CRAZY
CAPITOLO 1

Una ragazza dai lunghi capelli castani e dallo sguardo brillante percorreva la spiaggia adornata da un bellissimo tramonto.

"Puah! Che schifo di posto !"proruppe e rivolgendo al cane che le faceva compagnia due occhi maliziosi disse
" Welly, credi che riusciremo a divertirci lo stesso ?" e senza - naturalmente - aspettare risposta continuò
" Ceeerto! L'importante è crederci amico mio !".

Nel frattempo comparve una figura, dalle sembianze femminili, impegnata in una corsa proprio in riva al mare.

Alla vista di quell'invitante preda Wellington, il cane, incominciò ad abbaiare come un forsennato e in un secondo fu alle calcagna della povera malcapitata che, timidamente, chiese "Scusa, potresti …". E non proseguì.

Come risposta ebbe una solenne risata.

" Ahahahaha! Che scenetta divertente !" rispose in modo acido e sfrontato l'altra.

" Sono già in ritardo, per favore .." Proseguì Carrie. Questo, infatti, era il nome della ragazza che cercava di liberarsi dalla morsa del cane.

" E allora? Sai quanto m'interessa.." disse la padroncina, fingendo uno sbadiglio.

Carrie, spazientita dalle risposte di quella ragazzina insolente nella quale aveva avuto il (dis ) piacere di imbattersi, si trascinò fino ad una lattina trovata casualmente sulla riva e la calciò.
Wellington non riuscì a contrastare la sua natura di cane e rincorse la lattina lasciando finalmente libera la gamba di Carrie.

Carrie squadrò quell'esile corpo che le stava davanti, non lasciando però trasparire nessun'emozione.
Ci fu un attimo di silenzio.

"Welly, vieni qua ..andiamocene! Non vale la pena di rovinarsi i denti per far fuori la tuta di 'sta qua !".

Il cane accorse subito .

" Ah , una cosa .." disse quella piccola sbruffona facendo brillare i suoi lunghi capelli nella luce del tramonto .

" ..sono Alice Brooks" .

Subito dopo aver pronunciato quelle parole Alice e Welly corsero via e ben presto Carrie fu sola , nella spiaggia luccicante .

" Cretina ! Chi ti ha chiesto niente ?" pensò la ragazza che meccanicamente riprese a correre .


Intanto Alice camminava tranquilla in compagnia del suo cane e senza accorgersene si perse .
Non si ricordava più la strada per arrivare alla casa dove lei e sua madre si erano appena trasferite .

" Questo posto mi da il vomito amico . Come porca zozza ci arriviamo a casa ?" sbuffò Alice sempre rivolgendosi all'amico quadrupede che probabilmente era l'unico che sopportava il caratterino della ragazza senza lamentarsi .

Dopo aver vagato per più di un'ora Alice arrivò finalmente a casa .

" Mamma , sono qui . E' pronta la cena ?" squillò la ragazza .

" Alliiii !! Mi hai fatto preoccupare !" risposero un paio di braccia alzate al cielo in segno di grande disperazione .

" Ti prego : non farla tanto lunga ! Ho fame . Che sbobba c'è stasera in tavola ? Le solite schifose verdure bollite ?"
disse con garbo la piccola Ali .

" Lo sai che ti fanno bene Ali" rispose la madre con un lieve sorriso sulle labbra .

" Balle ! Il fatto è che non posso toccare altro cibo e devo magiare quella merda di verdura ..e non ridere !" replicò
la ragazza con uno sguardo che prometteva guerra .

" Va bene , come preferisci " disse la madre di quella sciagurata con un tono il più sconfortato possibile .

" Sì . Povera madre-martire ! Ma vattene va' !" e dopo essersi tolta le scarpe e averle gettate chissà dove
Alice se ne andò in camera sua sbattendo violentemente la porta .

Probabilmente se qualcuno avesse chiesto ad Alice come mai si comportava in quel modo con la madre la ragazza
non avrebbe risposto che ognuno ha ciò che si merita.

" Ma cosa devo fare con quella ragazza ?" pensò una donna dal volto segnato dalle continue angherie della figlia .

Dopo essersi portata le mani al petto la donna scoppiò in un pianto leggero ma inarrestabile .

