goten.

-FINE SECONDO CAPITOLO-