Intanto , chiusa nella sua stanza , Alice era distesa sul pavimento e ascoltava a volume massimo la radio .

"Perché devo vivere in questo schifo di posto ?" pensava la ragazza " Come farò ? Non è il posto per me , si vede subito .
Qui o mi distruggo o distruggo tutto !!" e proprio mentre ragionava in questi termini suonò il telefono .

" Eccola !" sbottò la ragazza . Infatti , nonostante il volume della radio fosse alto ,
aveva percepito subito i passi di sua mamma che stava salendo le scale.

Ci furono dei colpi alla porta . " C'è tuo padre al telefono"

In meno di un secondo la porta di spalancò e Alice discese le scale con la rapidità di un fulmine .

" Attenta a cadere !" urlò Helen , la madre della ragazza .

" Papàààà !!!" rispose felice non appena prese la cornetta . " Papà , papà !!"
" Ciao piccola , come stai ?"
" Bene papà"

Anche se fino a pochi secondi prima era in camera sua a lamentarsi , Alice decise che era meglio non fare preoccupare il padre .

" E , dimmi , ti piace la città ?"
" Sì , il mare è bellissimo"
" Sono felice di sentire che tutto va bene . Quando inizi la scuola ?"
" Domani "
" Mi raccomando : cerca di fare subito una buona impressione !"
" Certo papà !"
" Brava , così mi piaci ! Scusa ma ora ho una riunione .. ti chiamo domani piccola"
" Buon lavoro !"
" Grazie….ah , Ali : non far disperare tua madre !"
" Tenterò.. Ciao papà !"

Madre e figlia si sedettero a tavola , ma non scambiarono una parola .
La ragazza era troppo occupata a pensare al padre lontano , in USA , mentre Helen aveva paura di turbare quella quiete apparente .


Il mattino seguente mattina dopo il sole splendeva tiepido in cielo e un venticello quasi autunnale spirava dalla finestra della camera di Alice.
La ragazza era davanti allo specchio , che sbirciava quella graziosa figura vestita con una divisa scolastica .

" Tesoro , muoviti o farai tardi !"
Una voce proveniente dalle scale aveva pronunciato quelle parole in modo talmente dolce da assomigliare al cinguettio degli uccellini .

" E un attimo !!!" rispose una voce non altrettanto gentile .
Dopo essersi sistemata nuovamente la divisa Alice si guardò allo specchio un'ultima volta e sconsolata mormorò
" ..mi fa sembrare ancora più bassa ..che schifo !"

Nonostante tutto uscì di casa e si avviò verso la sua nuova scuola .

"…mhh…allora…dove diavolo sarà ?? E possibile che questo buco di città sia così pieno di stradine da farti perdere l'orientamento ??"
facendo appunto queste considerazioni la ragazza si trovò davanti ad un cancello accanto al quale spiccava una scritta a lettere d'oro : 'LICEO YOSHIMOTO"

"Ad occhio e croce direi che è questo" ridacchiò Alice.
" Forza e coraggio …vediamo di fare subito buona impressione !"

E incoraggiandosi in questo modo varcò la soglia del cancello .

Le lezioni erano già iniziate e un professore di matematica stava svolgendo degli esercizi di trigonometria che
agli alunni erano risultati troppo difficili .

All'improvviso , qualcuno aprì la porta dell'aula .

" Ah , eccola …" disse il professore lasciando irrisolto l'esercizio .
" Gentili signori questa è la vostra nuova compagna di classe"

Senza nemmeno interessarsi del nome della nuova venuta , il professore riprese l'esercizio .
La ragazza si sedette nell'unico banco lasciato vuoto , un banco in prima fila .

Arrivo l'intervallo , e molti ragazzi e ragazze cominciarono a tempestare Alice di domande alle quali la nuova venuta
rispondeva in modo gentile e con grandi sorrisi .

Le lezioni erano finite . Alice si incamminò verso casa quando ad un certo punto vide qualcosa che attirò la sua attenzione.
Carrie stava correndo verso un campo di calcio .

" Hey , bell'uomo !!!"
Carrie riconobbe quella voce insolente conosciuta il giorno prima e non si voltò .

Ma nel tempo di una risata Carrie si trovò di fianco una ragazzina fragile che con un sorriso dolce le disse
" Non ti preoccupare. Non dirò a nessuno che hai paura dei cani !"

" Non ho paura dei cani" ci tenne a precisare Carrie .

" Ok , se preferisci mettiamola così" rispose e i suoi occhi brillarono di una luce che ispirava tenerezza .
Carrie non ebbe il coraggio di replicare anche perché era chiaro che stavolta la ragazzina veniva in pace .

"Dove stai andando così di fretta ?" chiese Alice.
"Lì.." e Carrie indicò il campo da calcio.
"E che ci vai a fare ? Giochi ?" incalzò Alice.
Carrie mugugnò e si affrettò verso la sua meta , sperando di non essere seguita .
" Vengo con te !" disse decisa Alice .
In quel momento nella mente di Carrie si sentiva solo un grido ' Noooo!!' che però non trovò sfogo nella realtà .


La New Team , la grande squadra locale , si stava già allenando e alcuni tifosi sfegatati incitavano i loro campioni .
Il grido più ricorrente era " Vaaaii Holly !!" .

" Chi è Holly ?" chiese Alice curiosa .
" Il capitano della squadra" rispose Carrie , tenendo sempre lo sguardo verso il campo.
"Perché non andiamo insieme a quei tizi laggiù.." e indicò una ragazza e tre ragazzi che si sgolavano anche se quella era una semplice partita d'allenamento " ..sembra si stiano divertendo !" continuò Alice.

"Non li conosco" rispose seccamente Carrie .
" E allora ? Conosciamoli !"
"No. Vai da sola se vuoi."
" Ma perché ?? Dai ,vieni !" disse in tono quasi supplichevole Alice.
"No". La voce di Carrie aveva una tale determinazione ma al tempo stesso una tale rassegnazione che Alice decise di fare
un ultimo tentativo.
"Nemmeno io ti conosco.. ma stiamo parlando lo stesso! E poi che ci fai qui da sola ?"
"Sono fatti miei. Fino a ieri mi mandavi contro il tuo cane ed ora pretendi di essere mia amica ?"
Senza aspettare risposta Carrie si distese sull'erba a circa 4 metri dal campo.
"Fai come ti pare !La prossima volta portati un binocolo così potrai stare ancora più lontana !"

Alice arrivò velocemente dall'altra parte del campo, distraendo alcuni giocatori che si fermarono un attimo a guardarla , incuriositi.

"Ciao!" sorrise Alice.
"Ciao.." risposero i ragazzi che erano intenti a guardare la partita .
"Sei anche tu una fan della New Team ?" chiese una ragazza con una fascia in testa , che sembrava essere la leader del gruppo.
"Veramente….non me ne intendo di calcio" confessò Alice.
"Sono nuova e sono arrivata qui per caso" continuò , aspettando la reazione di quei quattro ragazzi .
" Non ti preoccupare , ti insegneremo noi se ti va !" disse un ragazzo dall'aria simpatica e con un'enorme paio di occhiali sul naso.
" Mi farebbe piacere" rispose Alice , sorridendo.
" Come Capo del Fan Club della New Team sarà mio compito istruirti a dovere !" la avvertì la ragazza dalla fascia rossa assumendo
una posa buffa.
"Certo ! Sono pronta Capo!" disse Alice mettendosi una mano sulla fronte a mo'di soldato.

I quattro ragazzi si misero a ridere. Erano già amici.

"Io sono Patty e loro sono [nomi]"
"Io sono Alice, piacere !"
"Vedi quel ragazzo che ha il pallone ora?" chiese Patty, diventando rossa quasi come la sua fascia.
"Sì" rispose Alice.
"Quello è Holly, il capitano della New Team.. il migliore giocatore del paese, nonché mio fidanzato !" spiegò con orgoglio Patty.
" Capisco.. credi che ora riuscirà a fare goal ?"

Oliver correva verso la porta, senza che nessuno riuscisse a seguirlo.
Si trovò di fronte il portiere, l'imbattibile Benji Price.
Lanciò un tiro potente ma Benji riuscì lo stesso a fermarlo.

"Holly.. dovrai fare di meglio se vuoi un goal!" commentò il portiere.
"Stai sicuro che lo farò!" rispose il capitano della New Team.

"Benji è davvero forte.. ma Holly è il migliore !!" disse allora Patty, quasi come se stesse parlando con se stessa.
"Vaiiii Hollyyyy!!!!!!!" urlò.

Dopo aver ripreso il possesso della palla Holly scattò di nuovo in avanti e questa volta riuscì a segnare.

" Allora Benji? Che ne dici ?"
" Sei stato bravo, ma puoi fare di meglio. Mi sono solo distratto un attimo"
"Non sei mai contento !!" disse allora Oliver , che già era pronto a riprendere il gioco.

"Ragazzi.. basta così per ora. Ci vediamo dopo !".
Alle parole del Mister tutti tirarono il fiato.

"Hanno finito , vieni che ti presento…" così dicendo Patty prese per un braccio Alice e la portò davanti alla panchina dove
i giocatori si erano radunati .

"Ma.. hanno già finito?" chiese Alice .
"Sei arrivata a fine partita , dovrai imparare ad essere puntuale!" rispose Patty ridendo .

"Buuaaahhh… che dolore !!"
"Bruce cerca di non lamentarti .."
"Ma fa male !"

"Ecco , quello è Bruce Harper ..e quella che lo sta medicando è l'infermiera Hokoi , l'infermiera - dopo la sottoscritta - della New Team"
spiegò Patty.
"Poverino.. sembra stia soffrendo molto" disse Alice , guardando il ragazzo disteso a terra.
"Macché.. tutta scena per farsi compatire!" rispose severa Patty .

"Hey Bruce.." urlò allora Patty avvicinandosi a lui "..é vero che non ti fa male la gamba??"
"Non è vero !! Mi fa un male cane e se tu solo…" disse Bruce , ma appena si accorse di Alice cambiò stranamente idea .
"..nooo.. scherzavo ! Volevo dare solo un po' di soddisfazione all'infermiera Hokoi .. mi conosci Patty !"
"Certo che ti conosco Bruce!!" rispose guardando con aria di rimprovero il ragazzo .
"Chi.. chi è la tua amica Patty ?"
"Lei è Alice.. l'ho conosciuta oggi"
"Piacere Alice , io sono.."
"Bruce!" lo precedette la ragazza " Piacere mio " continuò sorridendo.

"E' bello essere famosi , vero Bruce ?" disse Oliver , sdraiandosi vicino al compagno di squadra .
"E' inutile che mi prendi in giro Holly"
"Ma io non volevo affatto prenderti in giro !" rispose il capitano , in tono serio .
"Come se non ti conoscessi!!"

Improvvisamente Alice pensò a Carrie , rimasta sola . Si voltò a cercarla ma la ragazza non c'era più.

"Tutto bene?" chiese Oliver , vedendola preoccupata.
"Sì , sì. Tu sei Holly vero ?"
"Esatto!"
"Lei è una mia nuova amica , tesoro" intervenne Patty.
"E spero che presto sarà pure amica mia" concluse Bruce.

Alice sorrise ma anche se era felice di avere trovato nuovi amici pensava ad un modo per potersene tornare a casa .
Patty insistì affinché Holly le presentasse ufficialmente il resto della squadra.
Alla fine, frastornata, dopo aver passato con loro quasi un'ora, Alice disse: " Ora è meglio che torni a casa.."
"Più tardi vieni a vedere l'allenamento serale?" le chiese Patty.
"Mi spiace, ma credo di non poter venire."
"Daii…se mi dici dove abito vengo a prenderti io!"
"Sorry, non posso. A domani!" concluse Alice.
"Mi raccomando: puntuale!" le raccomandò la leader dei tifosi della New Team nonché fidanzata di Oliver Hutton.
"Non vuoi che qualcuno ti accompagni? Credo che a Bruce farebbe molto piacere" disse Holly.
Bruce arrossì violentemente.
"Siete molto gentili , ma posso arrivare a casa da sola , grazie"

Dicendo così e sorridendo alla squadra un'ultima volta , Alice se ne andò , accompagnata dalla voce di Patty che le gridava :
" Ci vediamo domani alle quattro !!"


Finalmente sola ! Alice era frastornata.
Non era mai stata una ragazza timida anche se spesso le capitava di voler rimanere sola. Ne aveva veramente bisogno.
In una sola giornata aveva conosciuto non solo i suoi compagni di classe ma anche tutti i giocatori della New Team.
Aveva decisamente bisogno di starsene un attimo per conto suo a riflettere.

Aveva voglia di conoscere tutti, di diventare loro amica, anche se dentro di lei era chiara la sensazione che non sarebbe stato facile.
Non sarebbe stato assolutamente facile far parte del loro gruppo in maniera profonda, indelebile. Si conoscevano da anni ormai, era evidente da come parlavano, da come qualsiasi cosa richiamasse avvenimenti passati. Erano ormai come fratelli.

Ci sarebbe stato veramente un posto anche per lei?

Erano gentili con lei come sarebbero potuti essere gentili con la prima sconosciuta che incontravano e che chiedeva loro informazioni su come raggiungere il bar più vicino?

Volevano davvero essere gentili con lei?

E come avrebbe potuto dire sempre ciò che era giusto dire?
Si conosceva e sapeva benissimo che non sempre era in grado di tenere a freno la sua lingua.

Cosa avrebbe dovuto inventarsi per farsi voler bene?

Il suo timore più grande era di rimanere sempre un passo indietro rispetto a quei ragazzi che ormai camminavano all'unisono.

Era un timore folle che le dava le vertigini.
Improvvisamente, proprio com'era avvenuto poco prima al campo di calcio, pensò a Carrie.

Carrie.

Sola.

Sola mentre lei, più ruffiana di una gatta, distribuiva sorrisi implorando di essere ricambiata.

Che cosa sperava di ottenere dalla New Team? Un posto in squadra forse?

Che paure assurde!

Davvero era così debole da dover elemosinare l'affetto degli altri fingendo di essere ciò che in realtà non era?
Arrivò a casa ma questi pensieri continuavano a tormentarla, non lasciandole godere l'ebbrezza che ogni novità porta con sé.
Pensava addirittura di non andare l'indomani agli allenamenti.

Se ne sarebbe accorto qualcuno?

Era questa la domanda che più la spaventava: qualcuno avrebbe sentito la sua mancanza?

E se fosse morta?

"Basta, basta, basta !!!" urlò Alice, come risvegliandosi da un incubo.

"Sto diventando troppo paranoica per i miei gusti" e dicendo questo decise d'incamminarsi verso la spiaggia dove la sera prima
aveva trovato Carrie.

"Dove stai andando Ali?" chiese Helen.

"A fare un giro, t'interessa per caso?"

"Tu stasera non esci. Sei stata fuori tutto il giorno" rispose decisa la madre.

"E invece io scommetto di si"

"Davvero? Io invece scommetto di no, se non vuoi che tuo padre si preoccupi e di certo tu non lo vuoi"

Alice passò il resto della serata in camera sua, in compagnia delle sue paranoie, come le definiva lei.


Piano piano passarono i giorni , e tutto cominciò a prendere un'aria familiare per Alice.
Andava ogni giorno ad assistere agli allenamenti della New Team, cominciava a uscire con i compagni di scuola, ogni tanto scambiava
due parole con Carrie, che da lontano seguiva le partite, nascosta come una spia.

Quel giorno Patty non sarebbe potuta venire agli allenamenti a causa di un frebbone e così Alice decise di far compagnia a Carrie.

"Hey, oggi faccio l'asociale anch'io!" disse, presentandosi davanti alla vista della ragazza dai capelli rossi.
"Bhà, fa come ti pare.." rispose Carrie, senza particolare entusiasmo.
"Troppo buona lei" rise Alice.
"Se non sono troppo indiscreta, posso chiederle come mai degna quest'umile campo sportivo della sua presenza, quasi ogni giorno?" continuò.
"No comment, prego!"
"Ormai ci conosciamo, potresti pure dirmelo! Dai , cos'è? Fai parte della commissione nazionale pro-dopping e svendi ai giocatori tante
belle cosine a prezzi vantaggiosi?"
"Mazza! Non ti si può nascondere nulla!" disse Carrie e sul suo viso, così chiaro da sembrare trasparente, comparve un sorriso.
Alice era talmente sbalordita da non sapere cosa dire.

Al suo posto parlò, anzi, urlò un gruppo di sedicenti tifose le quali, stranamente, gridavano un nome diverso da quello di Oliver Hutton.

"Juuuuuuullliiiaaaaaannnn!" "Juliaaannnn, voltati!" "Julian, guardami!" "Julian, ti amo!!" "Julian sei sstupeennddoooo!!"

In tutta risposta Carrie urlò "Julian: fottiti!"
"Non si preoccupi Miss, le sistemo io quelle galline malriuscite"
Così dicendo, Alice avanzò minacciosamente verso il branco di galline in questione sbraitando: " Ma la smettete, fallite??"

Il moto di rivolta fu immediato.

Ma, per un secondo, Alice intravide lui. Julian Ross.
Rimase impietrita e di certo sarebbe rimasta lì immobile ancora per molto se non fosse stata costretta alla fuga da decine di mani che
reclamavano la sua testa.

Fortunatamente era veloce e riuscì a rifugiarsi in un posto sicuro: lo spogliatoio della New Team.

Seduta su una panca, col fiatone, il viso rosso e il cuore impazzito Alice era felice.

" E'…è davvero bellissimo!" mormorò, quasi avesse paura di dirlo.

Quel ragazzo dalla corporatura atletica, il viso da attore e lo sguardo fiero e al tempo stesso pieno di dolcezza l'aveva davvero colpita.

Rimase come in estasi, finché qualcuno non entrò nello spogliatoio.

"Allora sei qui!" disse il paio di occhi più belli che Alice avesse mai visto.
"Ero preoccupato, pensavo che fossero riuscite a prenderti" continuò.

Era lui !! Era Julian Ross !!

"Ma chi?? Quelle vecchie carrette?" rispose, sicura, Alice.
"Certo che anche tu.. non sei stata molto gentile" disse il ragazzo.
"Se lo meritavano.. non possono spaccare i timpani alla gente e sperare da passarla liscia !"

Julian sorrise. Il sorriso più tenero che Alice avesse mai visto !

Ma era veramente lei o era la sua gemella zuccherosa e lobotomizzata ?

"Julian !!"
Una ragazzina dai lunghi capelli chiari lo chiamò da fuori lo spogliatoio.

Approposito di lobotomizzate, pensò Alice.

"Scusami ma ora devo andare.. ah, io sono Julian Ross.."
"Lo sospettavo" disse Alice, guardando il ragazzo in modo strano.
"..certo, che stupido ! Forse ti converebbe uscire da qui insieme a me …"
"Già"
"…certo"

Sorrise. Questa volta però il ragazzo sembrava quasi imbarazzato.

Guardò negli occhi la ragazza e si accorse di quanto fossero magnetici, assolutamente misteriosi e maliziosi.
"….sai, anche a me danno fastidio quando urlano.. certe volte non le sopporto proprio"
"No dai.. sono talmente carine ! E poi sai quanti soldi potresti farci vendendole ad un onesto macellaio ?"

Entrambi risero.
Era magico.

"Julian, che è successo?" chiese la ragazzina-dai-capelli-chiari che ormai era entrata nello spogliatoio, visibilmente ansiosa.
"Amy.. non ti preoccupare.. volevo solo accertarmi che questa ragazza stesse bene" rispose il ragazzo, con tono rassicurante.

"Sei sempre gentile con tutti Julian!" disse la nuova venuta.

Zack!
Colpita e affondata!

Alice corse via.
"Un attimo! Non so nemmeno come ti chiami!"
Le parole del ragazzo la raggiunsero ma Alice non rispose.

"Che ragazza strana!" sentenziò Amy.

Julian non ripose ma continuò a guardare Alice che correva.

" Ullalà…bentornata!" disse Carrie vedendo comparire dal nulla Alice.
"Lasciami perdere!!" sbottò la ragazza, andandosene dal campo.
"Hey aspetta! Che ti succede???"

Ma esattamente com'era comparsa, Alice scomparve.

 

CONTINUA...